I progetti faciloni di ascesa sociale di un immobiliarista, il sogno di una vita diversa di una donna ricca e infelice, il desiderio di un amore vero di una ragazza oppressa dalle ambizioni del padre. E poi un misterioso incidente, in una notte gelida alla vigilia delle feste di Natale, a complicare le cose e a infittire la trama corale di un film dall’umorismo nero che si compone come un mosaico. Paolo Virzì stavolta racconta splendore e miseria di una provincia del Nord Italia, per offrirci un affresco acuto e beffardo di questo nostro tempo.
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Storie di personaggi appartenenti a diverse classi sociali si intrecciano nell'ultimo film di Virzì, dando luogo ad imprevisti risvolti drammatici. Dal trailer sembrava si trattasse di un film sulla crisi profonda che ha investito il nostro Paese soprattutto per opera di quella classe altoborghese che accentra la maggior parte del potere, invece qui i ricchi fanno una splendida figura: