I progetti faciloni di ascesa sociale di un immobiliarista, il sogno di una vita diversa di una donna ricca e infelice, il desiderio di un amore vero di una ragazza oppressa dalle ambizioni del padre. E poi un misterioso incidente, in una notte gelida alla vigilia delle feste di Natale, a complicare le cose e a infittire la trama corale di un film dall’umorismo nero che si compone come un mosaico. Paolo Virzì stavolta racconta splendore e miseria di una provincia del Nord Italia, per offrirci un affresco acuto e beffardo di questo nostro tempo.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Con questa virata verso le sponde oscure del thriller, abbiamo conosciuto il miglior Virzì, che non a caso, proprio quando affronta un genere non suo, mostra il meglio di sé, senza rinunciare al solito quadretto con famiglie spaccate, madri esaurite e variegato di parolacce. Il ritmo tiene alta l'attenzione, grazie anche alla scelta accattivante del flashback sincronico, nato dalle mani di Kubrick per la gioia di Quentin Tarantino. Per non farsi mancare niente, Virzì si mette addirittura a usare i droni per alcune riprese esterne, con buona pace di James Cameron, che per il suo nuovo Avatar ha qualche problemino legale con l'Agenzia statunitense dell'aviazione. Gli attori sono tutti in parte, naturali e ben diretti fin nei dettagli. Alcuni momenti con Gifuni e la Bruni Tedeschi sono da incorniciare. Lei forse rende il personaggio troppo sciocco, ma il suo "cos'è la Polizia?" è sublime. Ciò detto, è evidente che i luoghi comuni messi in scena da Paolo Virzì godano da tempo della sua attenzione esclusiva, a discapito delle famiglie felici del Mulino Bianco (al quale son girate molto le pale per questo). Stavolta infatti le gaie famigliole non l'hanno presa per niente bene e da tempo marciano sorridenti lungo i caldi e soleggiati campi di grano, chiedendo la parità del diritto allo stereotipo. Ordunque, ricchi del nord volgari e immorali, immobiliaristi (sempre del nord) avidi e corrotti e voi borghesi, eternamente falsi, porci, grassi e lerci, siete tutti avvertiti… e anche tu Virzì, stai in guardia: i tuoi luoghi comuni (comuni brianzoli per la precisione) hanno i giorni contati e presto dovrai dare spazio ad un mondo buono. Coraggio Paolo, ce la puoi fare.