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Viene naturale applaudire e pensare al capolavoro al termine di questo film meraviglioso, dove c'è davvero "tanta roba" come dicono oggi, dove due "Mostri" del nostro Cinema disegnano la Settima Arte con gli sguardi e le movenze, e un "Maestro" indiscusso dirige il tutto dietro la macchina da presa. La stessa sceneggiatura è così complessa e profonda che probabilmente oggi ne farebbero una di quelle fiction in una dozzina di puntate. Sta forse qui l'unico neo che si annida in quest'opera meravigliosa, il non aver potuto/essere riusciti, per mezzi/tempistiche/denaro, ad allungare di un 3/4 d'ora il film, il tempo ossia di caratterizzare alcuni personaggi importanti e i loro momenti fondamentali (la madre di Antonio, la sua donna Russa, il compagno di Giovanna...), e i rispettivi viaggi in Russia e in Italia... Una roba così, con De Sica/Loren/Mastroianni, nelle mani di Hollywood....!!!
Concordo con chi definisce I girasoli come un'opera minore di De Sica. Mi è piaciuto il senso di una guerra che ha separato e spezzato intere esistenze, alcune riunite dopo anni, altre irrimediabilmente distrutte. La prima parte del film sicuramente è la più riuscita, malinconica e crepuscolare nella ricerca estenuante di Giovanna in Russia, con momenti che hanno quel filo di amarezza come l'incontro con l'ex alpino, diventato cittadino russo ("Perchè non sei tornato a casa?" "Quale casa?"). Soffre di una seconda parte che vira troppo sul facile melodramma strappalacrime, pur avendo due interpreti collaudatissimi fra loro come la Loren e Mastroianni. Sempre un film da vedere anche se la coppia De Sica-Zavattini ha partorito capolavori. Questo certamente non lo è.
Un film tutt'altro che perfetto ma De Sica sa come destreggiarsi con scaltrezza, aiutato da una coppia inossidabile di attori che contribuiscono alla riuscita del film. Una storia d'amore che poteva essere indistruttibile se non ci fosse stata la guerra e la mancanza di spina dorsale da parte del protagonista maschile, pessimo esempio di uomo. Un film abbastanza semplice per come strutturato ma reso interessante dalla prova attoriale che ne esalta contenuti ed emozioni.
Un gran bel film firmato da De Sica, ne avevo sentito parlare ma non ero mai riuscito a vederlo. I girasoli è un bellissimo dramma, stracolmo di sentimento (e non di sentimentalismo!), che dimostra ancora una volta la maestria di quell' "intelligente uomo di cuore" che era Vittorio De Sica. Basta fare il censimento dei tanti momenti da ricordare: la prima parte, con le effusioni d'amore tra i due protagonisti, l'arrivo dei soldati italiani dal fronte con i genitori, i parenti e le mogli a caccia di sguardi che possano suggerire una qualche speranza di salvezza. Nonostante qualche scena convenzionale o enfatica, resta un film di ottimo calibro, che dice una parola non banale sulle ferite della guerra, capace di uccidere non soltanto gli uomini ma anche i legami, i sentimenti, l'amore, come suggerisce benissimo la parte finale girata in una grigia e buia Milano con i due protagonisti che addirittura stentano a guardarsi in faccia e a riconoscersi. I due attori sono sensazionali, di enorme importanza e soprattutto bravura. Da un lato l'amatissima Sophia Loren, con la sua sempre presente spontaneità, quella naturalezza che contraddistingue il suo modo di recitare. Dall'altra parte troviamo l'affascinante Mastroianni che si ricongiunge perfettamente con la bravura della Loren, con la quale più volte ha lavorato. Una storia struggente che racconta di come a volte l'amore possa essere soffocato e represso a causa di un errore o più semplicemente a causa di un destino che si allontana da un altro, così.
Purtroppo, e sarei ipocrita nel non farle notare, facilonerie ci sono (come il ritrovare il compagno così sbrigativamente, si, in Russia), il dialetto lombardo di Marcello non è proprio al top, ma il film regge bene e risulta abbastanza convincente.
Molto bene la Loren in un personaggio poco brillante, sotto più aspetti.
Notevole lo score musicale di Mancini, quello de La pantera rosa.
Non il miglior De Sica, ok, ma comunque un buon dramma con una delle più grandi coppie della storia del cinema.
Il confronto finale nell'ombra di una casa spoglia è da lucciconi e rende bene la potenzialità della coppia Loren - Mastròianni, che in questo film di De Sica per amor di sceneggiatura viene per la verità spesso sacrificata. Sono infatti loro a tenere in piedi questa vicenda post-bellica che parte da commedia e termina come dramma umano, un lavoro minore del Maestro che brilla tuttavia per trasporto emotivo.
Un De Sica in fase calante comunque dirige un film sufficiente.Brava la Loren,poco presente Mastroianni Comunque uno dei rari film sulla tragedia della Campagna di Russia
Sofia Loren regina del film e Marcello Mastroianni che le tiene il passo;una storia di dopoguerra, di sofferenza, sopravvivenza e attesa.. una storia che possiamo immaginare ma che il regista è invece capace di farci vivere. Struggente il finale!
De Sica richiama all'opera la più bella coppia che il cinema italiano ricordi e la tuffa in un dolente melodramma bellico che rimanda ai classici del neorealismo. Manca la raffinatezza di narrazione e la poetica dell'autore, stavolta piegato a facili esigenze commerciali. Tutto infatti appare sin troppo calcolato per risultare sinceramente ispirato, tuttavia il pathos della storia e la recitazione straordinaria della Loren e di Mastroianni consentono vette emotive che restano nella mente. Struggente il finale, una lezione di vita.
prima parte molto malinconica e ricca di flashback,una spensieratezza che si contrappone alla brutalità e alla inaudita disumanità della guerra che si porta gli strascichi per tutta la vita e che vediamo in maniera approfondita nella seconda parte,dove il dramma s'impone trascinando i due immensi protagonisti,una accoppiata da 10 con lode.
Senza dubbio appassionato e coinvolgente, ma De Sica va troppo sul sicuro: ideato apposta per esaltare le doti migliori della Loren che infatti in più parti sovrasta il pur sempre bravissimo Mastroianni, il film risente dello schematismo con cui spesso si raccontano le storie d'amore ed è frettoloso nella descrizione dello sfondo doloroso della guerra. Anche la convenzionale bellezza della colonna sonora di Mancini va in questo senso. Va detto però che l'affiatamento dei due attori è quello dei migliori film e tutto passa in secondo piano davanti a tanta naturalezza.
Drammone umano firmato da una triade nota: De Sica-Loren-Mastroianni. Quest'ultimo è sontuoso e come al solito regge con il suo istrionismo un film sostanzialmente debole. La Loren è brava, sebbene sia decisamente irritante in alcune scene (non mi è mai piaciuta troppo, e il suo isterismo è francamente insostenibile). De Sica dirige con sapienza e maestria una storia italiana in Russia, e il film merita perlomeno una visione. Ripeto: Mastroianni eccelso, anche se la protagonista è la Loren.
la coppia mastro.ianni-loren si riconferma ancora una volta il duo più bello del cinema, in questo struggente affresco firmato de sica. Belli i paesaggi e la fotografia fantastici i personaggi: giovanna, donna forte e coraggiosa che affronta un viaggio verso l'ignoto per avere finalmente notizie del marito scomparso, e antonio, un uomo che è troppo facile definire st*ronzo ma la cui triste condizione rispecchia la storia di molti, moltissimi soldati! Ah, e un punto in più anche per la colonna sonora!
Indimenticabile, almeno per me, la faccia di marcello quando vede sofia risalire disperata sul treno! Possibile che quei 2 non mi hanno mai dato l'impressione che stessero recitando??
L'ho visto da un po' quindi non mi dilungo. E' un film bellissimo. Prima divertente e poi straziante. E' proprio alla De Sica. Le vite dei personaggi della Loren e Mas*****nni che si intrecciano possono benissimo essere generalizzate ad una visione universale della vita. Molto bello.
Beh, ancora il trio delle meraviglie: De Sica-Loren-Mastr0ianni. Che dire? Il film nella prima parte "gira" sul genere commedia tanto caro a de Sica. La seconda parte invece diventa drammatica, con tristi risvolti finali. Ottimo. Guardatelo.
diverso dai classici di De sica,qui siamo a meta' tra scene di neorealismo e scene di pura commedia...io ho preferito di gran lunga la parte drammatica relativa alla guerra! so che non sarete daccordo ma ho trovato il personaggio interpretato da Mas*****nni un po eccessivamente fastidioso nella prima parte e troppo silenzioso nella seconda! insomma il film quando non c'è lui decolla grazie anche alla bravissima Loren! tra i film che ho visto fin'ora è quello che racconta meglio la strage degli italiani nella campagna "russia"! bellissima la sequenza del cimitero...prima una paronamica sulle croci e poi sullo stadio colmo di tifosi festanti...grande contrasto e motivo! il finale invece è un troppo mieloso e allungato ma nel complesso rimane un film da vedere!
ci sono alcune parti ke non mi hanno convinto..ma sono nulla a confronto dell'immenso sforzo del regista e dei due protagonisti. magnifico film di cui son venuto solo poco fa a conoscenza. del resto - come ho letto sotto - squadra ke vince non si cambia! x cui c sta il capolavoro sfiorato.è anke in pratica l'unico film italiano di un certo valore ke parla della campagna di russia e degli italiani in unione sovietica nel secondo dopoguerra.da vedere.emozionante e triste
vittorio de sica racconta in modo struggente un dramma vissuto da molte famiglie italiane dopo la rovinosa guerra '39 '45. la campagna di russia, i dispersi, i reduci, le tante femiglie spezzate. sophia e marcello, sono poesia...
Questo film fotografa una situazione verosimile all'indomani della seconda guerra mondiale e mette in risalto valori sempre attuali e importanti. Ottima l'interpretazione soprattutto della coppia protagonista. Alcune scene sono dotate di un pathos avvincente.