A Città del Messico, Jaibo è il leader di una banda di giovani teppisti appena uscito dal riformatorio. Pedro è un teppista come lui, ma con qualche voglia di riscatto.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Splendido film di Bunuel,molto differente rispetto ai suoi primi lavori.Difatti è un film neorealista,anche se non mancano delle scene oniriche come quella del sogno della madre o anche la sequenza finale,che ricorda vagamente quella di elephant man.Regia impeccabile per un film neanche troppo lungo e comunque godibilissimo.Il regista non dà spazio a sentimenti positivi e mostra la degradazione e la violenza in maniera cruda.I due protagonisti,Jaibo e Pedro,sono entrambi soli e in cerca di amore,Pedro rincorrerà per tutto il film quello della madre disperatamente ma non lo troverà,come non lo troverà Jaibo,ed entrambi avranno lo stesso destino.Attorno ai due protagonisti si trovano dei personaggi secondari indubbiamene interessanti,come il bambino abbandonato dal padre.Tutti i personaggi alla fine non avranno un miglioramento della loro situazione.Ancora una volta Bunuel racconta una storia senza falsi pudori,mostrando a tratti anche un velato erotismo ma certamete una grande crudezza e violenza,mai gratuita.
Un capolavoro di Luis Bunuel, il "Sciuscià" e il "I 400 colpi" bunueliani. Dolente come la verità, è una disperata denuncia di vittime inconsapevoli di un amore non ricevuto, i ragazzini, e di assassini di un amore negato, i grandi, una società che si guarda in giro e vede con gli occhi di un cieco. Ecco l' aspetto surrealista e l' importanza metaforica delle tante riprese in notturna del direttore della fotografia Gabriel Figueroa. Questo mondo di Bunuel non lascia scampo, in questo mondo di Bunuel non ci sono contatti esterni, la gente che si incontra è sempre quella del giro e la sceneggiatura rende bene questa sensazione perchè tantissime sono le vicende e i personaggi che ci si intersecano. E tantissimi gli elementi surrealisti, in particolar modo l' incubo di Pedro, che sembrerebbe un omaggio intero a Jean Vigo (piume-montaggio a ralenti-spirito/madre/sposa in bianco). Salutare come una doccia ghiacciata.
film crudo che mescola un certo neorealismo italiano con effetti visivi "surrealisti", che porta lo spettatore lontano anni luce da fini estetismi rassicuranti