hazard (2005)

il film oscilla fra genio e demenza. la storia coinvolge ma non decolla mai davvero, è più un planare su una new york suggestiva assieme a tre personaggi ridicoli preda della loro personalissima versione di "sogno americano". Un sogno vuoto e senza alcun perchè, fine a sè stesso. Trovo volgare che nella grande città non ci fosse davvero nulla di meglio da fare di quel che si vede nel film, anche il semplice curiosare in giro. l'incomunicabilità sempre sullo sfondo come fosse una giustificazione a qualsiasi stronazta. il sogno di un bambino, voce narrante? innocenza e l'ingenuità sono due cose molto diverse, la prima è perdonabile, la seconda no. sion sono per me stavolta ha fatto qualcosa di masturbatorio. mi dispiace perchè cold fish, love exposure, why dont you play in the hell e himizu mi avevano lasciato tutti in maniera diversa soddisfatto. potrei dare la sufficienza ma la verità è che questa è stata un'occasione sprecata