gli anni spezzati regia di Peter Weir Australia 1981
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gli anni spezzati (1981)

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locandina del film GLI ANNI SPEZZATI

Titolo Originale: GALLIPOLI

RegiaPeter Weir

InterpretiMark Lee, Mel Gibson, Robert Grubb, Tim McKenzie, David Argue, Graham Dow

Durata: h 1.46
NazionalitàAustralia 1981
Generedrammatico
Al cinema nel Giugno 1981

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Trama del film Gli anni spezzati

La sete di avventura di due giovani corridori australiani, legati da un forte legame di amicizia, li condurrà ad arruolarsi volontariamente nell'esercito inglese durante la prima guerra mondiale.
Destinazione: Gallipoli.

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Voto Visitatori:   7,96 / 10 (47 voti)7,96Grafico
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Voti e commenti su Gli anni spezzati, 47 opinioni inserite

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VincVega  @  13/01/2020 18:32:26
   8½ / 10
Le uniche imputazioni che faccio a questo film di Weir, è forse il poco minutaggio riservato alla parte della guerra, ma ciò è dovuto ai costi che avrebbero fatto lievitare il budget, così come qualche sequenza che sembra sforbiciata. Per il resto che dire, "Gli Anni Spezzati" è un gran bel film. Dopo una prima parte avventurosa e scanzonata, molto godibile, c'è un passaggio radicale, che cambia la prospettiva dei protagonisti e del loro status che progressivamente passa da ragazzi ad adulti repentino. Questa è una delle forze del film. Perchè quando ci si immerge nelle trincee le emozioni divampano. E la tensione, nascosta ma onnipresente, esplode nell'ultima grandiosa parte. Da segnalare un giovane Mel Gibson, già adatto in un ruolo principale e di rilievo, che interpreta uno dei due protagonisti con un carisma non da poco. Un quasi capolavoro.

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/01/2020 18.36.40
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  23/08/2014 15:39:50
   7 / 10
La guerra fa da capolinea al destino tragico riservato ai personaggi, ciò che interessa a Weir è mettere in risalto l'imprescindibile amicizia che si instaura tra i suoi due protagonisti, un'amicizia vera e sofferta (costretta a bruciare le tappe ed a perdere in fretta la sua innocenza a causa delle circostanze) che prevalica ogni pregiudizio, si rafforza ad ogni ostacolo e funge da principale punto di riferimento e sostegno nelle vite di entrambi.
Lo spirito leggero ed ingenuo viene quindi perso gradualmente man mano che i protagonisti procedono nel loro percorso verso una fine purtroppo inevitabile.
Nonostante non manchi di umanità ed interesse, lo svolgimento del film, almeno nella prima parte, è un pò monotono ed altalenante, tuttavia quando si entra davvero nel vivo della storia e l'amicizia viene ritrovata e subito rinsaldata Weir parte in impennata raggiungendo picchi di drammaticità e sofferenza assurdi che toccano la punta definitiva nello sconvolgente fotogramma finale, prevedibile certo ma sublime nella sua bellezza quanto insostenibile nel suo dolore (difatti racchhiude tutta l'essenza del film, come se non fossero bastate le immagini precedenti con l'inutile massacro di dozzine di giovani sacrificati per niente).
Bravissimi i due attori principali, dove spicca inevitabilmente per espressività e carisma un Gibson alle prime armi ma già con aria da futura superstar, eccellente la ricostruzione d'epoca, azzeccatissimo l'utilizzo di estratti di "Oxygene" di Jean Michael Jarrè nelle sequenze in cui i due entrano per gareggiare in un universo parallelo dove ci sono solo loro e a niente e nessun'altro è concesso entrare; una composizione divina che racchiude alla perfezione un'amicizia breve (nella vita terrena) ma eterna, ed al tempo stesso un alone di tragicità imminente da cui non si può sfuggire.

Umanissimo e toccante, peccato per una certa discontinuità nel ritmo ed un certo distacco nell'atto centrale. Ma l'ultima parte al fronte è un colpo al cuore che ne eleva la qualità a livelli indescrivibili.

Da vedere, anche se Weir farà di meglio (per carità senza nulla togliere a "Gli Anni Spezzati).

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/08/2014 13.59.02
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  26/05/2013 17:43:59
   7 / 10
Il contrasto stridente tra la bellezza delle location e di alcune sequenze che tolgono il fiato per la loro delicatezza visionaria opposte al macello insensato della guerra non è appannaggio esclusivo di Malick. Anni prima de "La sottile linea rossa" c'è questo film di Weir: nessuna voce fuori campo, nessuna riflessione sulla fede e sull'Uno bensì molta semplicità.
Per quanto poco interessante inizialmente, con il procedere dei minuti si resta sempre più coinvolti e il finale ti spezza qualcosa dentro.

2 risposte al commento
Ultima risposta 27/05/2013 09.33.31
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nextam  @  30/08/2005 20:35:19
   9 / 10
mamma che film! struggente! grande Peter Weir e Mel Gibson superlativo.
L'assurdita' della guerra, madre di tutti gli inganni, trattata in questo capolavoro da riproporre secondo me nuovamente alla visione dei piu', almeno nei programmi dei cineforum.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/10/2006 03.50.09
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  29/04/2005 10:49:04
   9 / 10
Di che reggimento siete
fratelli?

Parola tremante
nella notte

Foglia appena nata

Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità

Fratelli
-------------

Questo scriveva Ungaretti nella trincea opposta a quella dei protagonisti, schieramenti opposti ma accomunati dalla stessa spaventosa sensazione di fragilità; il colpo di mano con cui si chiude il film lascia sgomenti e fa riflettere sull'insensatezza del logoramento, quasi da barzelletta, a cui si sottoponevano milioni di ragazzi inconsapevoli.
Forse il miglior film di Weir, sicuramente il più sincero.

6 risposte al commento
Ultima risposta 16/10/2006 08.28.50
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