giovanna d'arco (1999)

Besson si cimenta con la storia di Giovanna D'arco,scelta non facile visti i successi già portati sul grande schermo e gli illustri predecessori.
Lo stile velocissimo alla Hollywood aiuta la storia a dipanarsi così da non sembrare mai di vedere un polpettone storico di quelli pesanti ma ne risente una caratterizzazione psicologica di personaggi di contorno,ridotti a semplici macchiette (come Malkovich),e pure il film stesso risulta essere un prodotto di intrattenimento poco approfondito pure se bello a vedersi.
Ha però il suo fascino,pure estetico,questa Giovanna D'Arco infervorata e spesso delirante che combatte furiosamente e di cui vediamo i sogni,unica donna in un universo prettamente maschile. Le scene oniriche,riuscite,tentano di scavare a fondo e di renderci partecipi delle sue visioni mistiche. D'altronde non si può fare a meno di notare come anche gli altri uomini nel film siano spesso infervorati o,al contrario,frivoli e indifferenti peggio di lei. Scelta di Besson non oculata e che danneggia in parte lo stesso film,come quei momenti di humor in battaglia slegati dal contesto e altri in cui la delirante Giovanna fa discorsi ai limiti del ridicolo involontario,ridicolizzando il cinema stesso. E ,altro difetto, l'ultma parte della prigionia sembra essere troppo veloce e liquidata in fretta.
Volendo rendere qualche altro merito a Besson oltre allo stile visivo spettacolare,allora meglio parlare anche dell'attinenza alla realtà che si riscontra soprattutto nelle scene di battaglia,violentissime.