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Leggendo molti commenti negativi, scritti da sedicenti esperti di cinema, molto indottrinati politicamente, probabilmente filo comunisti o comunque dalla mentalità sinistrorsa se non addirittura anarchica, mi è venuto da ridere e non poco; il tema di quest'opera è la vita di Gesù Cristo, non è la vita di Stalin o di Lenin, quindi chi non vive la fede cristiana, non ha mai letto e analizzato se non meditato le sacre scritture, quindi non ha la minima conoscenza teologica, dovrebbe asternersi dal commentare. Io reputo questo film un capolavoro perchè innanzitutto è una delle serie televisive più importanti mai relizzate dalla Rai, una produzione colossale in tutti i sensi, a partire dal budget grazie al quale fu possibile impiegare molte risorse, scegliere determinati luoghi dove girare (Marocco e Tunisia), aprire un vero e proprio cantiere dove fabbricarono tutti i manufatti, gli arredi, l'oggettistica in generale e i costumi adoperati nel film; poi bisogna considerare il cast di "mostri sacri" del cinema e del teatro, le comparse, lo staff di tecnici, costumisti, scenografi, artisti vari, coreografi, musicisti, e infine il compositore delle musiche, gli sceneggiatori ecc fino ad arrivare al regista, Franco Zeffirelli. Quest'opera può essere considerata capolavoro anche perchè è l'unica del genere a centrare l'obbiettivo, ovvero raccontare la vita di Gesù Cristo in modo fedele ai vangeli, ovviamente la zuppa è arricchita di particolari provenienti dai vangeli apocrifi e da altre fonti storiche in modo da ricostruire la realtà dell'epoca e gli usi e costumi del popolo ebraico, ma non c'è niente di stonato. E' un capolavoro per la bellezza e la forza delle immagini, i colori e le luci, le inquadrature, le tinte dei costumi e il trucco dei personaggi, il connubio musica-immagini, il ritmo delle scene, i dialoghi e i silenzi. Molte persone ignorantemente preferiscono film come "Il vangelo secondo Matteo" che è senza dubbio un opera importante ma è anche molto lontano dalla verità sia nella ricostruzione, sia nella sceneggiatura e credo che il suo successo è legato alla figura di Pasolini, rispecchia una certa visone della fede cristiana molto sessantiana e rivoluzionaria, cosa molto gradita in certi ambienti di critica sinistrorsa ove venivano considerati solo i film "intellettuali" e "impegnati". Altre persone preferiscono invece le fantasie de "L'ultima tentazione di Cristo", film lontano anni luce dalla verità evangelica, blasfemo nei contenuti e negli intenti, famoso per aver scandalizzato che per altro. Altri ancora preferiscono i polpettoni americani in cui Gesù appare sempre con una bella chioma bionda e gli occhi azzurri, insomma davvero poco credibile. Gesù di Nazareth di Zeffirelli è l'unica opera capace di raccontare ciò che fu scritto, commuovere, far meditare, intrattenere senza annoiare, incuriosire.
Inguardabile fiction televisiva sulla vita di Gesù, sicuramente il peggior film mai girato sul tema, Passione gibsoniana inclusa: ma Zeffirelli è sempre stato un regista mediocre.
Visto e rivisto non so quante volte sin da quando, bambino, andavo a catechismo per arrivare a oggi. E' passato qualche annetto... non troppi, ma un venticinque a occhio e croce si. Devo dire che la stima verso questo film e il suo regista è andata progressivamente diminuendo col passare dell'età, delle conoscenze, e dell'esperienza di vita. Oltretutto, il costante approfondimento dello studio della figura di Gesù di Nazareth e dell'esegesi (sono temi che mi appassionano molto) mi hanno spinto ad allontanarmi irrimediabilmente da quello che è un film molto bello, realizzato benissimo e recitato da attori superbi: le scene indimenticabili sono parecchie a dire la verità (ricordo con commozione lo splendido cammeo di Rascel nella parte del cieco guarito - che splendido attore era!...-). Ma siamo, come spesso accade con questo regista, di fronte ad una oleografia da caminetto della nonna che non ha nulla a che vedere con la figura del Nazareno così come i vangeli e la teologia (ma nemmeno la dottrina) ce la tramandano. Il Cristo di Zeffirelli manca completamente di umanità: è un masso erratico sceso dal cielo senza alcun tipo di calore. Così come quello di Pasolini mancava completamente di divinità (vedi il mio commento al film di Pasolini - che comunque rimane il migliore fra quelli realizzati su Gesù-), questo è solo un essere etereo (con le concessioni a quelle poche incaz.zature che il vangelo tramanda, ma ne fa supporre ben altre!) che assomiglia più a San Francesco (non quello di Zeffirelli, ah ah ah...) Per chi troverà moralmente scandaloso il mio commeno, o blasfemo, faccio presente che teologi ed esegeti di provata ortodossia come Mons. Gianfranco Ravasi, il gesuita Lèon Xavier Dufour hanno stroncato ferocemente questo film definendolo completamente assurdo e fuori bersaglio! Faccio altresì presente che, con mia grande sorpresa, anche quella sciagura nazionale che è Padre Livio Fanzaga (direttore di un network radiofonico fra i più pericolosi e dannosi del nostro povero paese: Radio Maria) ha definito il film di Zeffirelli più o meno una boiata aggiungendo che forse invece Pasolini avrà guadagnato qualche punto per il Paradiso con il suo splendido film su Gesù, che gli avrà fatto perdonare i suoi innumerevoli peccati (bontà sua!...) Non voglio dilungarmi, ma un film su Gesù che si possa dire soddisfacente non è ancora stato girato... che non sia un segno?... Scherzo, ovviamente...
Venuto da molto lontano a convertire bestie e gente non si può dire non sia servito a niente perché prese la terra per mano vestito di sabbia e di bianco alcuni lo dissero santo per altri ebbe meno virtù si faceva chiamare Gesù.
Non intendo cantare la gloria né invocare la grazia e il perdono di chi penso non fu altri che un uomo come Dio passato alla storia ma inumano è pur sempre l'amore di chi rantola senza rancore perdonando con l'ultima voce chi lo uccide fra le braccia di una croce.
E per quelli che l'ebbero odiato nel getzemani pianse l'addio come per chi l'adorò come Dio che gli disse sia sempre lodato, per chi gli portò in dono alla fine una lacrima o una treccia di spine, accettando ad estremo saluto la preghiera l'insulto e lo sputo.
E morì come tutti si muore come tutti cambiando colore non si può dire non sia servito a molto perché il male dalla terra non fu tolto
Ebbe forse un pò troppe virtù, ebbe un nome ed un volto: Gesù. Di Maria dicono fosse il figlio sulla croce sbiancò come un giglio
...vaccata televisiva sonnifera di Zeffirelli,concordo con i commenti di TheGaunt e Kowalski.
come si può solo pensare a dare un voto negativo a questo spledido film? mah certuni nn li capisco!!..una recitazione perfetta nn la si poteva avere..addirittura uno dei pochissimi film ad avermi fatto commuovere ..nn ho dubbi il film merita 10
Zeffirelli (che non è un grande regista) confeziona un film abbastanza convenzionale sulla storia di Gesù.
Il cercare di essere troppo fedele ai Vangeli fa perdere di forza l'intera struttura della storia, facendo di questa pellicola un film eccessivamente scolastico che nulla ha di più di tante dignitose trasposizioni televisive che periodicamente dobbiamo "sorbirci".
Se non ci fossero stati illustri predecessori come Pasolini sarebbe potuta essere perdonabile, in realtà tutto si dimostra come cieca occasione di una manifestazione di fede di cui si può anche sentire la necessità ma che cinematograficamente parlando fa di Gesù di Nazareth un film superfluo.
Zeffirelli è troppo coinvolto e forse anche per il senso di colpa per essere un omosessuale cattolico (questa è una mia supposizione anzi un pettegolezzo :D) risulta non essere equidistante, volendo trasformare il suo film in un omaggio alla sua religione più che alla sua fede-
La lettura de quattro vangeli non è utile per determinare una "biografia" di Gesù, altro non sono che un insieme di avvenimenti scollegati e Gesù di Nazareth per essere fedele ai vangeli risulta essere frammentario.
L'iconografia del santino portata ai suoi massimi livelli, ma da uno come Zeffirelli me lo aspettavo. Molte star sprecate in ruoli senza spessore. Poche le scene da salvare. Sulla vita di Cr.isto ho preferito altre pellicole.
Un film inesorabilmente e implacabilmente MOLTO BRUTTO. La vita di Cristo si riduce al solito "santino" oleografico come quello raffigurato nei crocifissi delle case italiane, non c'è altro che la fredda esposizione degli eventi, e forse. come dice Mereghetti, neanche una vera fede. Robert Powell è più credibile come attore-feticcio di Ken Russell, qui si limita a esprimere il concetto di Gesù secondo Zeffirelli. Per inciso, non suscita particolare attenzione neanche la bellissima Maria di Olivia Hussey, costretto al suo ruolo stereotipato di madre ampollosa come un quadro del cinquecento. Per inciso, merita un paio di valutazioni in più solo per l'enorme cast, e in particolare l'intensa, straordinaria Maddalena di Anne Brancoft e l'inatteso, commosso, Rascel nei panni del cieco che riacquista la vista. Ma cerco di rassicurarmi: Zeffirelli ha fatto anche di peggio ("Endless love", "Il giovane Toscanini")
Secondo me non è un capolavoro. Il protagonista Robert Powell sembra uscito da una rivista di moda. Tutto molto patinato e molto poco realistico. Non mi ha convinto.
l'unica pecca è la lunghezza davvero eccessiva...i silenzi si ripetono piu volte e la pur bellissima colonna sonora pure... tutti bravi i protagonisti ma io preferisco l'ultimo di gibson che rende molto di piu, in particolare nella parte della passione...