Ladri scoperchiano tomba di un tizio morso da un lupo mannaro, il quale si sveglia, morde, fugge e cerca il dottor Frankenstein, ma trova solo la creatura.
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Eccoli a confronto, i due grandi mostri del cinema horror. Il film vede protagonista nella parte di Frankenstein quel Bela Lugosi che dodici anni prima aveva rifiutato la parte, lasciando il posto a Boris Karloff (per la regia di James Whale). A compensare una trama non sempre convincente e un finale tagliato con l'accetta, emergono le suggestioni di una fotografia di tutto rispetto e della scenografia del castello diroccato sotto la diga. Certo, è evidente quanto la pellicola risenta del dato cronologico, soprattutto sul piano del trucco. E' passato tantissimo tempo, è vero, ma come insegna la teoria della relatività di Frankenstein: il tempo è relativo e il lavoro di Roy William Neill presenta elementi di immutato fascino, anche ai nostri occhi.