Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Prima incursione della Cavani nella vita di San Francesco...e primo film tv della Rai (quindi: primo film italiano in assoluto). Forse anche per motivi di budget viene scelto un tipo di rappresentazione semplice, scarna, minimale, quasi "pasoliniana". Come farà anche negli anni '80 con MIckey Rourke la Cavani fà interpretare il poverello di Assisi ad un attore ambigue e che non ti aspetteresti come Lou Castel, scelta che si rivelerà indovinata con una caratterizzazione del santo quasi sbarazzina. In questo film non troviamo misticismi o miracoli (lo si capisce bene nella scena con il lupo), ma il rigoroso realismo di un uomo che compie le sue scelte con tutti i dubbi del caso che permangono. Viene evidenziato lo scontro con il padre -uno straordinario Giancarlo Sbragia- e tutta l'angoscia di un genitore che aveva riposto tutte le sue speranze in un figlio che lo abbandona. I poveri vengono mostrati come persone poco amichevoli che aggrediscono e pretendono...dedicato a tutti quelli che pensano che fare l'elemosina e stare a contatto con le frange più basse della popolazione sia facile, a tutti quelli che pensano che la vita ecclesiastica dei preti o dei frati sia agiata e semplice. Le difficoltà che si incontrano sono molte e sacrifici continui ed in questo caso è interessante vedere tutto dall'esterno, concretamente, senza tanti slanci di fede ma come è nel quotidiano, con i dibattiti e gli scontri ideologici e di pensiero tra Francesco ed i suoi seguaci che però avevano più dubbi di lui. Viene ripercorsa praticamente tutta la vita del santo in maniera soddisfacente benchè poco spazio venga dato alla figura di Chiara. Nel suo piccolo questo film può essere considerato una pietra miliare.