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Discreto horror psicologico che poggia la sua potenzialità quasi esclusivamente sulla prova attoriale maiuscola ed intensissima di James Van der Beek ( il protagonista di Dawson' s Creek, che io non ho mai visto....).
Lo vediamo qui impersonificare uno sceneggiatore che travagliato dai recenti fatti accadutigli ( perdita del fratello sommato ad una fallimentare relazione coniugale), e per tornare ai fasti del suo lavoro decide di tornare a scrivere una sceneggiatura isolandosi nel suo appartamento per un tot periodo di tempo. Gli farà visita di tanto in tanto il suo amico e protagonista della sua precedente sceneggiatura. Quest' ultima prevede come protagonista un clown ( che si ustionò mezzo volto accidentalmente durante uno spettacolo) che tormentò i sogni del protagonista in età adolescente. Ma la sua poco felice situazione sommata alla solitudine ed alle pregresse paure lo porteranno a delirare ed alcune persone con cui il nostro aveva avuto a che fare in passato diverranno vittime dell' inquietante clown. Ma fino a che punto arrivano a fondersi onirico e realtà? Finale tragico e dove nessuno scapperà dalle grinfie di Punchy il clown.
In questa opera ho visto citazioni a Il seme della follia di Carpenter, ma soprattutto nella interpretazione del bravo protagonista allo Shining di Kubrick ( sempre con il dovuto rispetto chiaramente), ed inoltre ho sentito numerose parolacce date dalla perdita di controllo dello sceneggiatore ( fu*k in continuazione, forse secondo solo al Mordum di Vogel). Peccato che Punchy il clown "interviene fisicamente" solo nella seconda parte del film ed inoltre il regista ha un pò toppato perchè, viste le potenzialità sarebbe potuto essere più fantasioso e soprattutto cattivo.
Tutto sommato un' opera interessante e che potrebbe anche piacere, peccato però non pigiare sull' acceleratore....., veramente peccato.