equilibrium (2003)

Equilibrium possiede grandi cenni che ricordano altri film ed un romanzo in particolare,1984 di G.Orwell.
Nel libro il mondo era diviso in tre fazioni,l'Oceania,Eurasia ed Estasia,e la vicenda si svolgeva nella città di Londra,con a capo del socialismo inglese,il Socing,un grande fratello che amministrava con tirannia e aboliva ogni forma di amore o emozione che un individuo potesse mai provare.
Aveva anche il compito di eliminare e disintegrare ogni cenno della storia passata,che si presentava in ogni più minuziosa forma,nei residui dei residui era scritta la storia passata,ma che ora doveva essere spazzata via.
Tutto questo in Equilibrium lo ritroviamo,sbagliato è dire che il film è paragonabile ad un Matrix o un M.Report,sono generi fantascientifici e come tali,si riflettono tra loro in tante situazioni.
Parlando del film,non si può indubbiare del suo fascino,anche se preferisco Matrix,capolavoro della fantascienza d'azione.
Azione che in Equilibrium non manca,solo in alcuni tratti il film risulta essere soporifero ma per il resto il film colpisce lo spettatore,specialmente nella parte finale.
Il mio approccio con questo film è stato completamente errato,avendo snobbato Equilibrium,visto che pensavo che era un fantascienza di serie b stile Aeon Flux,invece,mi son ricreduto,eccome.
Equilibrium offre piacevoli spunti di riflessione,la privazione delle emozioni non è consentbile,e la resistenza fa del suo in ogni epoca,addirittura in una post-moderna come quello di Equilibrium.