donnie brasco (1997)

Ispirato alle memorie dell'agente dell'FBI Joe Pistone, infiltratosi con successo sul finire degli anni 70 in uno dei clan mafiosi più potenti di New York, Donnie Brasco offre uno spaccato differente rispetto ai film di Scorsese e Coppola sull'organizzazione dei "bravi ragazzi", concentrandosi sulle pedine di secondo piano, esecutori fedeli e spietati ma sempre emarginati dal logiche di potere. Facendo leva su di una sceneggiatura esemplare, Newell incentra la vicenda sul perdente Lefty, veterano del clan che ha oramai mancato le occasioni di fare carriera e sull'infiltrato Donnie del quale Lefty si fa "garante" nei confronti degli altri ragazzi. E' nel rapporto fra i due protagonisti che il film offre il meglio: Lefty trova in Donnie il figlio fiero che non ha mai avuto, lo "adotta" proteggendolo e rifiutando ogni dubbio sulla sua fedeltà; Joe dapprima lucido e formidabile nella sua mimetizzazione viene via via coinvolto emotivamente fino a sentirsi integrato completamente nel giro. Pur dando poco spazio alle azioni criminose, Newell firma un'opera intensa, emozionante e con un finale di ottimo livello; quasi superfluo sottolineare che i due interpreti, il meglio di due generazioni di attori, danno un'apporto straordinario. Manca la scintilla che ne fa un capolavoro, ma è senz'altro una delle migliori pellicole del genere. Che te lo dico a fare?