donne senza uomini regia di Shirin Neshat Germania 2009
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

donne senza uomini (2009)

Commenti e Risposte sul film Recensione sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film DONNE SENZA UOMINI

Titolo Originale: ZANAN-E BEDUN-E MARDAN

RegiaShirin Neshat

InterpretiPegah Ferydoni, Shabnam Tolouei, Orsi Tóth, Arita Shahrzad

Durata: h 1.35
NazionalitàGermania 2009
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 2010

•  Altri film di Shirin Neshat

Trama del film Donne senza uomini

Iran, 1953: sullo sfondo tumultuoso del colpo di stato, tramato dalla CIA, i destini di quattro donne convergono in un bellissimo giardino di orchidee dove troveranno indipendenza, conforto e amicizia.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   7,35 / 10 (13 voti)7,35Grafico
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Donne senza uomini, 13 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  14/03/2010 21:11:13
   7½ / 10
Film lento, poetico, onirico, simbolico, tragico, bello.
Il titolo lascierebbe pensare ad una commedia moderna, una satira di costume divertente e scoppiettante. Niente di tutto ciò. Entrando in sala occorre lasciare fuori l’abitudine cinematografica ad avere davanti una storia con una trama conseguente e la pretesa che qualcosa ci faccia ridere o spaventare. Con questo film occorre utilizzare il proprio senso critico estetico e tuffarsi nella dimensione del sogno e dell’espressione poetica. In questa maniera le immagini rallentate, i carrelli circolari, le panoramiche, i paesaggi incantati, i versi poetici, le splendide musiche, i giardini di sogno, la gente che manifesta per strada, escono da qualunque pretesa di comunicazione logica e diventano simboli, messaggio in chiave estetica di sentimenti etici molto forti.
L’uso del linguaggio poetico delle immagini non è quindi fine a se stesso. Il tema principale del film è infatti la libertà, il diritto-dovere individuale e collettivo di scegliersi liberamente la propria condotta di vita, il proprio governo politico. E’ però una lotta dura e disperata contro ideologie religiose, oppressioni secolari, potentati politico-economici e militari.
A simbolo di questa lotta vengono prese le storie di 4 donne, tutte costrette a subire angherie, divieti, soprusi o violenze. Le donne sono le più colpite perché sono le più deboli e le più remissive. Ribellarsi equivale o a morire, o a isolarsi; mediazioni o compromessi sono impossibili o addirittura autodistruttivi.
Il film descrive avvenimenti dell’Iran del 1953 e quindi il giudizio appare come distaccato e oggettivo, in realtà il parallelo con l’Iran di oggi è evidentissimo.
La conclusione è pessimista. Il sogno di un luogo isolato ideale in cui vivere liberi e sereni, una specie di “hortus conclusus” al riparo dalle brutture del mondo, appare come un’utopia, una chimera, qualcosa che non può durare. Queste isole sono destinate pure loro a essere fagocitate dal potere politico e ideologico imperante.
Mentre tanta parte della cultura “occidentale” esprime noia, assenza di significato, gusto per la distruzione e la morte, in altre parti del mondo c’è invece chi cerca di affermare i fondamenti del vivere civile e individuale libero con una passione e una disperazione che non può lasciare indifferenti. E’ un monito a non abbassare la guardia, a non delegare a singoli o a sistemi di valori metafisici il diritto di decidere del proprio modo di vivere e la partecipazione diretta alla vita politica di un paese. Lasciamo perdere la morte e pensiamo di più alla vita.
Il film affronta questo discorso senza ricorrere alla retorica, solo tramite immagini, storie interiori e musica (di Ryuichi Sakamoto – bellissima !!).
Peccato solo che il film ogni tanto stagni, si adagi su se stesso, abbia della fasi di stanca e ripetizione. Certo, mi rendo conto che possa essere pesante e che possa annoiare. A me è piaciuto e mi ha anche emozionato.

12 risposte al commento
Ultima risposta 17/03/2010 11.19.14
Visualizza / Rispondi al commento
  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico


1049944 commenti su 50709 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

7 BOXESBLIND WARCACCIA GROSSACHAINED FOR LIFECHIEF OF STATION - VERITA' A TUTTI I COSTICONFESSIONI DI UN ASSASSINOCONTRO 4 BANDIERECUGINE MIEDAREDEVIL - IL CORRIERE DELLA MORTEDAUGHTER OF DARKNESSDISAPPEAR COMPLETELYDOUBLE BLINDGIRL FLU - MI CHIAMANO BIRDGUIDA ALL'OMICIDIO PERFETTOI 27 GIORNI DEL PIANETA SIGMAINTIMITA' PROIBITA DI UNA GIOVANE SPOSALE DIECI LUNE DI MIELE DI BARBABLU'MERCY (2023)NOTTI ROSSEORION E IL BUIOOSCENITA'RAPE IN PUBLIC SEASANGUE CHIAMA SANGUESPECIAL DELIVERYSUSSURRI - IL RESPIRO DEL TERRORETHE BELGIAN WAVETHE DEVIL'S DOORWAYTHE EXECUTIONTHE GLENARMA TAPESTHE PAINTERTHE WAITUNA SECONDA OCCASIONEUNA TORTA DA FAVOLAUN'ESTATE DA RICORDARE (2023)VENDETTA MORTALE (2023)WHAM!

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net