django unchained regia di Quentin Tarantino USA 2012
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django unchained (2012)

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locandina del film DJANGO UNCHAINED

Titolo Originale: DJANGO UNCHAINED

RegiaQuentin Tarantino

InterpretiJamie Foxx, Leonardo DiCaprio, Samuel L. Jackson, Christoph Waltz, James Remar, Kerry Washington, Michael Kenneth Williams, Don Johnson, Franco Nero

Durata: h 2.45
NazionalitàUSA 2012
Generewestern
Al cinema nel Gennaio 2013

•  Altri film di Quentin Tarantino

Trama del film Django unchained

La storia di Django Unchained è incentrata su Django (Jamie Foxx), uno schiavo che viene liberato da un cacciatore di teste (il premio Oscar Christoph Waltz), il quale lo introduce alla professione divenendone il maestro.

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Voto Visitatori:   8,04 / 10 (475 voti)8,04Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
Miglior attore non protagonista (Christoph Waltz)Migliore sceneggiatura originale (Quentin Tarantino)
VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Miglior attore non protagonista (Christoph Waltz), Migliore sceneggiatura originale (Quentin Tarantino)
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior film straniero
Miglior sceneggiatura (Quentin Tarantino)Miglior attore non protagonista (Christoph Waltz)
VINCITORE DI 2 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior sceneggiatura (Quentin Tarantino), Miglior attore non protagonista (Christoph Waltz)
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Voti e commenti su Django unchained, 475 opinioni inserite

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TheGame  @  24/01/2013 19:50:59
   6½ / 10
Tarantino al western "s'ha da fa" e cosi Quentin si presta stavolta al Cinema di genere, spinge sulla commedia, triplica gli ettolitri di succo di pomodoro, ci stuzzica con un secondo tempo brioso, saccheggia se stesso forte di una formula collaudata e accantona il guizzo inventivo, pur di servire quest'operazione. Django Unchained in definitiva è il Tarantino che ti aspetti... Forse fin troppo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 24/01/2013 20.35.37
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Japotino  @  24/01/2013 14:48:22
   8½ / 10
Devo dire che "il collega" oh dae-soo ha espresso appieno il mio giudizio del film e di Tarantino in generale, quindi mi scuserà se sarò un pò ripetitivo e gli faccio sicuramente i miei complimenti. Detto ciò è inutile ribadire che le atmosfere che crea questo regista sono uniche e irripetibili e in questo film non vengono di certo meno. Una grande parte del merito va alle impressioni visive. Insomma quanto ci lamentiamo del 3D? Se ti chiami Quentin non serve : sapendo dare la giusta profondità di campo riesce a dare le stesse sensazioni, senza andare ad intaccare la qualità della fotografia.Eccezionale!
Poi naturalmente le musiche azzeccate e messe nei momenti giusti, il suono e i rumori che ti avvolgono e ti proiettano in quel mondo fanno la loro parte. La ciliegina sulla torta è rappresentare in maniera esagerata i personaggi, che non hanno molte sfaccettature, ma manifestano platealmente il loro carattere dominante e così per esempio uno sbruffone è l'incarnazione dell'essere sbruffoni.Inoltre vengono sempre sostenuti da battute e dialoghi indimenticabili e se poi li fai interpretare ad alcuni dei migliori attori in circolazione...Però se poi vai a valutare lo svolgersi della storia in se, non accade mai nulla di memorabile, e per così dire: di teatralità a quintali, ma manca di quel "romanzato" che ti faccia dire: "Ma chi ha scritto un intreccio così pazzesco?!"Le idee di fondo non mancano mai: Il Django schiavo nero riscattato che cavalca da uomo libero è un presupposto ottimo e originale, il tema c'è, ma poi le sue gesta non resteranno come resterà invece indelebile una scena particolarmente apprezzata o le interpretazioni magistrali e così via. Un film senza questo presupposto è difficile che mi piaccia e diverta sul serio ma Django lo fa magistralmente e mi sento di dire che ho trovato il connubio genere western-Tarantino una delle coppie tra le più azzeccate di sempre.

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Ultima risposta 25/01/2013 12.08.01
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shock1  @  24/01/2013 14:26:45
   6½ / 10
Ebbene si... faccio parte dell'esclusivo club dei delusi. L'ottima fotografia e la solita grande caratterizzazione, a mio parere, non bastano a compensare lo sviluppo di una trama piuttosto banale e priva di colpi di scena.
Bastardi senza Gloria è stato tutt'altra cosa..

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Ultima risposta 25/01/2013 16.10.43
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Tambo90  @  24/01/2013 13:14:15
   3 / 10
Nessuno ha il coraggio di dire che questo film è stato una ******, a maggior ragione se è di tarantino, ho riso pochissime volte, sceneggiatura pessima poco ispirata, Di caprio orrendamente sopra le righe, il migliore è stato jakson ma alla lunga ha stufato pure lui come tutti gli altri, Tarantino evidentemente a corto di idee, ricicla colonne sonore buttandole qua e là.

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Ultima risposta 07/05/2013 14.23.50
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Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  24/01/2013 11:59:20
   7 / 10
E' inutile, il cinema di Tarantino mi lascia sempre un po' di amaro in bocca. Djando è stata un'ulteriore conferma di ciò, e più precisamente del fatto che il suo giocare col cinema, con i personaggi, con lo spettatore e soprattutto con la storia stride non poco con ciò che cerco da una pellicola. Soprattutto con la storia perché per me è forse l'aspetto principale; è l'intreccio che mi trascina emotivamente in un racconto, la serietà di quell'intreccio e la serietà nell'affrontarlo. Come la serietà nell'approfondire un personaggio. Chiaramente con quanto scritto non intendo per contro un'assoluta assenza di ironia, ovvio, ma di certo non quella esagerata di Tarantino. Toglie credibilità a storia e personaggi minando appunto la mia personale sospensione dell'incredulità con tale forza che l'esplosione nel finale è nulla a confronto. Il risultato è che emotivamente mi ritrovo del tutto fuori dal film e di quest'ultimo riesco a godermi "unicamente" dialoghi, tecnica e gusto estetico - aspetti, questi, sempre riusciti; nessun sano di mente può negarlo.
Oltretutto non mi è sembrata quella storia ad ampio respiro che forse quelle quasi tre ore volevano raccontare, magari proprio a causa, per l'appunto, di quel non essersi dedicato granché alla parte più emozionale dell'intreccio. Non ci si annoia, ma neanche si sta lì anima e corpo all'interno del film impazienti di sapere cosa accadrà di lì a poco. E nemmeno il finale, che normalmente dovrebbe essere il climax, specie di una storia di vendetta, solletica l'emotività, anzi. Personalmente l'ho trovato assai debole e quei brani hip-hop su Django, davvero, non si possono sentire.


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Ultima risposta 24/01/2013 19.05.47
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Invia una mail all'autore del commento astropippa  @  24/01/2013 01:56:48
   7 / 10
Inutile... Ne ho visti di film di Tarantino ma a parte Pulp Fiction gli altri non riesco proprio a considerarli degni di nota. Peccato questo era partito bene sembrava interessante, emozionante, che ci fosse una trama invece.... tutto si riduce a una improbabile sparatoria, litri di sangue e un po di fuoco... La prima ora è davvero spassosa, il dentista è simpatico, sembra un duro, attrae l attenzione poi c'è la mitica scena del kkk per cui ho dato mezzo voto in piu rispetto a cio che ritengo sia il reale valore del film. Poi di li tutto si ammoscia:


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a ancora non dico che django deve escogitare statagemmi alla Light Yagami o alla Shinichi Akiyama ma nemmeno per liberarsi

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Ultima risposta 27/01/2013 23.22.17
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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  24/01/2013 00:48:47
   9 / 10
Mio parere spassionato, detto a caldo dopo la seconda visione di Django e che può tranquillamente darsi sia una troiata: Tarantino, dai tempi di Le Iene e Pulp Fiction, è perfino migliorato. Sequenze come quella della locanda dei Bastardi o come quella della cena a Candyland sono un inno al grande cinema. Guardate e godete.

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Ultima risposta 24/01/2013 14.37.10
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Invia una mail all'autore del commento sb6r  @  23/01/2013 22:27:04
   9½ / 10
Capita che un regista ti sforni il miglior western di sempre e lo spacci per un nonnulla.

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Ultima risposta 24/01/2013 14.57.45
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  23/01/2013 17:11:15
   8 / 10
Tarantino è probabilmente il miglior regista verticale in circolazione.
Come riesce a scrivere personaggi e a costruire sequenze lui pochissimi altri al mondo.
Il suo "problema", o almeno una delle poche cose che riesco ad imputargli è il non essere un gran maestro di orizzontalità di sceneggiatura, di racconto.
Cosa ci ricordiamo dei suoi film?
Personaggi magnifici, uno meglio caratterizzato dell'altro. Inutile elencare i vari Marcellus, Vega, Butch, i Mr colorati de Le Iene o tutti quelli che si frappongono tra Beatrix e Bill. E qui non siamo da meno, anzi. Credo ad esempio che il Dot. Schultz e il negro-bianco Stephen siano probabilmente i personaggi tarantiniani più grandi di sempre. Certo aiutano loro le interpretazioni impressionanti, in questo caso, di due mostri come Waltz e Jackson (per me l' M.V.P del film) ma si sa, se sei un bravo attore nessuno come il panciuto regista italo-americano può regalarti ruoli così belli. E nessuno ti mette in bocca battute così fulminanti e brillanti. Magari ti dà uno spessore psicologico prossimo allo zero, magari ti disegna in maniera un pò didascalica, magari nel corso della pellicola le evoluzioni si contano sulle dita di una mano, magari tutto, ma i personaggi sono davvero una bomba. Che poi qua Django in realtà evolve (pure troppo nei modi e nel linguaggio a pare mio ma vabbeh) e il personaggio di Waltz è molto più complesso di quello che pare, molto più sfaccettato. E, incredibile per il cinema del Nostro, il medico tedesco mi ha regalato anche una stilla d'emozione in 2,3 sequenze.
E poi che ci ricordiamo?
Delle sequenze di cinema puro, scritte, costruite e girate da una divinità in materia. Io finchè morte non sopraggiunga ritengo che la best scene del cinema tarantinano rimanga Butch e Marcellus sullo scantinato di Zed ma se ne potrebbero scegliere a decine. Un uso della telecamera e della fotografia grandioso (la prima piantagione dove arrivano ha una profondità di campo pazzesca, non riuscivo a staccare gli occhi da quei braccianti lì in fondo), i già sopracitati dialoghi, una direzione degli attori di eccellenza, un'atmosfera di divertimento, incanto cinematografico ed estetico raro. Qui in Django poi c'è un uso degli sguardi da far paura,il film è un susseguirsi di sguardi meravigliosi,sguardi di sfida, sguardi d'amore, sguardi di complicità, sguardi di sospetto, sguardi di dolore,sguardi di odio, sguardi di indifferenza. Jackson in questo ha fatto un lavoro da pelle d'oca ad esempio.
Ma Tarantino non è un regista orizzontale, non sa o non gli interessa raccontare.
Le sue sceneggiature se ne fregano del plot progressivo, della passione per la storia e per l'evoluzione dei proprio personaggi. Sono una galleria d'arte di quadri con soggetti a volte nemmeno simili uno all'altro. Forse proprio in Django abbiamo la scrittura più complessa ma il tutto alla fine è gonfiato all'inverosimile, una trama da un'ora e mezza allungata di oltre un'ora grazie alla maestria cinematografica di Quentin. Che poi mica deve essere un difetto per forza eh, se Tarantino prediligesse storia e racconto a tutto il resto non avremmo avuto Pulp Fiction, e non dico così solo per il montaggio.
E poi Tarantino è cinico, troppo cinico. L'incontro tra i Mandingo, l'uomo sbranato dai cani o alcune carneficine mi sembra superino leggermente un certo senso di pietà per l'essere umano. Attenzione, anche in Bastardi in nome di una sorta di "pareggio storico" Tarantino aveva troppo esagerato in violenza e disumanità verso i tedeschi. E questo cinismo a volte è eccessivo se non compensato da una capacità, e Tarantino non ce l'ha, di tirare anche fuori il meglio dai suoi personaggi, far vivere a loro e a noi delle emozioni vere, intense, scusatemi la retorica, positive. Io ad esempio non mi sono mai emozionato per la vicenda di Django e della Brumilde ma magari son problemi miei. Però le frustrate e le umiliazioni le ho sentite sulla schiena. E non facciamo finta che Tarantino non avrebbe voluto coinvolgerci un pò nella storia d'amore, tutta la seconda parte del film si basa solo su questo.
In definitiva il solito grande film spettacolo di un regista da preservare.
Ma che di orizzontale ha solo un pancione sempre più enorme.

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Ultima risposta 30/01/2013 11.15.09
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Manticora  @  23/01/2013 16:02:43
   5 / 10
Django...leggete gli spoiler, per il resto: il film dura troppo, veramente troppo e Tarantino dimostra di non saper inventare un finale. Belle le musiche, bravi gli interpreti certo (specie Di Caprio e Waltz, il migliore della compagnia) il doppiaggio italiano di Schultz ricorda perchè è lo stesso, il doppiaggio di Hans Landa di Bastadi senza gloria, tralasciamo le citazioni innumerevoli e la violenza, a volte gratuita, questo film non mi ha acceso, ci sono andato con le migliori intenzioni, biglietto pagato dagli amici, e il voto rispecchia infatti appieno il giudizio, altro che 10 dati per alzare la media. Dopo un inizio interessante, c'è una prima battuta di arresto (vedi spoiler 1)

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Dopo vari "abboccamenti" vediamo finalmente Mister Candy (Di caprio bravissimo) che però appare in una scarsa oretta di film e anche meno (vedi spoiler 2)

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Infine il gran finale (finalmente) ma le cose peggiorano aimè (vedi spoiler 3)

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E finalmente si arriva al secondo finale-resa dei conti pirotecnica...(spoiler n°4)

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER In sostanza Django è aimè oltre che un film non riuscito, pieno letteralmente di mega.str.onzate e la sceneggiatura del povero Taranta (perchè non ci arriva a capirlo e ad affidarsi ad un altro sceneggiatore degno) è solo piena di incongruenze, stereotipata, ma direte è una citazione, oserei dire anche vagamente razzista, risulta strabordanet dei soliti dialoghi (qualcuno eccellente come quello tra gli incappucciati, altri penosi come quello tra Django e Franco NEro). In poche parole se Tarantino schiofferà un giorno perchè il pubblico ricollegherà il cervello, e il povero italo-americano.ruffiano (vedi canzone di Elisa...) cambierà mestiere e si metterà a afre le pizze, non ne sarò affatto addolorato...:) Buona Visione

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Ultima risposta 25/01/2013 20.29.32
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-Uskebasi-  @  23/01/2013 15:20:32
   8 / 10
So che Django era Nero e ora Django è nero, ma sono un ignorante in materia spaghetti western e non ho potuto quindi cogliere tutte le citazioni, le musiche, i rimandi al vecchio cinema pistolero.
Ho visto repentini zoom e contro zoom di altri tempi, quelli si. Ho ascoltato dialoghi eccelsi. Ho visto una storia di vendetta. Ho visto sangue schizzare da uomini come se fossero Graboid. Ho visto Waltz (e non voglio ripetermi su di lui) ancora una volta nel personaggio migliore del film. Ho visto tirare su una grande scena parlando solo di sacchi con buchi. Ho visto un passo indietro rispetto ai Bastardi. Ho visto negri dire negri ad altri negri. Ho assaporato la calma prima della tempesta. Ho assaporato la tempesta. Ho visto sempre l'inquadratura giusta. Ho visto chi sa scrivere. Ho visto felice quello che volevo vedere.
Io ho visto semplicemente Tarantino. Sempre lui, inconfondibile.

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Ultima risposta 25/01/2013 20.15.44
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  23/01/2013 12:58:45
   8½ / 10
Tanta stima per Tarantino. Quasi 3 ore di pura goduria, questa volta con una prima parte di pellicola girata interamente in esterni. Introduzione che, a dispetto di quello che scrivono i critici che evidentemente ne capiscono più di me, io ho amato alla follia.

Seguendo lo schema di Bastardi senza gloria, Tarantino continua a costruire la tensione attraverso un lungo gioco di dialoghi, caricando alla perfezione la classica sequenza di stallo alla messicana, dove la taverna dei Bastardi è ora una villa di lusso, con un esplosione di violenza che smorza finalmente un dialogo fiume dotato di una potenza emotiva devastante. Mentre Jamie Foxx spara, io vedevo la faccia di Tarantino divertita mentre mi suggeriva "dai, è finita, ora pensa solo a divertirti". E nessun regista è in grado di orchestrare una struttura del genere con tanta maestria.

C'è un tono teatrale nella seconda parte film, ma tutto quello che nelle mani di un altro regista diventa semplice macchietta, Tarantino lo trasforma in un concentrato di divertimento, tensione e violenza allo stato pure. Saper scrivere e dirigere a quei livelli è pazzesco. Idem riuscire a tirare fuori sempre il meglio dagli attori chiamati in causa: molti hanno scritto che Waltz ruba al scena a tutti, io dico che il vero capolavoro vivente è Samuel L.Jackson, uno dei migliori personaggi mai partoriti dalla mente malata di Quentin.

Non so come chiudere il commento perchè ci sarebbe veramente tantissimo da scrivere, dico solo che ogni nuova pellicola di Tarantino è un Evento: senza dubbio il regista più importante, carismatico e fondamentale degli ultimi 20. L'unico che non sbaglia mai. Amore incondizionato.

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Ultima risposta 23/01/2013 23.37.07
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  23/01/2013 01:28:40
   10 / 10
Ogni volta quest'uomo riesce sempre a sorprendermi. Il finale poi

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Ultima risposta 26/01/2013 15.39.14
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  22/01/2013 14:17:29
   7 / 10
A prescindere da qualsiasi valutazione di sorta un film che riesce a farti stare incollato sulla sedia per quasi tre ore, merita di per sè di essere considerato anche se qualche sforbiciata, SACRILEGIO, non avrebbe per nulla fatto male.

Nel merito è un Tarantino non molto ispirato che ripropone se stesso in tutte le salse, mette il pilota automatico e confeziona un film alla tarantino secondo il ricettario da lui inventato: scegliere un genere, tante citazioni, una storia di vendetta ,sangue a gogò e musiche *****.
Django più che il remake del film di Corbucci, sembra il remake di Kill Bill, un Bastardi senza gloria a cui manca il tocco di genio.
Come i grandi film popolari, il pubblico prevede ogni scena come vada a finire, in un vortice di prevedibilità che mette il film a metà strada tra Arma Letale e GTA il videogame dove puoi collezionare omicidi e uccidere le persone nei modi più disparati.

Non scherziamo lo Spaghetti Western è stato molto di più di semplice macelleria a buon mercato..........ma lo riconosco anche molto ma molto di meno.
Ciononostante resti li, inchiodato, in attesa del prossimo omicidio e di come venga consumata la prossima vendetta!
Tarantino non è Leone, nè pensa minimamente di esserlo ma il vero spirito Western era un'altro, al "geniale" Django preferisco il più normale e cinematografico ritorno al western dei fratelli Coen.

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Ultima risposta 26/01/2013 14.35.01
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Risa  @  22/01/2013 12:04:31
   7½ / 10
Personalmente trovo che la media di questo film sia così sfacciatamente alta solo per la firma Tarantino, comunque resta un ottimo film che vale i soldi del biglietto. Sono un'estimatrice del regista ma non una fan sfegatata, pertanto giudico ogni suo film oggettivamente e senza lasciarmi condizionare dal nome. Non ho trovato i dialoghi all'altezza di altri suoi film come Pulp Fiction o Kill Bill anche perché alcune volte cadono nel banale, ad esempio

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In sostanza, resta un film superiore alla media delle valanghe di film proposti al cinema ogni giorno, ma rispetto agli altri film del regista, quali appunto Pulp Fiction, Kill Bill o Grindhouse, l'ho trovato leggermente sottotono.

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Ultima risposta 23/01/2013 15.13.27
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Macs  @  22/01/2013 03:18:31
   7½ / 10
Visto in inglese. Bel film, coinvolgente e ironico. Dialoghi e trama non così originali e geniali come ci si aspetterebbe da chi ha diretto "Le Iene" e "Pulp Fiction", ma straordinarie le recitazioni di quasi tutti (Samuel Jackson, Waltz e Di Caprio superlativi) e splendide musiche. Qualche colpo di genio qua e là (il brano hip hop sulla sparatoria finale è una perla assoluta), per il resto un film che scorre benissimo e che merita di essere rivisto. Samuel Jackson merita l'Oscar come attore non protagonista (in originale è assolutamente uno splendore da ascoltare e seguire nella recitazione). Qualche eccesso di gigioneria e comicità un po' forzata (come la scenetta del KKK, un po' troppo lunga) ma sappiamo com'è fatto Tarantino.

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Ultima risposta 22/01/2013 09.22.18
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chesterman81  @  22/01/2013 01:37:06
   9½ / 10
Mi riferisco a tutti coloro che hanno criticato il film. Intanto Tarantino ha fatto un rimake. Django è un film del 1966 western che come tutti i western di quel periodo ha un che di spettacolarità nelle azioni soprattutto sparatorie che Tarantino ha saputo riprendere alla perfezione ....
C'è anche un'altra cosa Tarantino proprio per seguire quella scia di western degli anni '60 utilizza molte musoche di quel film e di altri come ad esempio trinty del film continuavano a chiamarlo trinità.
Andate a vedere quel film degli anni '60 e gli altri film western di sergio leone ad esempio così solo potrete apprezzare questo film

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Ultima risposta 24/01/2013 14.49.51
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Barteblyman  @  21/01/2013 17:02:53
   6 / 10
Se per i primi 45 minuti e forse anche un po' oltre il film conquista e diverte e soprattutto fa dannatamente ben sperare per uno sviluppo folgorante e così palesemente nelle corde di Tarantino (forse ho messo troppe E), il resto si impantana in una deludente inerzia. In 2 ore e 40 circa di durata direi che il meglio rimane in un terzo. Ossia la parte iniziale. Certo, qua e la ci sono cose accattivanti, più o meno, ricordi di quel guizzo tarantiniano cinefilo e godereccio ma soprattutto si ha l'impressione che il film si trascini, incatenato (per l'appunto) in un qualcosa.

Il cast è senza dubbio azzeccato. Christoph Waltz nel suo essere quasi favolistico è il personaggio e l'interpretazione che più mi ha convinto, Jamie Foxx fa all'incirca il minimo indispensabile, Leonardo DiCaprio è un villian ben donde convincente e Samuel L. Jackson è un interesantissimo corvaccio malefico. Però... Però il film non mi ha convinto per niente. Sarà perché la combinazione Tarantino-western faceva idealmente sfregare le mani e non solo. E invece...

E invece Django Unchained per me è un film che più che inciampare su sé stesso affonda, si impantana. Trovo sia, nella filmografia di Quentin, la sua pellicola più debole. Il che non vuol dire che sia un brutto film ma neanche questo gioiellino o addirittura un capolavoro.
Ha delle cose buone ma soprattutto ha molte cose negative (il siparietto Ku Klux Clan l'ho trovato davvero troppo siparietto. Sì, divertente ma anche forzato).

Ripeto, DiCaprio certo è ok, ma non esaltante. Meglio Samuel L. Jackson (doppiato malissimo rispetto alla sua eccezionale impostazione vocale data al personaggio) e ancor più incisivo Christoph Waltz che si trascina dietro un anonimo Jamie Foxx ma questo non mi è bastato. Non mi è bastata neanche la sapiente regia. Nell'ultima ora e mezza francamente io mi stavo annoiando a morte, sapendo già come sarebbe andata a finire. Anzi, più che noia direi delusione.

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9 risposte al commento
Ultima risposta 23/01/2013 23.18.44
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  21/01/2013 12:46:34
   8½ / 10
Le uniche volte in cui vado al cinema e so per certo che mi divertirò sono quelle in cui il regista si chiama Tarantino. Ogni altra volta che accade è tutto di guadagnato. Ma per Tarantino no: io pretendo di divertirmi e di far scorrere più di due ore come se fossero 5 minuti di scopata (non durerete mica di più?).

Quando poi esco dalla sala e mi rendo conto che quest'uomo migliora anziché peggiorare, e mi rendo anche conto che quest'uomo non fa solo divertire ma sa anche essere malinconico e sensibile, allora voglio scopare un'altra volta: "Altri 15 minuti donna, ti prego!".

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Ultima risposta 22/01/2013 23.59.37
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  21/01/2013 11:10:21
   9 / 10
In un certo senso Tarantino è una sorta di Altman citazionista, cinefilo e esagerato. Ma è impossibile non vedere sempre di più come al grande regista di Pulp Fiction la questione dell'ingiustizia storica stia sempre più a cuore. Tarantino ha bisogno, come tutta l'America, di macchiarsi di serietà.
E' altresì ovvio che "Bastardi senza gloria" e "Django" (accomunati dalla presenza di un attore immenso come Waltz, finalmente eroe buono e sensibile, direi un vecchio Biondo di leoniana memoria, tornato dalle tenebre dell'Ade cinematografico per aiutare un nuovo e bellissimo eroe) costituiscono un filone a parte della filmografia tarantiniana. Tarantino abbandona la via della citazione fine a se stessa, da un cinema di spettacolo altamente qualitativo e si fa esplodere in un nuovo tipo di cinema, che sfrutta i generi per parlare di qualcosa che sia anche serio. E' in questo senso, pienamente postmoderno. Forse, dopo Altman, è l'ultimo e unico regista in grado di rappresentare il postmoderno nel cinema. Quindi do ragione a goat dicendo che è (diventato) uno dei registi più innovativi e importanti della storia del cinema, soprattutto recente. Però si sentono troppi luoghi comuni in giro: un regista NON è grande se fa un tributo allo spaghetti western *****. NON è grande perché sa citare Leone e tutti gli altri. *****.
Un regista è grande se dietro a una storia epica e fantastica, fatta di leggende tedesche e cowboy negri giustiziatori e vendicatori, fatta di Dumas e di uno (questa volta lo possiamo dire) spettacolare Leonardo Di Caprio, ci mette il Disagio. Perché io penso di essere stato l'unico in tutta la sala a ridere francamente poco. Un conto è la parodizzazione del Ku Klux Klan, veramente da lacrime agli occhi. Ma un conto è quello sguardo triste, preoccupato, angosciato, pensieroso di un uomo europeo, abituato all'ironia e alla freddezza di un lavoro in parte giusto, che ricorda un uomo sbranato dai cani. "No, è che io sono più abituato agli americani di lui" [sic]. E' evidente che la cultura storica di Tarantino è una cultura cinematografica. Ma la sua abilità tecnica, visiva, estetica, memorialistica ora finalmente serve a qualcosa: a far pensare.

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Ultima risposta 26/01/2013 11.43.56
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Scuderia2  @  20/01/2013 19:43:26
   6 / 10
E' un Tarantino scatenato.
Ma è un Tarantino che perde colpi e a tratti fa cilecca.
Occorre fare una premessa.
Mea culpa,mea grandissima culpa:è il mio primo western o spaghetti-western che dir si voglia.
Eh lo so, ma è un genere che non mi ha mai appassionato:polvere,diligenze,sceriffi e cavalli.Naaa.
Attendevo giusto il Maestro per l'iniziazione.
Ma se i western sono questi (spacciati per capolavori,tra l'altro),tanto vale riguardarsi Grindhouse.Alla grande.
Il migliore è Di Caprio col suo monologo un po' Amleto un po' Hitler;Foxx sembra LeBron James.
Film e dialoghi inutilmente troppo lunghi.
Troppo sangue, poca carne.
Django Unchained rimarrà comunque nella storia:primo film di Tarantino con un nudo femminile.

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Ultima risposta 22/01/2013 15.54.14
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clubdelmariachi  @  20/01/2013 18:46:24
   5 / 10
Premessa, stimo Tarantino, Pulp fiction su tutti.

Film a tratti lento e noioso, inutilmente troppo lungo.
Foxx non mi è piaciuto.
Walz identico al comandante dei Bastardi, era un tantino troppo esasperante coi suoi dialoghi forbiti.
Bravi dicaprio e s.l. jackson. Quentin ridicolo nella sua particina.
Dialoghi a volte lunghi e insipidi (cranio nero con 3 fossette,bah..).
Non succede niente di che fino al finale.
Non mi ha emozionato particolarmente ne preso ne gasato.
Voto forse basso, ma avevo alte aspettative e sono rimasto deluso.


Quentin si piace compiace troppo e la gente lo osanna a prescindere, i voti alti non sarebbero così se Django l avesse diretto un altro regista.

p.s. ma perchè Django è così bravo con la pistola? dal nulla diventa un killer veloce e imbattibile!

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Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  20/01/2013 16:18:59
   7½ / 10
Si molto divertente. Funziona tutto a meraviglia fino alla sparatoria nella villa di Candy, ma stavolta non è riuscito pienamente nell'intento di stravolgere il film nel finale che è risultato prolisso e scialbo.

Non tutte le ciambelle riescono col buco.

Non è all'altezza di di Inglorius Basterds, ma è comunque un ottimo film in pieno stile Tarantino.

Bravissimi gli attori, tutti.

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ferzbox  @  20/01/2013 16:18:49
   9 / 10
Quando un regista ha stile è inconfondibile e innegabile,Tarantino dimostra nuovamente di voler giocare con il Pulp,il Gore,il retrogusto nostalgico e le citazioni.
"Django unchained" è l'ennesimo figlio di Quentin..la sua ennesima dimostrazione del suo modo di fare cinema ..e lo fa con classe,lo fa lasciando la sua firma in tutte le scene;qualcosa che lo contraddistingua sempre....esattamente com lo si vedeva in "Kill Bill" o "Pulp Fiction" ,quell'inserire elementi bizzarri,crudi o fuori dal comune giocando con generi diversi..e questa volta ha scelto il Western..e come sempre lui omaggia chi è venuto prima di lui..omaggia il vecchio ed il nuovo cinema ..non si fa problemi,anzi si diverte e ci regala una storia ambientata nel selvaggio West che ci fa ricordare quello che è stato nel corso del tempo...lo stesso titolo:"Django",utilizzato innumerevoli volte per i film del vecchio West...i titoli di testa e di coda che sembrano estrapolati da un film di quarant'anni fa....le musiche dal chiaro inno al passato ed una spruzzatina di odierno di tanto in tanto....un continuo omaggio al cinema che Tarantino lancia a vagonate senza che lo spettatore si senta mai pervaso da una sensazione di deja vu o di plagio...fantastico...
Ma Tarantino pensa anche alle sue scene dirompenti e crude..pensa anche al suo "Pulp" e non si scorda nemmeno per un secondo di inserire questa sua caratteristica,perchè grazie ad essa può costruire una variabile..può mettere quel qualcosa di diverso nel suo continuo omaggiare e citare..
...e allora ecco che possiamo vedere classiche scene come quella di uno sceriffo che entra nel saloon per mettere a posto le cose..i fuorilegge in questione sono davvero cattivi e l'ho ammzzano...però stavolta lo vediamo bene il cranio che si frantuma ed il sangue che schizza come una fontana e si va a spalmare nella parete adiacente....
..questo fa Tarantino,gioca e rigioca continuamente con lo spettatore , dandogli quello che si aspetta e che vuole ma con continue variabili che rendono questo regista davvero straordinario....
Posso solo dire che quest'ultimo film mi ha ipnotizzato letteralmente,ho sempre amato il western ed adesso più che mai...perchè Tarantino dimostra come sempre che non esiste genere che si debba cambiare totalmente per farlo sopravvivere.

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guidox  @  20/01/2013 12:40:22
   9½ / 10
signori, giù il cappello.
quasi tre ore di film senza nemmeno un piccolo calo di attenzione, una miriade di scene che travolgono lo spettatore in un vortice di divertimento, una trama semplice e funzionale che però riesce a catturarti completamente, grazie ad un cast di stelle di prima grandezza.
è nato prima l'uovo o la gallina? Foxx, Waltz, Di Caprio, Jackson (e anche Johnson) sono così bravi a prescindere, oppure è Tarantino che riesce a metterli nelle condizioni di tirare fuori il meglio di loro?
non lo so, dico solo che qui siamo a livelli mostruosi di caratterizzazione dei personaggi in un contesto di eccellenza.
non metto 10 solo perchè devo far passare l'onda d'entusiasmo del dopo visione immediata.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR faith81  @  20/01/2013 01:55:16
   7 / 10
Uscita dal cinema mi sono sentita particolarmente stanca. La mia opionione su questo film si riduce in 2 semplici aggettivi: lungo & noioso.
La storia è simpatica, i personaggi che entrano in scena sono bizarri e folli. Volano risate mescolate a sangue e pochi colpi di scena.
Il cast è molto buono ma la storia perde consistenza dopo la mega fucilata splatter a casa Candy. Da quel momento credo de Tarantino abbia finito l'ispirazione, così ha concluso il film in modo prevedibile, dilungandosi in azioni e scene noiose.
Non ho apprezzato la canzone "Ancora qui" di Elisa, scritta da Morricone, perché questa cantante non ha più nulla da offrire alla musica, in quanto la sua voce ha perso elasticità e colore. Sarebbe stato più saggio lasciare la versione instrumentale... Gusti personali!
Tra tutti gli attori, Di Caprio è sempre il mio preferito, adorabile, folle, conosce correttamente le tecniche di recitazione e la sua performance lascia sempre un segno indelebile.
Dopo il successo di Inglorious Basterds, riecco Waltz in una versione tedesca del western, ma il suo personaggio mi sembra leggermente sotto tono, forse perché la sua gestualità riprende troppo il colonnello Hans Landa.Iin pratic,a ha fatto un copia e incolla senza grandi sforzi. Per un momento mi è sembrato di rivivere le stesse scene...Cosa che decisamente non apprezzo, visto che un attore deve sapersi rinnovare e non replicare pedissequamente i suoi passati successi. La colonna sonora è gradevole e scelta con molta originalità (c'è dentro anche il funky anni 60). Non è un inno al western ma una parodia, in cui partecipa per 7 secondi, con battute inutili, anche il Sig Franco Nero (sai come si scrive DJANGO?).
Alla fine il mio voto è un 7 scarso poichè la storia, a mio avviso troppo lunga, è comunque originale, e perché di Caprio è la punta di diamante, e forse il salvatore, di un film poco digeribile.

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Ultima risposta 29/01/2013 00.02.28
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exdinu  @  20/01/2013 01:07:59
   8 / 10
Oddio!!! è un film sul razzismo!!!!! Anzi no, è un film contro il razzismo... ma forse il razzismo non c'entra per niente: è un film - western - da Tarantino, con pareti rosso sangue (più che in kill Bill) e rivisitazioni musicali dei western spaghetti.... Consigliato anche ai non tarantinofili. (cmq mezzo voto in meno perchè finisce all'americana!)

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Ultima risposta 21/01/2013 17.51.03
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TheShadow91  @  20/01/2013 01:02:00
   9 / 10
Che bello..che bello...quando un grosso hype non viene insoddisfatto nemmeno un poco.Django Unchained fin dall'inizio mostra subito quello che è..un bellissimo western moderno,con una sceneggiatura perfettamente adattata allo stile del regista.Iniziamo col dire che grande...grandissima parte dei meriti del film..va a Christoph Waltz e Leonardo Di Caprio,ormai due dei miei attori preferiti.Christoph Waltz ruba nettamente la scena a Jamie Fox,mostrandoci per bene due ore tanti dialoghi e tanti attegiamenti,imprevedibili e ricchi di stile,ma mostrando anche un personaggio umano e significativo;Leonardo Di Caprio,mostra un'inattesa ed esplosiva cattiveria nei momenti finali.Il film si divide in 3 fasi: la prima il rapporto tra Django e il Dottore: assolutamente splendida,nonstante un pò lenta a livello di trama,ma che,oltre a msotrare il già citato carisma di Waltz,mostra un interessante sviluppo sul rapporto tra i due..senza contare l'ironia sul crudele modo di trattare gli schiavi di colore.Poi eccoci e l'entrata in scena di Leonardo e Samuel...qui si sta in un ambiente chiuso(eccetto che nella cruda scena dello schiavo e i cani) e sono i dialoghi da fare da padrone a tutto...e con Waltz,Di Caprio e Jackson si è una botte di ferro.Infine un finale action,riservato esclusivamente a Fox,che,certo,da solo non regge del tutto la scena,ed infatti Tarantino ci caccia i suoi clichè,tra azione e uccisioni a gogo,ed un finale classico che più classico non si può.Divina la scengorafia..un pò meno la fotografia(anche se non so sia colpa dell'impianto del cinema in cui sono andato a vederlo).Insomma un'altra perla che si aggiunge alla collana dei film di Tarantino,dove ovviamente Pulp Fiction rimane ancora il diamante centrale

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Ultima risposta 20/01/2013 01.03.51
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Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  19/01/2013 02:03:44
   6½ / 10
Tarantino visita il Western ma non è deflagrante come in passato. Giocando con il ben consolidato canovaccio di vendetta. e senza interessarsi più di tanto allo schiavismo, Django Unchained è un bel film di genere che poco aggiunge alla sua filmografia. Considerando Tarantino un autore in grado di sfornare opere epocali (Pulp Fiction) omaggi cinefili impeccabili (Jackie Brown) e fanta-guerra di qualità rarissima (Inglourious Bastards) è più difficile digerire un western pulp senza inventive sostanziali. Il sangue scorre a fiume, non è catartico come in Le Iene, ma fumettistico. Niente Peckinpah e molto spaghetti-western, ma troppo ben confezionato ed hollywoodiano: non si respira vera ed ambigua aria di morte e si rispettano tutte le regole.

Pur mostrandoci arti mozzati, gente sbranata, fantasmi di castrazione e dinamite, mai si arriva ad un picco drammatico che anche un film di genere abbisogna come l'ossigeno.

La trama è debole e prevedibile, ma di certo il divertimento e l'attenzione non calano mai. Qui Tarantino ci viene in soccorso con almeno due-tre lunghe sequenze memorabili, già cult alla prima visione; usa al meglio lo straordinario Christoph Waltz, che tiene in piedi il film più del vero protagonista, un fin troppo stereotipato eroe Jamie Foxx. e uno Samuel L. Jackson da urlo. Controlla ogni inquadratura con mestiere intatto, ma stecca clamorosamente inserendo scene fin troppo comiche, incartandosi negli ultimi 10-15 minuti.

Pro e contro concedendo a Tarantino la sua centralità nel cinema degli ultimi 20 anni; poi si manda il cervello analitico a casa e ragionando più con il cuore è sempre un piacere cullarsi in quasi tre ore di film girati e musicati con la precisione di un "tedesco", un film di genere che vola via come una palla da baseball verso il fuoricampo. E la mezza delusione rimane almeno "mezza delusione d'autore".

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Ultima risposta 06/02/2013 20.22.14
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Invia una mail all'autore del commento Laisa  @  19/01/2013 01:23:11
   8½ / 10
bello. bello. bello. confonde questo mix di ironia un po' grossolana e raffinato estetismo, figure ambivalenti che si intrecciano, e si perde il confine tra strategia e recitazione... finché il maggiordomo getta il bastone e cammina perfettamente.

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Ultima risposta 19/01/2013 01.30.47
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El Piccio  @  18/01/2013 15:02:03
   8 / 10
Gran film merita di essere visto!!!

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Ultima risposta 18/01/2013 15.03.37
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Stebre  @  18/01/2013 14:53:28
   9½ / 10
Inizio col dire che questa recensione non è per nulla oggettiva. Ero troppo emozionato e lo sono tutt'ora per dare un parere oggettivo. Sono davvero giovane, davvero inesperto: il mio primo film di Q.T. sul grande schermo. Ebbene sì, ho passato tutto il pomeriggio con l'ansia di non poterlo vedere, una volta al cinema la pubblicità mi ha portato più volte sull'orlo dell'imprecazione ma quando le luci sono calate e la sala si è fatta silenziosa la magia è cominciata: 3 ore di puro godimento. Un Tarantino come sempre sopra le righe, con personaggi caratterizzati alla perfezione, spesso esagerati, moltissime situazioni ironiche (più di quante se ne siano mai viste in un suo film per me), un'immancabile dose di violenza alla Kill Bill e una barca di citazioni in un mix incredibile. Regia e stile inconfondibili, il tutto contornato da fotografia e colonna sonora fantastici, interpretazioni impeccabili; non riesco a decidere il migliore fra Waltz, Di Caprio e Foxx, perfetti in ogni dettaglio (senza dimenticare Samuel L. Jackson e Kerry Washington). Sceneggiatura fantastica, picchi di violenza alternati a momenti in cui la tensione aumenta sempre di più, senza mai stancare o risultare pesante e ripetitivo. Il tema della schiavitù e dell'odio verso i neri è trattato in maniera corretta, mostrato in tutto il suo orrore a testimoniare la sua insensatezza, un odio incondizionato e infondato. Un omaggio in chiave Tarantiniana (e oserei quindi dire moderna) ad un genere tanto caro a noi Italiani come lo spaghetti-western, pieno di scene e dialoghi destinati a diventare di culto, il secondo capitolo di una probabile "trilogia della vendetta", che sì, di sicuro ha dei difetti, ma davvero, ero troppo preso ed emozionato per poterli cogliere (tant è che sul finale mi sono quasi commosso). Ok che Tarantino ha fatto di meglio, ma non dovete assolutamente perdervi questa perla, che secondo me potrebbe entrare dritta dritta nella top 5 di Quentin Tarantino, che si riconferma uno dei più bravi cineasti degli ultimi 20 anni!

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Ultima risposta 18/01/2013 14.58.12
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John Nada  @  18/01/2013 12:21:46
   8 / 10
Ennesimo centro di Tarantino, che stavolta omaggia lo spaghetti western, genere decisamente fuori moda e poco considerato in America rispetto al western puro (che personalmente non ho mai amato e che mi annoia).

Come ogni spaghetti western che si rispetti il film è pregno di situazioni al limite dell'assurdo e di ironia (chi critica il film perchè ci sono alcune scene e scelte esagerate evidentemente non ha mai visto uno spaghetti wester in vita sua), con le solite magnifiche citazioni di Tarantino

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Se a questo ci aggiungiamo un cast eccellente, con un Waltz eccezionale e un magnifico Di Caprio (vabbè, orami è palese che per qualche motivo quelli dell'Academy ce l'hanno con lui) ne viene fuori l'ennesimo film riuscito del regista di Pulp Fiction, un film che non rivoluziona nulla, che non raggiunge le vette del film sopracitato ma si inserisce nel filone di Kill Bill (il tema della vendetta) e di Bastardi senza gloria (il revisionismo storico).

Capisco che non piaccia a tutti (non è perfetto) ma dargli meno dela piena sufficienza è un delitto, questo è cinema puro.

Ovviamente consigliato.

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Nolan92  @  18/01/2013 11:31:59
   10 / 10
Dopo aver visto Django, mi domando il perchè non lo hanno candidato per miglior regia!!! Senza parole!!! è un capolavoro assoluto!!! colonna sonora, inquadrature sono fantastiche!!! Spero che a Christoph Waltz gli danno l'oscar per miglior attore non protagonista perchè è stato fantastico! Anzi Epico! Anche Jamie Foxx ha fatto il suo bel lavoro! Ah per non parlare di DiCaprio! Anche lui fantastico! ma anche quest'anno 0 nomination agli oscar... io mi domando solamente una cosa... ma cosa deve fare???! Ahhh mi sono dimenticato di Samuel L. Jackson anche lui fà il suo bel lavoro anche se lo vedi per 20 min :D è grandissimo! Se Quentin farà un ultimo Kill Bill speriamo in bene ma se si ferma qua fa bene... Farebbe un'uscita da grande!

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NutriaDanzante  @  18/01/2013 10:52:01
   10 / 10
Non potevo deludere Tarantino e non andare alla prima del film!
Questo è un capolavoro dall'inizio alla fine: sceneggiatura spettacolare, elementi ironici al punto giusto, non come LO HOBBIT in cui venivano inserite battutine stupide per far sorridere lo spettatore; Riprese pulitissime, curate al dettaglio, musica splendida con il tocco di Morricone che conquista; dietro alla storia western vi è pure una storia d'amore! Attori scelti a puntino, non ce n'è uno fuori posto, tutti al massimo della loro capacità interpretativa. Insomma, magistrale. Film come quelli di Tarantino non li fa nessuno.

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Ultima risposta 24/02/2013 23.43.43
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  17/01/2013 23:58:36
   8½ / 10
Che dire? Quentin non sbaglia un colpo manco volendo, nulla da dire.
Tanto che non ho tanta voglia di scrivere nemmeno il commento, e si che il film mi è piaciuto molto.
Ma lo farò lo stesso perché come Tarantino sono un bastardo narcisista.
Partiamo da questo: Django Unchained non è una summa del cinema tarantiniano che tanto ormai ha il suo stile distintivo; è però cinema esplosivo, lo stesso Tarantino si lascia esplodere (...) in un vorticoso gioco delle solite citazioni, facendo parodia non tanto del western ma dei suoi stessi personaggi.
Cosi ci si ritrova a ridere come in una commedia demenziale nella sequenza in cui un gruppo di bifolchi con cappuccio discute sulla scarsa utilità dello stesso, e non per poco, spezzando un momento sulla carta entusiasmante ma che riesce ad esserlo comunque, quasi una eco del cinema precedente del regista dove le trame andavano avanti e indietro tra flashback e presente senza soluzione di continuità. Qui non mancano flashback ma sono sprazzi, la trama procede lineare dall'inizio alla fine.
Eppure si resta tesissimi nelle frequenti scene di tortura, appena cinque minuti (faccio per dire) dopo la succitata scena dei cappucci.
La magia del cinema tarantiniano tutto forma, cinema fine a sé stesso che non si impantana in temi etici o morali. Certo, parrebbe scontata la posizione antirazzista dell'autore ma Django non si propone di certo come film impegnato e chi ha avuto l'ardire di pensarlo non merita considerazione.
Lo stesso protagonista è un nero che non ci pensa due volte a lasciar morire un "fratello" per perseguire il proprio obiettivo. Non è un liberatore, né il simbolo della rivolta. Quale rivolta? Alla fine dovrà affrontare più che dei bianchi, dei neri come lui ma che si comportano forse peggio dei bestiali razzisti come DiCaprio (bravissimo).
Ho addirittura tentato di vederci una critica feroce alla società USA visto che l'unico che tratta Django come suo pari, quasi con un'ingenuità disarmante, è il personaggio di Waltz (ancora incontenibile) che non a caso è tedesco e non americano. Ma è aria fritta questa, come voler esaminare questo tipo di cinema valorizzandone la profondità "impegnata" completamente assente.
è cinema di genere che reinventa lo stesso genere, l'ennesimo tassello nella filmografia di Tarantino.

Note dolenti: il finale non mi ha fatto urlare al miracolo. Càzzeggione ed esagerato come tutto il film ma forse anche di più, eppure prevedibile. Addirittura, e spero di sbagliarmi, a me pare che Tarantino cominci a ripetersi un pò troppo proprio in quella parte finale. Poi le musiche contaminate dal contemporaneo, in dose cosi massiccia, in un film dal set "storico" risultavano abbastanza stonanti oltre ad essere davvero troppe...
Jamie Foxx si fa rubare la scena da DiCaprio e Waltz troppe volte.

Ah, per inciso: non credo di aver mai visto tanto sangue in un suo film, Kill Bill escluso. E le sparatorie sono meno di quelle che potreste pensare...ma questo non è un difetto.


Un passettino indietro rispetto ai Bastardi senza gloria, forse anche a Kill Bill. Ma siamo ancora sui livelli dell'eccellenza. Chi ama o apprezza il regista non resterà deluso.

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Ultima risposta 18/01/2013 19.13.35
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gianni1969  @  17/01/2013 04:42:34
   10 / 10
beh,che dire,tarantino non smette mai di sorprendermi,a questo punto penso possa considerarsi il piu' grande regista attuale,ogni sua opera tiene incollati allo schermo,quasi tre ore che volano in un istante. poi riesce a tirar fuori il meglio da tutti gli attori,non semplice,un po come re mida,dagli una pellicola e la plasma in oro colato. la sceneggiatura ancora una volta magnifica,per non parlare dei dialighi,vero marchio di tarantino. lunga vita al maestro

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Ultima risposta 17/01/2013 07.12.38
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Dom.Marchettini  @  17/01/2013 01:07:43
   5½ / 10
E questo che è???
Nell'ansia di omaggiare a tutti i costi lo spaghetti western il buon Quentin deve essersi scordato la sceneggiatura (una che fosse accattivante, o perlomeno verosimile nel suo concatenarsi).
Due ore e tre quarti (!) per un collage di revival stanco e senza guizzi; in cui i momenti veramente degni latitano non meno dei banditi che i due indomiti protagonisti braccano per tutto l'arco dell'insostenibile durata.
A difendere l'indifendibile non bastano le prove magistrali di un Samuel L. Jackson in stato di grazia e di un Di Caprio completamente in parte (sulla mediocrità assoluta di Jamie Foxx e Christoph Waltz persino Franco Nero -e in cinque minuti- fa in tempo a sembrare un gigante).
A scapito della pur sempre ineccepibile regia, stavolta è addirittura la soundtrack a non brillare più di tanto. In barba al gran dispendio di tramonti rutilanti, cavalcate all'orizzonte e piombo e sangue a pioggia che manco "Full metal jacket" rigirato da Fulci.
Non metto in dubbio che l'autore si sarà parecchio divertito nella realizzazione; cosa peraltro assai evidente. Peccato che non sia lo stesso per chi guarda. Voglio dire, quest'uomo ha fatto "Pulp fiction", porca miseria. E' quello di "Reservoir dogs" e "Jackie Brown", mica Antonio Margheriti.
Il cumulo di carne al fuoco sciorinata in questo fumettone inutile non giustifica la sciatteria di certe scelte; che magari gli ultras inneggianti all'ennesimo miracolo di celluloide firmato Tarantino non mancheranno di considerare figh.e, ma che oggettivamente sono tutto, fuorché indovinate.
Il fondo del barile lo si raschia col ballo a cavallo dell'ultima scena.
Epico?
Poco più che ridicolo, direi.
Aridatece Trinità (e non lo dico a caso!).
Se volevo i Monty Python andavo a riguardarmi "Life of Brian".

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Ultima risposta 12/10/2013 18.09.55
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private_joker  @  13/01/2013 23:18:12
   10 / 10
Tarantino non lo si guarda, ci si sazia e ci si abbevera. E questo film, se mai ce ne fosse bisogno, ne è la prova definitiva.

Perchè qui, in queste quasi tre ore, abbiamo TUTTO. Revenge movie, love story, azione, dramma, commedia, dialoghi che si fa fatica a capacitarsi di aver sentito da quanto sono a volte belli, a volte assurdi, a volte tutt'e due le cose (e l'ho visto in inglese, senza capire tutte le sfumature...), una colonna sonora che è puro zucchero per le orecchie, scene indimenticabili come le sparatorie, in cui a un certo punto ti aspetti che il sangue ti schizzi letteralmente in faccia. E così via. E così via.

Vogliamo poi parlare delle interpretazioni? Una migliore dell'altra, partendo da Jamie Foxx che pian piano si trasforma da schiavo analfabeta a killer spietato, passando per Waltz, tedesco dall'eloquio forbito e dalla pistola letale, fino ad arrivare ai due cattivoni DiCaprio e Jackson, con quest'ultimo che, pur con le dovute differenze, riprende lo stesso personaggio interpretato in Jackie Brown, quello di un nero più razzista dei bianchi. Gustosissime, infine, le comparsate di Franco Nero e dello stesso Tarantino.

Che altro dire? Niente, se non citare la didascalia accanto al voto che ho dato: un Capolavoro, andate a vederlo subito!

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Ultima risposta 18/01/2013 17.15.10
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  13/01/2013 16:24:47
   10 / 10
ancora una volta quentino pesca a piene mani dal passato per creare lo spartiacque definitivo del genere.
lo diciamo che è il miglior regista degli ultimi 20 anni e ci leviamo il pensiero?

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Ultima risposta 29/07/2013 15.53.53
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Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  04/01/2013 00:49:31
   9 / 10
Ben tornato Mr.Tarantino.E'da un bel po' che non si faceva vedere sul grande schermo.
Hai lasciato al pubblico una revisione sulla Francia occupata dai nazisti totalmente inventata ma non per questo affascinante,d'impatto,genuino e conturbante.

Dopo hai voluto metterti in gioco ancora una volta arricchendo di pulp,di azione sfrenata,di violenza inaudita,di interpretazioni straordinarie,di un numero quasi da record di"Nigger"nei dialoghi,una nuova finestra sul mondo della schiavitù,facendo tuo un pezzo di storia stra abusato,proprio come hai fatto con Bastardi Senza Gloria.
Hai fatto centro caro mio.La sorpresa di inizio 2013 e cominciamo subito a lustrarci gli occhi.
È il tuo film di durata più lunga e hai studiato con cura ogni passaggio del film,preparando meticolosamente uccisioni dopo uccisioni un meccanismo a impennata nella storia avvolgendo sempre di più lo spettatore in uno spirale di follia,di rabbia repressa,di vendetta(tema a te caro)da servire più che fredda.
Questa volta hai piazzato un Jamie Foxx in balia degli eventi piuttosto che elevarlo a protagonista assoluto della vicenda(come per esempio la magnetica Una Thurman che riusciva ad oscurare tutto e tutti con la sua katana),un personaggio dinamico che deve fare i conti con la sua coscienza pulita e sporcarsi le mani,deve progredire moralmente per continuare la sua missione,per spianare la strada lasciando una scia di distruzione e morte.
Piano piano svolazza un altro tema che si puo percepire ma non viene sparato a forza in piena superficie dello schermo cinematografico:l''amore che ci da la forza di rompere le nostre catene,l'amore che ci indica la via giusta nonostante si ha la sensazione di essere dalla parte del cattivo,l'amore che dona a chi è vittima del sistema gerarchico rappresentato nel film il coraggio di farsi avanti e sputare in faccia all'ordine e alle regole imposte dal sistema stesso.
Accompagnatore che traghetta il nostro Django verso sentieri impervi,infuocati,dove chiunque può essere martoriato e ognuno è a suo modo un bad guy,è Christoph Waltz,interprete perfetto,con un accento garbato efficace e trascinatore che convince sin dal primo istante in cui lo si ammira.Una nuova forma del personaggio del Virgilio dantesco,in un contesto totalmente rinnovato da Mr. Tarantino.Un portento,una recitazione impeccabile.
Veniamo a noi Leonardo DiCaprio,uno dei miei attori preferiti.Tu si che fai progressi ragazzo mio.Tu si che scegli bene i tuoi copioni e cerchi di dare il massimo per dar vita a figure contorte,ambigue,rischiose e tormentate.
Tu non interpreti il villain:tu dai nuova linfa vitale al concetto di villain.Tu gigioneggi,sei padrone della scena,ti imponi e vuoi eccedere in ogni dialogo,non ricerchi la perfezione per ricevere applausi dal pubblico,tu buchi lo schermo ricoprendoti di marcio,facendoti odiare a morte in questo film,con quel sorriso a denti sporchi e malandati.Regali intrattenimento ulteriore in un film già di suo spettacolare.In coppia con Samuel L.Jackson siete dei pezz.i di ***** assolutamente geniali.Spettatori di massacri che ve la ridete alle spalle,razzisti puri ma non rivelato a pieni polmoni e non gridato ai quattro venti che lo siete,sempre alla ricerca di battutine che devono far innervosire i personaggi attorno a voi.In sostanza dei perfidi giocatori che prendono in mano le redini dello scenario e lo gestite come lo volete voi.

Una colonna sonora epica che spazia fra vari generi senza risultare il solito polpettone epico,che dipende dall'andamento della vicenda e non vuole intervenire pesantemente sull'ultima opera del nostro sommo regista.
Scelte registiche notevoli in questo western moderno,con frequenti primi piani(non si vedeva l'ora di omaggiare uno dei tuoi registi preferiti,eh Quentin?),esaltazione delle uccisioni a sangue freddo,rallentamento del tempo in sparatorie serrate,contrasti ambientazione perfettamente riprodotte-sangue che lascia tracce sul suo cammino quasi come se i globuli rossi vogliano prendere parte nel film e dire la loro e fare da decorazione distruttiva per accentuare la sprezzante malvagità del campionario di comprimari spietati e senza cuore,di cui questa pellicola è pregna.

Esilarante per la sua esagerazione,in morti ammazzati,characters impazziti,battute che colpiscono forte la sensibilità di chi guarda l'ultimo grande lungometraggio di Tarantino,Django Unchained è l'ennesimo cult fabbricato da un raffinato regista destinato a rimanere a lungo nella mente del cinefilo più disperato,che cercava divertimento a 360 gradi divorando citazioni soprattutto a livello di inquadrature,gustandosi prove attoriali a dir poco eccellenti,storia che prepara lungo la strada scene da sollazzo visivo garantito,e colonna sonora da scaricare immediatamente sul pc.

Che ci posso fare se sono alla ricerca di film sempre belli e che meritano voti alti,io li metto.Voi fate quel diamine che volete,problema vostro se avete voglia o no di riconoscere il tocco magico di un mito vivente nel mondo della settima arte,un cinefilo come noi che sa cosa offrire al pubblico per stupirlo sempre più.Io ho detto la mia.Fra un po' toccherà a voi.Non mi chiedete nulla riguardo al plot,io rimango muto come un pesce.

Recensione in anteprima dal vostro tnx_hitman.

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Ultima risposta 09/01/2013 18.41.04
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