dellamorte dellamore regia di Michele Soavi Italia, Francia 1993
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dellamorte dellamore (1993)

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locandina del film DELLAMORTE DELLAMORE

Titolo Originale: DELLAMORTE DELLAMORE

RegiaMichele Soavi

InterpretiStefano Masciarelli, Barbara Cupisti, Anna Falchi, François Hadij-Lazaro, Rupert Everett

Durata: h 1.46
NazionalitàItalia, Francia 1993
Generehorror
Al cinema nel Gennaio 1993

•  Altri film di Michele Soavi

Trama del film Dellamorte dellamore

Francesco Dellamorte ha scelto di rinchiudersi in una sorta di esilio volontario come guardiano del cimitero di un piccolo paesino. Con lui vive solo una strana creatura, una specie di muto folletto chiamato Gnaghi. Un brutto giorno però i morti decidono di tornare in vita, uscendo dalle loro tombe e seminando il terrore nel borgo. Dellamorte si vede così costretto a intervenire, uccidendo i morti per la seconda volta e seppellendoli di nuovo.

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Voto Visitatori:   6,67 / 10 (109 voti)6,67Grafico
Migliore scenografia
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
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Voti e commenti su Dellamorte dellamore, 109 opinioni inserite

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antoeboli  @  14/12/2016 21:48:21
   6 / 10
Un film coraggioso di soavi , dove il normale sembra troppo diverso agli occhi di chi ci prova ad osservare , e fuggire sembra essere l unica possibilità per abbandonare i problemi che ci perseguitano.
Questa potrebbe essere la chiave morale del film , con un sfavillante coppia Everett-Lazaro , e una regia non sempre ottima ma che viene promossa .
Vero punto forte è la scenografia , che è ancora oggi affascinante , tra l altro venne premiata col david .
Effetti speciali di Stivaletti , che potrebbero far storcere il naso , pensando al 94' , dove ci troviamo con robette artigianali ma di quelle Fulciane di almeno 10 anni prima , anche qualcosa di più .
Difetti , secondo me una trama che non ha una vera storia , ma sembra andare avanti solo con delle situazioni ,e un'Anna Falchi , che a parte mostrare le poppe , altro non sembra fare .
Un film non per tutti , ma consigliato a chi vuole vedere uno Sclavi che stava per creare successivamente il suo Dylan Dog , visto che questo è un prototipo .

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Ultima risposta 15/12/2016 21.14.18
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Alex22g  @  19/04/2014 19:05:29
   10 / 10
Un cult degli anni 90. Un commedia-horror a tinte Trash e qualche spruzzata di splatter e humor nero . Un mix che non ha nulla da invidiare alle produzioni di Sam Raimi come l'armata delle tenebre o la casa 2 . Certo qui siamo di fronte ad un film dal badget inferiore e più simile a Dylan Dog che ai lavori di Raimi ; ma tutto funziona alla grande e per me è uno dei film più belli della mia adolescenza :) Regia , muische,dialoghi e personaggi strepitosi. Da vedere e rivedere nel tempo .

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Ultima risposta 19/04/2014 19.14.50
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  06/11/2013 16:27:31
   7½ / 10
Primissima impressione: cosa càzzo sto vedendo?
C'è un talento visivo di indiscutibile valore, Soavi è bravissimo, ma la trama è delirante: un becchino che si innamora, uccide degli zombi, poi comincia a confondere vita e morte. Seconda impressione: anche la sceneggiatura ha un suo perché. Anzi, dirò di più: pur avendo caratterizzazione da film di genere o b-movie che dir si voglia, "Dellamorte Dellamore" in realtà mi sembra un progetto totalmente anarchico e molto più poetico di quel che potrebbe apparire ad una visione poco approfondita.
Che Tiziano Sclavi abbia un'ironia moooolto particolare è cosa risaputa, basta leggersi un numero a caso di Dylan Dog scritto da lui. Questo è principalmente ciò che frega in "Dellamorte Dellamore" i detrattori accaniti: un'accozzaglia di nonsense. Ma non è cosi. Il senso ermetico c'è soprattutto nell'ottimo finale, e la sceneggiatura tratta a sua volta dal romanzo di Sclavi è una riflessione su eros e morte esplicita, morbosa (Sclavi sembra avere nel suo DNA la fascinazione per l'amore della/nella/sulla morte, e qui si sfiora la necrofilia de facto).
"Dellamorte Dellamore" è un film sovraccarico ed eccessivo: visivamente infatti Soavi non si risparmia. Regista talentuoso anche se purtroppo non un'artista a tutto tondo, si è barcamenato negli anni in progetti con sceneggiatura non all'altezza della sua capacità barocca di riportare le immagini su schermo e la creatività visionaria del suo metodo. Sclavi neanche è un genio ma un altro talentuoso che ha una sua poetica personale e un tratto distintivo (anche se in fin dei conti la sceneggiatura mi pare non sia sua). Il mix è esplosivo. Il film è allucinante e tremendamente schizzato, poco omogeneo nel ritmo, confusionario ma anche trascinante, originale e dal respiro internazionale (non sembra un horror men che meno italiano, e non lo è infatti).
Altro motivo di destabilizzazione è il protagonista principale. La confusione nasce dalla creatura più famosa di Sclavi, Dylan Dog, di cui Dellamorte è un prototipo evidente. Dylan è modellato sulle fattezze di Everett che quindi fa saltare subito all'occhio la somiglianza gemellare con il suo fratello di carta e inchiostro. Aggiungiamoci anche il maggiolino, il sense of humor, un aiutante grottesco (non all'altezza di Groucho però) e la confusione regna sovrana. In realtà questo è il film del romanzo che ispirò Dylan Dog. Ma è anche un'operazione totalmente differente e una riflessione che sbraca su altri lidi: non un horror puro, non una commedia nera eppure un mix di entrambi con evidenti richiami fumettistici per dichiarazione dello stesso Soavi.
Anche sul lato interpretativo non tutto funziona a meraviglia: Everett è perfetto ma la Falchi ha dalla sua solo una bellezza e delle curve fantastiche. Avrebbe giovato una controparte femminile più all'altezza specie recitativa, considerando il ruolo impegnativo e trino che ottempera.
Quindi questa pellicola resta un Cult con la c maiuscola e a ragione.
Resta un solo, enorme rammarico: che questo team cosi ben assortito Soavi/Everett/Sclavi non abbia dato il via ad un film su Dylan nonostante ci abbiano provato per lungo tempo. Anche un sequel di "Dellamorte" poteva essere interessante. Ma vogliamo mettere, con tutto il rispetto, una trasposizione cosi esplosiva e congeniale dell'indagatore dell'incubo invece di quella chiavica di Routh uscita poco tempo fa?
Ecco, "Dellamorte Dellamore" è tante cose e non va valutato con leggerezza e sufficienza. Il modo in cui il protagonista confonde morte e amore fino a non sapere più distinguere l'una dall'altra e a conviverci perdendo qualunque senso della realtà o della morale è molto più interessante di quello che può sembrare a prima occhiata il solito film trash sugli zombi. Cosa che non è. Assolutamente.

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Ultima risposta 07/11/2013 00.17.05
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clint 85  @  06/10/2013 10:57:00
   6½ / 10
Macabra e grottesca commedia, tamarra al punto giusto.
Apprezzabile nei suoi limiti.

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Ultima risposta 06/11/2013 17.20.02
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Serendipity  @  01/08/2013 10:24:59
   9 / 10
Poche parole: IL MIO FILM PREFERITO.
Divide il pubblico tra chi lo odia e chi lo ama per i seguenti motivi:
1 effetti speciali scarsi
2 recitazione non proprio brillante
3 colonna sonora 'strana'

Ma andiamo oltre. *****, un becchino impotente e il suo aiutante demente, una mandria di zombie, una bella donna che si rincarna volta dopo volta: è semplicemente geniale, e fa morire dal ridere. Lo consiglio vivamente. Se poi lo troverete brutto o ridicolo, almeno avrete visto qualcosa di nuovo.

Ah, ho dato 9 solo perchè in certi punti è un pochino lento.

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Ultima risposta 01/08/2013 14.56.56
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ferzbox  @  20/07/2013 14:57:06
   7½ / 10
Non ho mai visto il film di Dylan Dog uscito recentemente al cinema,e non ho alcun interesse a vederlo;mi è sembrata una violenza bella e buona ad un personaggio che gli americani si sono permessi di stravolgere e violentare senza alcun ritegno(anche la Bonelli ha la sua bella parte di colpa...ma i soldi,si sa,fanno gola e la Bonelli non è questa casa editrice così facoltosa).
Comunque,il nostro Tiziano Sclavi,famoso scrittore oltre che creatore del personaggio di Dylan Dog,scrisse diversi anni fa,il romanzo di un altro personaggio popolare:Dellamorte Dellamore.
Oltre ad aver ispirato la creazione di Dylan Dog,nel 1993 il regista Michele Soavi ne girò un film scegliendo come attore protagonista la musa ispiratrice di Sclavi per l'aspetto dell'indagatore dell'incubo:Rupert Everett.
Il risultato fu una pellicola molto carina che ricalcava in linea di massima la trama del romanzo.
Il guardiano di un cimitero che si trova a dover affrontare dei morti viventi uccidendoli una seconda volta con un colpo in testa,grazie anche all'aiuto del suo ambiguo assistente Gnaghi.
Nonostante non si tratti di Dylan Dog e nonostante il personaggio di "Dellamorte Dellamore" abbia comunque un suo incredibile carisma,risulta quasi istintivo vederlo come un omaggio all'indagatore dell'incubo;non solo per la presenza e l'abbigliamento di Everett,ma anche per l'ambigua e bizzarra atmosfera della storia che richiamano alcuni numeri strampalati del fumetto come "Cagliostro" o "Golconda".
Una pellicola degna di nota che mi ha deliziato tanto e che quasi non riuscivo a credere fosse stata prodotta in Italia.
Volete vedere un film che richiami Dylan Dog?...vedete questo.

Ultima chicca:nel terzo speciale annuale di Dylan Dog "Orrore Nero" c'è un ulteriore omaggio al personaggio di Dellamorte Dellamore ....leggere per credere...

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Ultima risposta 21/07/2013 13.18.37
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Sir_Montero  @  31/01/2013 21:32:50
   7½ / 10
Trasposizione cinematografica di un'opera di Tiziano Sclavi (Dellamorte Dellamore), il cui protagonista è Francesco Dellamorte, "Doppelgänger" del più celebre fratellastro, Dylan Dog.
La resa filmica, operata da Soavi, è brillante e molto fascinosa.
Una regia tecnicamente attenta e precisa, ci mostra la storia di questo misterioso personaggio, e del suo fedele amico-collega Gnaghi, che lavora e vive nel cimitero di Buffalora, infestato, per chissà quale arcana ragione, dai morti che, invece di restarsene buoni sottoterra, ritornano dalle tombe per beccarsi puntualmente una pistolettata in testa.
Non è tanto l'aderenza del film alla storia originaria (in ogni caso, fedelmente rispettata da Soavi) a rendere speciale questo atipico prodotto del cinema italiano di genere, ma sono le atmosfere cupe e decadenti che permeano gli scenari, il nichilismo disincantato del protagonista, l'umorismo nero che contraddistingue diversi momenti ai limiti del trash puro, l'oniricità grottesca e toccante che sembra inghiottire l'intera storia...una storia che racconta di amore e morte, di cinismo romantico e amore disilluso, e lo fa con le parole, da noi tanto amate, del sogno e dell'orrore.
Lo consiglio vivamente per chi, come me, è cresciuto a pane e dyd, tra lacrime e sorrisi.
Daltronde...

"Ognuno fa quello che può, per non pensare alla vita."

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Ultima risposta 31/01/2013 22.29.51
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Charlie Firpo  @  02/08/2012 10:03:18
   4 / 10
Un film dalla stupidità marchiana , senza senso e condito con una sceneggiatura priva di logica e che sembra essere stata scritta da uno scimpanze durante un' attacco di emorroidi , alcune scene sono la quintessenza dell' illogigicità ... vedere il ragazzo che esce fuori dalla tomba in moto e la ragazzina spasimante che lo difende mentre la sta mangiando o ancora le battute del sindaco Masciarelli , un personaggio ridicolo e un' attore davvero insopportabile.

Le uniche cose che si salvano sono Rupert Everett che fisicamente è ca-cato e sputato Dylan Dog quindi perfetto per la parte , quell' imbecille di Gnaghi anche quest' ultimo molto azzeccato.

In sostanza il film sarebbe da 3 , ma in virtù delle spettacolari tette della giovane Falchi qui bene in mostra ( unico vero motivo per visionare questo film ) saliamo di almeno 1 punto pieno.


Nell dettaglio Voti :

Anna Falchi

a) Tette voto 10+ (difficile trovare sfidanti all'altezza)

b) Recitazione voto 0 ( al pari di una melanzana sotto il Sole di mezzogiorno )

Media 5 --- fortemente influenzata dalla prima votazione



Film di Michele Soavi Dellamorte Dellamore

voto 3


CONCLUSIONE

Media generale del 4

Mi sembra di aver detto tutto!





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Ultima risposta 02/09/2013 18.55.53
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Spera  @  21/10/2011 11:28:01
   7½ / 10
Questo film, nonostante alcune lacune della sceneggiatura e poco altro, mi ha intrigato molto. Premetto che sono un fan sfegatato di Dylan Dog e devo dire che le atmosfere e il mood dylandoghiano è stato centrato in pieno anche grazie a un Rupert Everett "da incubo". Ottimo anche Lazaro che non fa rimpiangere Groucho neanche per un momento. Soavi riesce qui a sposare comicità e malinconia dylandoghiana alla perfezione alternando riflessioni sulla morte, sull' amore e quindi anche sulla vita. Più che risposte dopo il film dobbiamo ricercare le domande: si perchè sono quegli interrogativi che ci fanno pensare e ci portano alle risposte che sono dentro di noi, la vita..la morte...l'amore..non si possono insegnare, non si possono ricercare negli altri ma sono pensieri che devono essere ricercati nella nostra esperienza personale. Qui Francesco è un signor nessuno che a un certo punto si chiede se esiste il resto del mondo ma in realtà questo ha poca importanza, tutto ciò che gli serve sapere è già dentro di lui. Ottime scenografie, musiche adatte al film che contribuiscono a dare quell'atmosfera oscura ma anche un pò comica a supporto del genere stesso. Unico punto debole: Anna FAlchi. Penso che se ci fosse stata un attrice capace il film avrebbe avuto un risultato di gran lunga migliore, la recitazione è davvero pessima...peccato.
Terminato il film comunque penso venga spontaneo il porsi alcuni interrogativi sul significato della vita ma so che alla maggior parte delle persone che hanno visto il film ciò non è successo..."ognuno fa quello che può per non pensare alla vita"

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Ultima risposta 25/01/2012 15.39.03
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Buba Smith  @  16/04/2011 13:34:34
   2 / 10
Una porcata bella e buona... Uno di quei film inutili senza aenso...
E non venitemi a dire che non ho colto il senso artistico del film, perchè non c'è proprio nulla da cogliere...

Horror??? Ma dove...?
Toh 1 pnt in piu perchè le tette della Falchi fanno sempre piacere.

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Ultima risposta 19/04/2014 19.23.59
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  06/09/2009 23:44:47
   6 / 10
Il buon Michele Soavi. Onestissimo mestierante che tra la fine degli anni '80 e l'inizio del '90 si dedicò all'horror con buoni risultati come accadde con questo Dellamorte Dellamore.
Soavi strizza l'occhio al Dilan Dog di Tiziano Sclavi e tira fuori una divertente e interessante pellicola. Ironico e a tratti grottesco Dellamorte Dellamore è un esempio di come una buona idea realizzata in modo discreto possa portare ad un prodotto assai gradevole e sfizioso.
Everett molto in parte (Sclavi fece disegnare il suo famoso personaggio proprio con le sembianze dell'attore) e nonostante Buffalora non sia Londra l'atmosfera ricreata da Soavi l'ho molto apprezzata. Così come mi è piaciuto il taglio fumettistico fornito alla pellicola.
Peccato alcune cadute di stile un attimo trash (forse un po' più di un attimo...), la recitazione di alcuni componenti del cast non certo eccezionale (discolpo solo la Falchi che fa vedere le poppe rifacendosi così pienamente) e l'assurda piega che la trama assume sul finale.
Nell'insieme dunque una pellicola divertente che intrattiene a dovere peccato alcune pecche, che ahimè incidono sul voto finale.

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Ultima risposta 23/09/2009 12.49.16
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lord vampire  @  10/04/2009 19:29:14
   7½ / 10
l'unica nota stonata è la falchi

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Ultima risposta 30/08/2009 17.41.07
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leonida94  @  06/03/2009 20:39:01
   8 / 10
Le commedie nere di solito non mi fanno impazzire, ma queta è l'eccezzione.
Mentre la guardavo dicevo: "Ma questo è Dylan Dog... E' uguale, stesso maggiolone, stesse rimorchiate e stessi amori, solito assistente stravagante, solite riflessioni e pensieri e solita pazzia".
Solo dopo ho scoperto che era tratto proprio dal mito del fumetto.
Se dovevo immaginarmi un film su Dylan lo pensavo pressappoco così, e quindi non mi ha deluso molto su questo aspetto.
Alcune scene, per chi ama questo insolito genere sono spettacolari,(come quella della moto o della testa) e altre sono davvero dei capolavori di ironia ( come quella dell'amputazione e del bidone successivo).
Isomma, horror, odio, amore, morte, ironia si intrecciano in una pellicola così pazzesca che in alcune scene risulta malata e fottutamente reale..
La cattiveria della vita viene messa in primo piano, e lascia lo spettatore con molti spuntio di riflessioni e frasi e scene memorabili.
Il finale è crudo e veritiero e lascia un forte messaggio come d'altrone lo lascia il film.
Tutto da godere questo bel esperimento che vi consiglio vivamente.

Grazie Top (-;

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Ultima risposta 23/04/2009 22.23.37
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  24/01/2009 12:01:00
   9½ / 10
"Viene un momento nella vita in cui ti accorgi di conoscere più morti che vivi"

Eccomi qua, cioè Alex e i miei tre drughi, cioè Pete, Georgie e... no scherzo, eccomi qua, sul divano, i miei occhi fissano incantati lo schermo e i titoli di coda di "Dellamorte Dellamore": regia di Michele Soavi, sceneggiatura tratta dal romanzo omonimo del grandissimo Tiziano Sclavi, attori: Rupert Everett, Anna Falchi, Stefano Masciarelli.
Ed ecco che la mia testa comincia a partorire alcune idee, strani pensieri, mi ritorna in mente Dylan Dog, il suo maggiolone, il suo "Giuda Ballerino", la morte, l'amore. Sono bloccato a riflettere su quello che ho visto, che mi ha travolto, spaesato, divertito, gasato ma mi ha commosso e anche disturbato.
Di solito quando mi sento così, vuol dire che il film mi è entrato nel cuore. Sono confuso ma molto molto felice.
Dialoghi eccezionali e indimenticabili, regia da urlo di Soavi e interpretazione assolutamente perfetta di Everett (e non poteva essere altrimenti visto che Dylan è ispirato proprio a lui), tantissime sequenze da ricordare, il ragazzo con la moto che esce dalla terra, il finale da lacrime agli occhi, l'incipit stupendo, alcune situazioni grottesche e poetiche allo stesso modo.
Insomma alla prima visione è gia diventato uno dei miei film preferiti e non potrebbe essere altrimenti. E' presente tutto quello che vorrei ci fosse in un film.
Grande capolavoro di genere. Unico in Italia, non credo si mai stato fatto un film così, surreale, onirico e geniale.

Chissà se esiste il resto del mondo...

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Ultima risposta 25/01/2009 14.16.10
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DarkRareMirko  @  29/08/2008 09:57:51
   7 / 10
Distillato puro di genialità Sclaviana; perfetta la scelta di Everett per rappresentare il protagonista, mediocri invece tutti gli altri, a mio modo di vedere.

Soavi realizza uno dei migliori horror italici di sempre con poche idee, pochi mezzi, ma grandi risultati.
Finale enigmatico e difficile da comprendere, come nella migliore tradizione Sclaviana.

Consigliatissimo.

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Ultima risposta 30/12/2011 20.31.06
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mr orange  @  26/09/2007 21:34:46
   6 / 10
questo film non ha niente a che fare con il fumetto semplicemente perchè proviene dall'omonimo libro di angelo stano che poi da questo libro ha preso spunto per partorire dylan dog.

il film non è un granchè a questo punto meglio il libro

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Ultima risposta 26/09/2007 21.42.24
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi  @  05/05/2007 11:51:11
   6 / 10
Anche io come molti disperati della mia generazione sono cresciuto culturalmente sulle tavole di Dyd, ma siamo sicuri che una trasposizione cinematografica sia l'ideale per ogni fumetto? In fondo questo film è una quasi fedele riduzione di tutti i temi che Sclavi ha usato nel suo capolavoro a fumetti; ironia non sense mista a zampate di filosofia, ii morti che ritornano, Amore&Morte che vanno a braccetto. E' un film divertente se vogliamo, con buoni effetti speciali, ma non dice niente (nè lo vuole dire) e non ha la poesia di Dyd (che pure ha fatto il suo tempo, diciamolo). Gli metto la sufficienza solo perchè Sclavi è stato l'autore più letto della mia adolescenza.

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Ultima risposta 05/05/2007 13.17.52
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  24/04/2007 16:37:01
   7 / 10
Certo, non si tratta del capolavoro made in Italy, ma di sicuro è un gustoso film di nostra fattura con cui possiamo (o meglio, POTEVAMO, siccome l’horror italiano è morto) dimostrare all’estero le nostre capacità. Tante trovate spassosissime, altre un po’ meno, scenografia e trucchi notevoli e lo spettatore si potrà certamente divertire. Insomma, anche Michele Soavi ha fatto i suoi bei filmetti… Anna Falchi, però, con quel suo bel fisico farebbe meglio a battere la strada che dimostrare la sua indecenza nel cinema…! ;-)
Peccato che l’audio è troppo poco curato e nei dialoghi capivo una parola sì e una no… mi sono venute anche un po’ le balle… poi ci sono quegli improvvisi botti e musiche ad alto volume fastidiosissime… vabbè, forse era colpa della videocassetta vecchiotta… e poi l’ultima scena non l’ho afferrata bene.

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Ultima risposta 05/05/2007 20.04.46
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HATEBREEDER  @  20/03/2007 12:33:25
   9½ / 10
Sogni e realtà che si incrociano, sullo sfondo di vicende strampalate (a dir poco): in questo caso l'horror è solo una scusa per filosofeggiare con autoironia, per invertire il diverso con il normale.

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Ultima risposta 03/10/2007 21.44.44
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  02/11/2006 17:30:27
   3½ / 10
Film sconclusionato, molto lento e poco coinvolgente. Vuole essere poetico ma aimè la cosa più poetica sono le tette di Anna Falchi! Scherzi a parte, un brutto film.

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Ultima risposta 11/12/2006 15.11.34
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badovino  @  16/10/2006 04:31:30
   5 / 10
Insulso film che ha l'ardire e l'arroganza di rifarsi all'inimitabile pwersonaggio di Dylan Dog. Un 'eresia dunque...soprattutto dopo aver visto il film! Trama stupida, effetti da vomito, musiche da b-movie. Disastroso!
Solo Anna Falchi tiene in piedi il baraccone con la sua fisicità, e il bravo Rupert che però sembra quasi spaesato.

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Ultima risposta 14/02/2007 12.40.41
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risikoo  @  17/08/2006 11:00:00
   3½ / 10
Osannato da più di un appassionato di horror, io ho trovato questo film assolutamente penoso, sconclusionato e inutile.

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Ultima risposta 02/11/2006 18.37.32
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  19/06/2006 17:00:05
   7 / 10
Dai, tenete conto che lo abbiamo fatto noi italiani! Raramente negli ultimi anni ci siamo cimentati in film dalla trama così surreale. Alcuni spunti sono molto suggestivi, oltre al fatto che Rupert Everett è perfetto nella parte di Dylan dog. Forse Anna Falchi un pò fuoriluogo. Un film da vedere secondo me, le atmosfere macabre e il cinismo di molte battute lo rendono una pellicola molto particolare.

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Ultima risposta 11/12/2006 15.18.38
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Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  04/04/2006 14:11:58
   8½ / 10
Sicuramente uno dei miglio film italiani degli ultimi 20anni.
Splendido il finale!!!

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Ultima risposta 05/09/2006 22.47.00
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regista  @  25/02/2006 16:24:16
   10 / 10
mooooooooooolto bello attori bravi perchè tanto disprezzo

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Ultima risposta 17/05/2006 00.56.42
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frine2  @  01/02/2006 01:04:23
   1 / 10
Mi piace il genere horror. Mi piacciono i fantasmi, i vampiri, e non disprezzo nemmeno le teste mozzate che continuano a parlare e a guardare con occhi stralunati.
Ma stavolta è veramente troppo. Troppo perché non c'è storia, non c'è metafora, non c'è rappresentazione di un qualsivoglia accidente che abbia senso.
Solo splatter fine a se stesso, e molto sgradevole oltretutto. Nessun riscatto, nessuna liberazione: né per il protagonista, sessualmente frustrato, né per la bella e gentile ragazza che continua a rimpiangere l'ex fidanzato velleitario, arrivista e squallido.
L'horror ha un significato quando amore e spirito di sacrificio determinano un qualche cambiamento nella lotta fra Bene e Male (vedi le innumerevoli varianti sul tema di "Dracula", oppure, per passare ad un argomento più simile a quello della porc....di Soavi, "La notte dei morti viventi III" di Brian Yuzna).
Ma qui non c'è proprio niente. Da dimenticare. Ridatemi "Buffy", che è molto meglio.

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Ultima risposta 06/02/2006 00.28.32
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NNIICCKK  @  02/11/2005 18:10:26
   3 / 10
Un'insulto tramutato in film .

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Ultima risposta 14/02/2007 12.42.59
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Ioria  @  02/11/2005 18:05:45
   10 / 10
bello nel suo genere

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Ultima risposta 01/02/2006 00.38.32
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KANE  @  28/06/2005 01:29:20
   1 / 10
un film bruttissimo!!orribile!!!girato malissimo!!!recitato da cani!!
tiziano sclavi si è impiccato dopo aver visto cosa sono stati capaci di combinare al suo romanzo!!!
un filmino a giffoni è fatto meglio!!basta pensare che come attore di peso c'è masciarelli!!
mi chiedo che tipo di film sono abituati a vedere quelli che hanno dato voti alti?!
vi faccio vedere i filmini delle vacanze di mia zia che rispetto a questo sono da oscar!!
Rupert Everett fino ad allora ottimo attore di teatro ha accettato un film che gli ha distrutto la cariera!! veramente non ho le parole per dire quanto è brutto questo film!! e pensare che colleziono dyd dal lontano 86! se non sapessi che non ha niente a che fare con il fumetto lo odierei!!
CLOACA!!!


3 risposte al commento
Ultima risposta 19/04/2014 19.26.30
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  19/03/2005 18:31:45
   9 / 10
ma ragazzi, dove vivete? questo film è assultamente meraviglioso, geniale, imprevedibili. frasi da segnarsi a vita, incredibile.
pazzesco.

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/04/2006 16.00.44
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Invia una mail all'autore del commento Mormegil Darkbl  @  11/02/2005 19:44:19
   8 / 10
grande opera da parte di Michele Soavi... il voto alto è meritato per l'impegno filosofico-sociale che sta dietro al film, veramente profondo... assolutamente da rivalutare

2 risposte al commento
Ultima risposta 11/12/2006 15.26.09
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norah  @  08/02/2005 18:46:03
   6 / 10
Come accanita fan di Dylan ,non ho accettato di buon grado il fatto che sia stato interpretato da Rupert Everett,anche se dicono che gli somiglia...lo immagino mooolto diverso,cmq a parte tutto cio il film non é malvagio...

4 risposte al commento
Ultima risposta 20/11/2006 21.48.49
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