conflitto di interessi (1998)

Un thriller noir senza infamia e senza lode. In realtà da Altman è lecito attendersi qualcosa di più, ma il film in sè, alla fine, non è da buttare. Certo, niente a che vedere con alcune delle sue inimitabili commedie corali di denuncia, ironiche e taglienti; i personaggi sono relativamente pochi ed il loro ritratto è abbastanza sbiadito, meno caratterizzato ed approfondito del solito. La sceneggiatura è molto lineare, classica, un po prevedibile e non mancano alcune forzature. L'impronta altmaniana è percettibile solo nella consueta deriva collettiva dei sentimenti e dei valori. La recitazione, nonostante l'ottimo cast, non esalta; soprattutto Robert Duvall, non a proprio agio. Interessanti invece le prove ed i personaggi di Daryl Hannah e Robert Downey Jr., convincenti e credibili. Rimangono alcuni dialoghi efficaci, un ritmo narrativo discretamente fluido ed una trama, tutto sommato, sufficientemente avvincente. In definitiva non lo ritengo tra i migliori del regista, nè, tanto meno, imperdibile, ma comunque si lascia guardare.