charlot facchino (1914)

Tra i tanti meriti professionali di Chaplin ce ne sta anche uno, di certo più piccolino ma comunque c'è, che viene da questo corto: è il papà di tutte le future gag a tema pianoforte e, non ho nemmeno capito bene perché, quando ci sono di mezzo le gag con il pianoforte fa sempre ridere. "His Musical Career" vede in azione un duo affiatatissimo: Charlot e la sua eccellente spalla Mack Swain e la direzione e scrittura di Chaplin da come sempre una marcia in più quando si tratta di inventare e mettere in scena gag a getto continuo; ce ne sono diverse di riuscite: un semplice ed efficace equivoco di partenza su due indirizzi (diabolici-666 e 999-va a finire che Chaplin è passato per lo stesso crocicchio di Robert Johnson prima di Robert Johnson, vedi tu!) e da qui, maltrattamenti a poveri asini, maltrattamenti a poveri pianoforti, maltrattamenti a poveri Charlot (la plasticità fisica di Chaplin crea la bellissima gag della "chiropratica improvvisata"), fino al finale frenetico e un po' frettoloso.
Non c'è molto da dire in particolare, è un film di pura slapstick che si regge su gag ben riuscite, è il solito Chaplin che dopo un po' di riscaldamento ha cominciato a dare una marcia in più alle comiche Keystone.