captain america: civil war (2016)

Inevitabile evitare un effetto dispersione, "Civil War" è film corale in cui l'attenzione viene puntata soprattutto sui due "boss" delle fazioni antagoniste con al tempo stesso l'urgenza di non abbandonare per strada il nutrito numero di personaggi a loro collegati. Tutto sommato c'è un lavoro importante mirato ad evolvere tramite poche battute i volti già noti e ad introdurre quelli nuovi. L'obiettivo è raggiunto parzialmente, se da una parte Spider-Man e Ant-Man si fanno subito voler bene, altri personaggi restano troppo sullo sfondo, ingabbiati in uno schema narrativo tanto consolidato quanto barboso.
Poche sorprese per una ricetta vincente che non cambia mai di una virgola, qui insaporita da qualche tuta adamitica o armatura in più a discostarsi di parecchio dal ben più crudo materiale cartaceo; alla base del conflitto l'ennesima interessante riflessione sul ruolo dei supereroi in un mondo dove i loro interventi a fin di bene causano spesso -paradossalmente- vittime innocenti. Quello che è un cosiddetto effetto collaterale diventa problema cruciale per Iron Man e Capitan America. E quindi botte da orbi tra i due contendenti con disparati alleati alle spalle, combattimenti ben coreografati, spettacolari, ma in fin dei conti mai capaci di stupire veramente causa assuefazione da parte dello spettatore. Doveva essere un capitolo importante delle vicissitudini di Avengers & Co. ed invece mi ha dato l'impressione di articolatissima introduzione ad altro, a garanzia di una continuity che dinnanzi la routine comincia a mostrare crepe preoccupanti. La durata sovrabbondante poi non aiuta, l'ironia invece risulta equilibrata ed utile.
Tuttavia l'assenza di un potente villain e lo scontro tra due mostri sacri Marvel, in teoria motivo di maggior interesse, è invece il limite più grande di un film ben costruito ma troppo simile alle ormai numerose pellicole dedicate ai caratteri ideati dal mitico Stan Lee (ovviamente immancabile nel consueto cameo).