Pietro Paladini, manager di successo, rimane vedovo all'improvviso. Non riuscendo ad elaborare il suo lutto, inizia a passare le giornate fuori dalla scuola della figlia…
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VINCITORE DI 3 PREMI DAVID DI DONATELLO: Miglior attore non protagonista (Alessandro Gassman), Miglior colonna sonora, Miglior canzone (L'amore trasparente)
Ecco un altro trionfo plurimaniacale del borghesume pandemocratico, vuoto e coi dolori di pancia. Che palle! Nanni Moretti, spostati, voglio vedere il film!... ma il film in fondo è tutto lì.
Nanni Moretti che tromba, poi, non s'era ancora visto e infatti nun se pò vedè! Di certo sta famosa scena di sesso con Isabella Ferrari sembra una delle più appiccicate trombate cinematografiche. Per una volta do ragione alla CEI. Potevano risparmiarsela, tant'è che la Ferrari c'ha la faccia di una che continua a chiedersi: Ma perché proprio a me sta sf.iga?! Ovviamente il film non è solo quella "democratica" (nel senso del PD) pecorina, con annesse slinguazzate capezzolari, ma se è si è puntato molto su quella scena è perché evidentemente dovevano dare verve al film. Che di suo è piatto come l'encefalogramma di un cadavere. A parte qualche battutina simpatica qua e là - e nulla più - per far capire che è vivo ancora.
Valeria Golino fa il suo compitino con garbo, come sempre. Bravo - strano ma vero! - Gassman (ma tanto recita se stesso, ce credo...). Kasia Smutniak non parla, per fortuna. Parata di divi francesi (Podalydes, Girardot, Berling) che forse 'un c'avevano di meglio da fà in patria. Passavano di là per caso anche Silvio Orlando (ma va?!) e addirittura Roman Polanski (che avrà fatto di male, poverino?!).