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Slasher di Deodato che cerca di scopiazzare un cult del genere come Venerdi 13, troviamo davvero molte similitudini, sia negli omicidi che nello svolgimento.
Detto questo il film riesce ad intrattenere, nonostante alcune lacune tecniche ed effetti speciali non di prim'ordine. Il genere è rispettato in tutto, dai comportamenti dei protagonisti, alle location fino al comportamento del killer. Risulta abbastanza scontato, cosi come l'identità dell'assassino e la vicenda non viene spiegata granchè. Da vedere solo se appassionati del genere e dei B-Movie italiani.
Epigono nostrano di Venerdi 13 diretto da Ruggero Deodato ed uscito nelle sale nel 1987 , quando ormai il genere e lo slasher erano al tramonto. Pur avendo tutti i difetti di questo sottogenere (comportamenti assurdi dei personaggi,carenze tecniche,inutili inserti comici,sceneggiatura approssimativa) Camping del terrore riesce ad essere efficace e a regalare 90 minuti di intrattenimento horror abbastanza soddisfacente. La storia non è nulla di che , ma la maschera del killer è inquietante e alcune sequenze funzionano grazie alla sapiente regia di Deodato. A questo vanno aggiunti una bella location tetra e le interessanti note di Simonetti. Buono il cast , fra giovani attrici (la Brilli che,si mormora,fece perdere la testa al regista) e vecchie glorie come un attempato Hess e una sempre in forma Mimsy Farmer. Dunque un b-movie pieno di lacune , ma superiore a molti prodotti americani simili. Merita una chance da parte dell'appassionato.
Ganzissimo..... slasher ultracitazionista degli spettacolari anni '80 che furono e pertanto scontato, ma location notevoli e fotografia e regia ottimi.... e poi... una menzione speciale per le tette di Nancy Brilli che sono/erano la perfezione assoluta....
Buon film slasher italiano diretto da Ruggero Deodato nel 1987. La trama come quella di quasi tutti gli slasher è parecchio banale e scontata,la regia a differenza di quanto accade di solito è ottima,bravi anche gli attori, in particolare Hess. Realizzati discretamente gli effetti speciali. Alla fine è un buon film che sicuramente non deluderà l'appassionato del genere.
Appena ho letto Napier non potevo non vederlo per quanto mi aveva conquistato in One-eyed Monster, poi ho notato anche David Hess, l'unico superstite del naufragio de L'ultima casa a sinistra, quindi il film partiva già con un buon vantaggio ed arriva al 6 grazie a questo. Tanti altri pregi però non ce ne sono infatti, forse la maschera del killer, che copre l'dentità scontata dell'assassino. Tra le cose più soprendenti c'è sicuramente il nudo integrale maschile e l'interpretazione di Nancy Brilli a cui non si può dire A neanche volendo, se non "Ah però..." quando si spoglia. Qua ogni scusa è buona per un nudo femminile. Non mi è dispiaciuto nemmeno lo splatter Made in Italy. Tra le cose più penose invece ci sono i comportamenti assurdi dei personaggi, si contano sulle dita di una mano monca quelli sensati. Un mio amico ha sempre pensato che negli anni '80 non si aveva la concezione del senso del ridicolo. Lo diceva semplicemente guardando i vestiti, i capelli o i balli. Credo che il finale del film dia la conferma a questa teoria...
ottime location,pochi buoni omicidi..un film risultato noioso e prevedibile,qualche figona nuda per alcuni istanti ne risolleva le sorti..6 stiracchiato..
A me e' piaciuto davvero tanto con quel finale meraviglioso e inquietante.Tanta atmosfera cupa tra i boschi in cui cola sangue e sangue.Gran ritmo,inquietudine e ottimo stile rigistico di mister cannibal.Per appassionati.
Slasher canonico che se non abbonda di originalità con tutti i cliché e le improbabilità del sottogenere, il mestiere di Deodato lo salva in corner. C'è anche la Brilli con le poppe al vento.
Slasher movie che trasuda anni 80 da ogni acconciatura, vestito, caratterizzazione psicologica, ripresa, scelta narrativa, situazione (finale aperto compreso) a firma del buon Ruggero Deodato in grande parte debitore di Venerdì 13 da cui, tra le altre cose (come già detto da altri), riprende vistosamente una scena… Deodato dirige bene e con stile, certo la storia è quella che è e il finale anni 80 style abbastanza telefonato ma un paio di scene sono di ottima fattura e il film si fa vedere senza annoiare mai… Ruggero da vecchio volpone qual è firma uno slasher movie così come doveva essere in quegli anni e tra qualche coltellata, qualche omicidio ben coreografato e un paio di tette ci regala una pellicola più che dignitosa per quanto parecchio derivativa e poco originale… Cameo per David Hess, così così il resto del cast che alterna giovani sconosciuti a vecchie glorie, carine le musiche di Simonetti per quanto qualitativamente parecchio lontane delle sue opere migliori… Visto nell’ottica odierna il film non è certo esaltante ma calato nel suo contesto storico fa il suo lavoro… Per appassionati!
, ma considerato il fatto che l'ho visto alle 2 di notte e non mi sono addormentato, la sufficienza piena se la merita. Il cast è abbastanza buono, David Hess bravo come al solito, anche se in un ruolo secondario e non più doppiato da Amendola (peccato) e Nancy Brilli davvero bella. Spiccano anche le presenze di Mimsy Farmer, che aveva recitato con Dario Argento, e di Charles Napier, caratterista americano visto anche in Rambo 2.
Non è malissimo, sicuramente è superiore a tanti altri slasher davvero orrendi (Adam&Evil, tanto per dirne uno), ma non è paragonabile a film come Venerdì 13. La trama non offre niente di speciale, essendo un ennesimo (e tardo) clone del già nominato Venerdì 13. Se non altro troviamo qualche scenetta piuttosto splatter e qualche momento riuscito
Quando è uscito magari sarà stato anke fico, ma oggi risente molto dei suoi anni...
E' un prodotto anni '80 e come la stragrande maggioranza dei film di quel periodo ha una colonna sonora davvero orrenda (a mio avviso!).
A parte questo mi sono piaciuti parecchio i trucchi che hanno usato per uccidere le persone (vedi le lame spuntare dal petto, roba che nei film anni '60-'70 difficilmente trovi a questi livelli), ma del resto stiamo parlando di Deodato...! :)
Come attori: David è sempre lui, Nancy Brilli davvero in forma
Uno dei pochi slasher italiani, non originale (gli echi da Venerdi 13 si sentono tutti) ma certamente fatto molto bene. Le location umbre si trasformano in boschi americani grazie al talento di Ruggero Deodato e dei tecnici, tutti italiani, che hanno lavorato al film. Latita in sceneggiatura ma sorprende in alcuni punti ben realizzati. Bravi gli attori, tra cui l'ottimo caratterista Charles Napier (lo ricorderete nel capo dei Good old boys in The blues brothers) e David Hess. Deodato è un grande regista d'azione soprattutto e usa vorticose carrellate da duro cinema americano. Molto bella la colonna sonora di Simonetti, soprattutto il motivo principale difficile da dimenticare. Il punto di riferimento per gli slasher nostrani rimane comunque Deliria di Michele Soavi.
Ruggero Deodato, reduce da un cult movie del calibro di Cannibal Holocaust (che gli ha conferito un successo planetario, ma anche numerosi tagli e censure in oltre 20 paesi del mondo n.d.r.) si lancia in un thriller che prende spunti ed idee dalle serie dei Venerdì 13 e Sleepaway (purtroppo inedita in Italia), con risultati un poco confusionari. Alcuni ragazzi decidono di trascorrere un week end in un camping chiuso da molti anni, in seguito ad una carneficina che ha coinvolto due giovani coppie. Nei dintorni si parla di uno sciamano, colpevole dei delitti. Le conseguenze sono immaginabili. Deodato dirige bene, soprattutto tenendo conto dello scarsissimo budget a disposizione. Il film è spesso ricordato come l'unico slasher degli anni '80 di produzione italiana. Nel cast spiccano David Hess e Mimsy Farmer, spesso utilizzati in pellicole nostrane. Tra i giovani (quasi tutti piuttosto incapaci) si salvano solo Nancy Brilli e Nicola Farron, in seguito impegnati in ruoli decisamente più interessanti.