bordertown (2005)

“Bordertown” è un thriller che prende spunto dalla realta’ che si vive nella ben poco ridente cittadina di Juarez,Messico,dove uno o piu’ fantomatici assassini stanno perpetrando da anni una serie di efferati delitti ai danni di donne indefese senza che nessuno intervenga per approfondire le indagini,denotando cosi’ in maniera palese una situazione che non puo’ non far pensare ad un coinvolgimento anche da parte delle autorita’.
Gli americani hanno pensato di ricavarci un film che mi ha profondamente disgustato per quanta superficialita’ trasuda da ogni fotogramma, solo per rendere appetibile ad una platea piu’ vasta possibile un prodotto che sarebbe potuto essere molto piu’ interessante se affrontato con una mano sulla coscienza anziché sul portafoglio.
Insulso ed irrispettoso sono gli aggettivi piu’ adeguati e meno volgari che mi vengono in mente per definire questo prodotto in puro stile Hollywood,dotato di una sceneggiatura di rara bruttezza,”impreziosito” dalle performance di Jennifer Lopez e Antonio Banderas i quali andrebbero insigniti seduta stante del “Razzie Awards”,ma cio’ che piu’ lascia esterrefatti è la denuncia verso i soliti riccastri cattivoni e le loro fabbriche piene di poveracci sfruttati all’inverosimile che viene sviluppata come farebbe un bimbo delle elementari,denotando ben poco rispetto per le vittime di questo tremendo delirio di sangue che non accenna ad arrestarsi.
L’unica nota positiva è che nonostante la bruttezza del film qualcosa ha cominciato a muoversi al fine di indagare in maniera adeguata su questi orrendi fatti,peccato che in molti ricorderanno “Bordertown” non per il dramma di cui narra ma per il generoso fondoschiena Lopeziano e per il faccione perennemente inebetito di Banderas,”attori” glamour scelti ad hoc al fine di rendere il prodotto piu’ vendibile.

Risibile telenovela pseudoimpegnata. La Lopez non era, non è e non sarai mai in grado di recitare, se ne faccia una ragione.