blueberry (2004)

Incredibile la media bassa di questo film... ma chi l'ha visto, dei ciechi, o forse dei ciechi di spirito, come direbbero gli indiani delle montagne di questo grandioso western che rinnova il genere dell'avventura con tocchi psichedelici inediti, ma mai troppo invasivi.

Il protagonista (il bravo Cassel) è uno sceriffo che ha passato un lungo periodo della sua giovinezza dopo essere stato raccolto in punto di morte e salvato da degli indiani in seguito a un evento tragico che ne ha segnato lo spirito. Iniziato alla loro lingua e alla loro cultura, Cassel ritorna fra i coloni del West amministrando con saggezza un piccolo villaggio, calmando lo spirito violento (e facile al linciaggio) degli abitanti. Ma un giorno il passato riaffiora, e il protagonista dovrà affrontare i sui fantasmi.

Una narrazione non lineare ma godibile, innervata da alcuni flashback, richiede nello spettatore certo attenzione, che sarà però ripagata da una storia ricca, dominata da una visuale inedita, dove il western è immerso e trasfigurato in un film d'iniziazione e catabasi spirituale.

Bellissimi i paesaggi e la musica, anche se forse resi troppo nervosi da una regia asciutta e da qualche effetto speciale in più.



SPOILER

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