barbie regia di Greta Gerwig USA, Canada 2023
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barbie (2023)

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locandina del film BARBIE

Titolo Originale: BARBIE

RegiaGreta Gerwig

InterpretiMargot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera, Will Ferrell, Ariana Greenblatt, Helen Mirren, Issa Rae, Simu Liu, Alexandra Shipp, Michael Cera, Emma Mackey, Kate McKinnon, Emerald Fennell, Ncuti Gatwa, Kingsley Ben-Adir, Scott Evans, Connor Swindells, Jamie Demetriou, Hari Nef, Nicola Coughlan, Dua Lipa, Sharon Rooney, Ana Kayne, Ritu Arya, Rhea Perlman, Luke Mullen, Marisa Abela, John Cena

Durata: h 1.54
NazionalitàUSA, Canada 2023
Generecommedia
Al cinema nel Luglio 2023

•  Altri film di Greta Gerwig

Trama del film Barbie

Vivere a Barbie Land significa essere perfetti in un luogo perfetto. A meno che tu non stia attraversando una crisi esistenziale. Oppure tu sia un Ken.

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Voto Visitatori:   5,13 / 10 (48 voti)5,13Grafico
Miglior canzone originale (What was I made for? - Billie Eilish O'Connell, Finneas O'Connell)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior canzone originale (What was I made for? - Billie Eilish O'Connell, Finneas O'Connell)
Miglior canzone originale (What was I made for? - Billie Eilish O'Connell, Finneas O'Connell)Miglior incasso al botteghino
VINCITORE DI 2 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior canzone originale (What was I made for? - Billie Eilish O'Connell, Finneas O'Connell), Miglior incasso al botteghino
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Voti e commenti su Barbie, 48 opinioni inserite

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Commenti negativiStai visualizzando solo i commenti negativi

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  21/04/2024 16:26:49
   4 / 10
Incredibile come questa baracconata abbia avuto il gigantesco successo che ha riscosso.
Parte bene con una simpatica citazione parodistica di "2001: A Space Odissey", una graziosa canzoncina e una leggerezza che fanno pensare a una commedia leggera ma gradevole, ben confezionata. A poco a poco la visione si fa sempre meno divertente e più pesante, fino al terribile finale.
Una commedia che si prende troppo sul serio, tremendamente sul serio, cercando di fare la morale su patriarcato ed emancipazione femminile. Tutto molto mal scritto, con linee narrative aperte e non approfondite adeguatamente. Si salva la bella confezione, e la buona coppia protagonista, Margot Robbie perfetta per il ruolo.

topsecret  @  12/03/2024 14:02:05
   5½ / 10
Non ho nessuna voglia di addentrarmi in discorsi sulle stupidaggini parafemministe di questo film, perciò mi limiterò a commentarlo sotto l'aspetto ludico, visto che avendo a che fare con una commedia fantasy non mi pare sensato dare credito ai messaggi fessi che estrinseca in maniera fallace e sessista.
Canzonette poche, per fortuna, ma fastidiose, i costumi invece sono apprezzabili, così pure gli scenari e le interpretazioni di un buon cast...il resto è aria fritta che non diverte.

Noodles71  @  26/02/2024 11:01:51
   4 / 10
Greta Gerwig compie un'astuta operazione commerciale portando sullo schermo l'iconica bambola creata nel 1959 e messa sul mercato dalla "Mattel" e gli incassi al botteghino le hanno dato ragione. Le scenografie colorate e curatissime di "Barbieland" fanno il loro effetto insieme agli sfavillanti vestiti che indossano le varie "Barbie" ma alla lunga stancano anche questi. Le metafore di cui è infarcita la pellicola quali l'emancipazione femminile e la critica al patriarcato sono di una banalità sconvolgente. La durata è eccessiva ed è stata una lotta arrivare alla fine... Margot Robbie è bella, Ryan Gosling nel ruolo di "Ken" è pure simpatico, Will Ferrel lo conosiamo ma il film è davvero poca cosa. Non riesco a capire come possa aver avuto tanto successo...

Setter57  @  16/02/2024 21:16:00
   5½ / 10
Nonostante Margot Robbie sia una stupenda donna ed una grande attrice, nonostante le scenografie e i costumi siano da Oscar (mi correggo: quest'anno da secondo posto per gli Oscar, perché Povere Creature è inarrivabile da questi due punti di vista), nonostante la allegria che pervade tutto il film.....nonostante tutto questo... Barbie resta - a mio avviso- un film noiosetto e francamente, durante la proiezione, non vedevo l'ora che finisse.

In pratica: idea originale, grande professionalità, ma non coinvolge.

P.S. (e premettendo che non credo sia per questo che il film non mi è piaciuto): capisco che vuole essere un film che propugna una maggiore parità di genere nella vita reale, ma far passare tutti i maschi per degli emeriti deficienti mi sembra un po' eccessivo (anche se è una satira).

benzo24  @  20/01/2024 12:31:52
   1 / 10
Pessimo film demenziale di propaganda woke anti patriarcato, talmente confuso da risultare dannoso. Inoltre è uno spreco utilizzare Cera e Ferrell in questo modo

alessio.b  @  14/12/2023 14:02:12
   1 / 10
Ci tengo a mettere il voto più basso perché Barbie è un film in malafede.
Non è un'opera con buone idee venuta male, non è un film difficile non riuscito, non è nemmeno una commedia innocua senza pretese per passare un paio d'ore. Barbie è un prodotto del più becero mercato progettato a tavolino da uffici marketing per un target basso da tenere basso e se possibile abbassare ancora di più.
La scrittura anch'essa è da ufficio marketing di bassa lega, forse con un aiuto da parte di chatgpt, tanto per riuscire ad infarcire delle più becere banalità ogni frase detta. Ci sono talmente tanti stereotipi affastellati che a un certo punto risulta talmente, incredibilmente banale da essere addirittura difficile da seguire!!!
Dispiace davvero che Noah Baumbach e Greta Gerwig, che fino a ieri tutti noi cinefili apprezzavamo per i loro piccoli bei film indipendenti, si siano piegati in questo modo al mercato. Dispiace davvero che attori come Margot Robbie (che qui riesce addirittura ad essere brava!!!) e Ryan Gosling (che in ogni scena sembra non sapere se ridere o piangere) non abbiano avuto la possibilità di dire NO.
Ho visto il film su piattaforma assieme ad un gruppo di persone dagli 8 ai 53 anni, e mi consola che ha fatto rabbrividire tutti.
Leggo ora che Greta Gerwig sarà presidente di giuria al Festival di Cannes 2024.
Evviva.
Povero cinema.

riiado  @  14/12/2023 14:01:42
   1 / 10
Esiste una parola tedesca che non ha traduzioni in italiano, ed è "Fremdschämen", che indica la situazione in cui sei profondamente imbarazzato per qualcuno che non si rende conto di starsi rendendo ridicolo.
Ed è davvero il sentimento profondo che ho provato per la regista, ma in fin dei conti per tutti gli attori, a partire da Margot Robbie e Ryan Gosling, nell'essere riusciti a dar forma alla peggior pellicola mai uscita sul grande schermo dal tempo de "la storia infinita 2".
Si fatica davvero a capire quale sia il messaggio finale: critica al patriarcato? Il corpo della donna oggettivato a mero strumento sessuale? I cavalli conquisteranno il mondo? Il valore del rapporto tra uomini e donne va ridefinito?
Ma soprattutto... Will Farrell che razza di ruolo aveva nel film? E chi diavolo ha scritto il dialogo finale completamente incomprensibile tra Barbie e la sua creatrice?
Tanto, tantissimo imbarazzo per chi ha buttato via una occasione importante, utilizzando i soliti fondi infiniti di Hollywood per una pellicola ai limiti di un B Movie. Senza far ridere.
Fremdschämen

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Ultima risposta 14/12/2023 14.05.44
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Vegetable man  @  03/12/2023 15:42:55
   4 / 10
Film che funziona finchè non si prende sul serio ed indugia sul mondo camp di Barbieworld. Nella seconda parte il tracollo: alla regista a quel punto importa solo urlare un 'messaggio' femminista (ma direi più misandrivo e matriarcale) in modo didascalico ed irritante, con un livello di discussione da tredicenne su TikTok. Pensare che un film del genere, che inneggi alla 'guerra tra i sessi' in modo cosí sciocco, abbia avuto il successo che ha avuto, è sconfortante.

clemtaf  @  12/11/2023 13:22:57
   5½ / 10
Buone le intenzioni, confusa la realizzazione. La bellissima prima scena con citazione lascia immaginare un proseguito all'altezza, ma nella seconda parte il film diventa un pasticcio.

TheLegend  @  03/11/2023 17:25:25
   4 / 10
Tanto rumore per nulla.

kastalya  @  01/10/2023 19:47:32
   1 / 10
Film davvero brutto ...fino ad essere quasi fastidioso!
Arrivare alla fine è stata una tortura.

Fa riflettere sui nostri tempi.... il fatto che sia un film da record d'incassi...

Kronostorm  @  20/09/2023 23:00:44
   4 / 10
Ho visto Barbie. Sì, l'ho fatto. Quando sono uscito dalla sala non ero incazzato, però. Non ero neanche nauseato. Non provavo repulsione, afflizione, scoramento. Nulla di tutto questo. Ero svuotato. Di solito dopo ogni spettacolo ho sempre qualche commento da fare a caldo. In questo caso, ne è uscito un commento lapidario e asciutto: "Tante risorse impiegate male". In quel momento è uscito di getto, ma sentivo che, in realtà, dentro di me ribollivano strati e strati di pensieri che dovevano aspettare la quiete dopo la tempesta, per sedimentarsi a dovere.

Al terzo tentativo ci sono riuscito. Niente overbooking stavolta: dopo tre settimane, evidentemente la maggior parte del gregge era già rientrata all'ovile.
Quindi mi sono mischiato ad alcuni esserini vestiti di tutte le tonalità di rosa e fucsia possibili, mi sono seduto in sala e ho visto quel benedetto film che ha fatto letteralmente impazzire questo mondo allo sbaraglio.
L'ho visto perché ho imparato che, nel bene e nel male, se vuoi parlare di qualcosa lo devi prima conoscere personalmente. Dovevo vederlo per farmi la mia idea sul fenomeno dell'anno.
Mi sono pure sforzato di essere imparziale, perché ero pur sempre seduto in sala e stavo pagando per uno spettacolo. Quindi mi sono detto: "Bene Barbie, a noi due. Se sei meno mer*a di quanto mi aspetto, mi lascerò stupire dal tuo mare di confetti rosa. Dacci dentro."

Purtroppo però, Barbie ha estratto una mitragliatrice gatling rovente e mi ha scaricato addosso una serie infinta di confetti dum-dum che mi hanno crivellato selvaggiamente per oltre due ore. Ma andiamo per gradi.
Siccome so già che arriveranno i social justice warrior, l'anonima cinefili, gli esteti della mer*a e tutto il resto dell'armata brancaleone, parto dalla qualità del film come contenuto di intrattenimento.
E poi passiamo al sugo vero e proprio.

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1 risposta al commento
Ultima risposta 26/09/2023 13.21.29
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ValeGo  @  20/09/2023 17:45:33
   5½ / 10
La prima parte del film è molto carina e ben fatta, la seconda parte invece si perde e diventa una storia assurda e poco originale. Averi preferito una cosa tipo Monster & ci con maggiore dettagli sui vari tipi di barbie e su come le barbie entrano ed escono dal mondo reale quotidianamente.
Per fortuna i protagonisti sono fortissimi altrimenti sarebbe stato un flop. Peccato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  19/09/2023 16:19:45
   5 / 10
Barbie è l'omologazione fatta prodotto. I riferimenti cinematografici, dalla creazione della famosissima bambola fino ad oggi, è pieno di riferimenti alla Barbie, oggetto del desiderio maschile e modello per quello femminile. In tempi recenti anche il Don't worry darling ha più di un riferimento, come La fabbrica delle mogli degli anni 70. Ora, vedere il logo Mattel vicino a quello della Warner un campanello d'allarme me lo ha fatto scattare. Tutto questo pippone femminista ed anticapitalista mi è sembrato vero come una moneta di tre euro. Tecnicamente il film presenta delle scenografie grandiose, Margot Robbie fisicamente sembra nata per il ruolo e Ryan Gosling è sicuramente una nota positiva per un film diverso dalle sue corde. Un mondo sgargiante e patinato, ma finto ed artificioso come i suoi propositi. Forse perchè sono diffidente di natura.

maxi82  @  16/09/2023 22:18:40
   5 / 10
Il film parte bene,ma mi aspettavo un altro tipo di svolgimento;e tutto perfetto per la grafica e anche i protagonisti perfetti nella parte,ma l'andamento e veramente insulso,una noia mortale

steocx  @  16/09/2023 20:34:37
   4 / 10
Insulso e banale film classico americano ideato per i lobotomizzati di questo triste, e speriamo passeggero, momento di povertà intellettuale e di ideali.

Jumpy  @  16/09/2023 19:23:32
   3 / 10
1 per le scenografie, davvero belle, curate e ricche di particolari giocattolosi e plasticosi, 1 per Margot Robbie e 1 per Ryan Gosling, attori davvero di alto livello che mi meraviglio si siano prestati a questa imbarazzante baracconata.
Partirebbe anche bene, presentando tutto questo mondo fantastico di colori rosa e fluo...

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inizia poi una lunga, ma lunga

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Si scivola ancora più in basso...

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Infine...

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Non ho trovato il film brutto in modo assoluto, anzi, magari qualche idea è anche divertente, ma per tematiche che propone l'ho trovato fuori tempo massimo, superficiale, estremamente semplicistico (nonostante non sia, dichiaratamente, un film per bambini (in USA è PG-13...), distaccato dalla società contemporanea che vorrebbe rappresentare.
Avrebbe avuto senso, come già notato da altri, fino a 40-50 anni fa. Ritengo, ad esempio,che la stessa trama, la stessa evoluzione del personaggio, avrebbe avuto tutt'altro risalto se calata nella società americana degli anni '60 (pensate poi a quali spunti se ne sarebbero ricavato per ambientazione ed impatto visivo...).

Lucone  @  16/09/2023 18:31:59
   2½ / 10
Un atto di propaganda politica e niente di più.
Insopportabile!! Una Margot Robbie mediocre e teleguidata.

BigHatLogan91  @  14/09/2023 17:42:26
   4½ / 10
Si salva la scenografia e qualche parte musical. Tutto il resto è da buttare.

Mauro@Lanari  @  14/09/2023 00:15:57
   4½ / 10
Non lo so e non m'interessa saperlo: forse i primi modelli di Barbie saranno stati progettati secondo ideali maschilisti, poi però la Mattel ha proseguito coi sondaggi di mercato e n'è venuta fuori Barbieland, un matriarcato con Ken quale accessorio. Se nel film lui si ribella importando dalla realtà il patriarcato, una Barbie ormai emancipata propone d'oltrepassare il distopico dualismo con l'autodeterminazione: vale a dire? Come per Pinocchio, dismettere il ruolo di bambole o burattini e decidere da sé il proprio destino? Qualcosa del tipo "diventa ciò che sei dop'averlo scoperto?" Per fortuna Dick non era ingenuo quanto Collodi e ci lascia col dubbio che Deckard sia a sua volta un replicante. La Scolastica distingueva un "ens a se", l'aseità dell'autogenerazione eterna, da un "ens ab alio", l'abalietà di qualunque entità cosmica creata o procreata, comunque sia la cui indole è stata decisa da altro/-i. C'è chi conosce anche un solo esempio di "causa sui", e comunque questo sarebbe sufficiente a garantirne la bontà valoriale? Non hanno provato a realizzarsi pure tutt'i despoti e i tiranni? Gerwig e il compagno pensano di cavarsela con una visita ginecologica: buffonata. Incapaci d'ammettere i loro limiti, non hanno saputo accontentarsi d'una divertente parodia di "2001", "The Matrix" (la scelta fra i due tipi di scarpe), "The Truman Show", "Forrest Gump", "Singin' in the Rain", "Grease", "Orgoglio e pregiudizio". Allora preferisco i Meat Puppets o i circa 5 minuti e 18 secondi d'Howard Greenhalgh quando quasi 3 decenni fa, nel giugno del 1994, diresse il video di "Black Hole Sun" dei Soundgarden (https://www.youtube.com/watch?v=3mbBbFH9fAg) contr'ogni forma d'alienazione.

davmus  @  11/09/2023 12:20:30
   5 / 10
Parte bene, personalmente ho trovato emozionanti i momenti che descrivono l'abbandono delle Barbie da parte delle bimbe che crescono...poi però il film decade in lunghissime scene, che seppur avendo argomenti validi, diventano lunghe, noiose ed eccessivamente ripetitive

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Enzo001  @  15/08/2023 23:33:48
   1 / 10
Evindenziare le differenze le sottolinea. Inutilmente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  10/08/2023 17:03:26
   5 / 10
Quando un film deve sottostare a una montagna di compromessi, non può che uscire un risultato come questo.
Robbie e Gosling si impegnano e restano in parte per tutta la durata del film, garantendo professionalità e appoggio alla causa.
Anche la ricostruzione di Barbieland - e in generale i primi 15 minuti a tratteggiare questa dimensione - sono l'aspetto migliore del film, il quale incomincia a perdere quota nel momento in cui subentrano gli spauracchi "patriarcato" e "parità di genere".
Una storia dovrebbe essere costruita ed esposta in maniera autonoma rispetto al messaggio; invece oggi, per paura del fraintendimento, viene posto il messaggio al centro, e tutto il resto a orbitare attorno (un infausto esempio di quanto dico è rappresentato dall'irricevibile monologo della Ferrera, un vero e proprio comizio che mette in pausa il film e costringe lo spettatore all'ascolto).
L'onestà del progetto viene ulteriormente minata dall'incessante martellamento del merchandising di Barbie - nuovi accessori da vendere o revival di oggettistica vecchia - e l'incuria sulla scelta del target, tra soluzioni narrative demenziali (forse potabili da un pubblico minore) e dialoghi/temi non adatti ai bambini.
Progetto vincente dal punto di vista del marketing e del botteghino, quindi un istant-cult dei nostri tempi.
E al contempo, aggiungo io, il vasto apprezzamento di questo film deve essere una spia d'allarme per i tempi che corrono: qua siamo nel marketing camuffato da cinema, con delle tematiche "progressiste" per conferire velleità autoriali.

neverhood  @  03/08/2023 23:34:17
   2 / 10
Film godibile per i primi 20 minuti...poi tutto diventa noia e pistolotti espliciti su femminismo e società patriarcale veramente fuori luogo e tempo. Credo uno dei peggiori film degli ultimi anni, inspiegabilmente osannato "anche" da alcuna critica. Imbarazzante.

goophex  @  30/07/2023 23:27:32
   3 / 10
Ricapitolando: Barbie nasce negli anni 60 come la massima espressione della donna stereotipata, bella ed esteticamente perfetta ma rilegata ad un ruolo di donna superficiale, oggetto. Col tempo, sopratutto negli ultimi anni, la Mattel ha dovuto ricalibrare questa figura sfornando una miriade di Barbie non più belle e perfette ma intelligenti, diversamente abili, di varie razze e impegnate in ogni tipo di professione e lavoro. Tutto bello, tutto bene, tutto giusto, ispirare le bambine di oggi ad essere di più che belle e superficiali è un'idea "nobile".
Poi nel 2023 arriva Greta Gerwig che in modo subdolo e forzato ci vuole far credere che il mondo, quantomeno quello occidentale, sia ancora maschilista, governato dal patriarcato e quindi ci sforna questo film pieno di banali stereotipi che non fanno altro che essere la contraddizione continua tra quelli femminili e maschili.
La cosa davvero patetica di questo enorme baraccone commerciale e trovare recensioni e critiche esaltate e commenti di spettatori estasiati come se avessero visto chissà quale capolavoro.
Un film pretenzioso che forse avrebbe potuto avere un senso se proiettato negli anni 70/80 e che oggi risulta ridicolo.
Se si pensa che negli Stati Uniti è vietato ai minori di 12 anni fa capire come il film che si camuffa da commedia in realtà si prenda molto sul serio dando l'inevitabile conferma di che tempi patetici e tristi stiamo vivendo in termini di valori, comunicazione e cultura.
Il cinema purtroppo non è esente da questo becero politically correct che ormai intacca ogni forma d'espressione, anzi, ormai ne è la massima espressione e la regista Greta Gerwig si rivela davvero una degna e pietosa rappresentante di questo pensiero ipocrita e di comodo oltre che una esasperata ed anacronistica femminista.

Wilding  @  23/07/2023 14:29:08
   3½ / 10
Tre Sale su Cinque occupate da "questa cosa" stupidissima, film non programmati e soffocati da "Barbie", spettacolino adatto allo stesso pubblico under cui si rivolge la bambola protagonista. Canzoni e balli, risatine e scemenze varie in un cocktail mescolato alla meglio. Pessimo.

4 risposte al commento
Ultima risposta 06/09/2023 13.10.44
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looking-glass  @  23/07/2023 11:43:18
   5 / 10
La grande promozione creata intorno al film era davvero ben fatta, anche i vari trailer facevano sperare bene soprattutto perchè i protagonisti principali, Ryan Gosling e Margot Robbie, sono una garanzia vista la filmografia che hanno alle spalle. La regista invece per ora non mi aveva mai fatto gridare al miracolo con i suoi precedenti film. Purtroppo in Barbie viene messa troppa carne al fuco, troppi generi mescolati: commedia, drammatico-sentimentale, musical e molto altro. Spesso veramente scene tipo quella della svolta musical secondo me inserite cosi senza senso quasi a caso. Bravi gli attori, bellissime le scenografie, super la fotografia patinata ma ne esce fuori davvero un pasticcio. Il film peggiora soprattutto nella seconda parte e alla fine non si capisce neanche davvero a che pubblico sia destinato se per ragazzi o adulti e quale dei tanti messaggi volesse trasmettere. Peccato visto il soggetto pop è stata sprecata un'occasione.

stratoZ  @  21/07/2023 13:18:14
   5 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Greta Gerwig presenta: Barbie didascalismo ridondante.

Lo stato d'animo che più mi si addiceva all'uscita dal cinema: amareggiato. Si parecchio amareggiato perché Barbie aveva delle discrete carte in tavola e tutte le buone intenzioni per essere una valida commedia satirica e invece per colpa di uno stile eccessivamente verboso e appunto didascalico al limite della sopportazione fa perdere totalmente la qualità artistica dell'opera. Il processo è chiaro, Greta Gerwig abbandona lo stile indipendente e sussurrato del buon "Lady bird" sua precedente opera e per lanciare il messaggio ad un pubblico più ampio possibile realizza un film che mette in chiaro ogni singola sequenza con dei dialoghi cinematograficamente superflui. C'è da dire che lo scopo per come concepito è perfettamente riuscito, il messaggio è lanciato, l'opera artistica però ne risente.

Barbie parte subito di quarta, con uno stile postmoderno zeppo di citazionismo, alla ricerca di memorabilità, riferimenti culturali contemporanei, e soprattutto una discreta ironia dissacrante nei confronti sia dei soggetti sia delle istituzioni.
Col suo stile colorato e caricaturale Barbie dipinge un mondo macchiato dal fardello del patriarcato, attenzione non si parla solo di quello reale in quanto anche il mondo delle barbie è già influenzato da un patriarcato che le vuole perfette, felici e senza mezzo difetto.
E la critica funzionerebbe pure, sia l'inizio, sia la parte centrale di avventura nel mondo reale, sia il ritorno nel mondo di Barbie in cui viene attaccato l'ego maschile - la sequenza dei Ken che suonano la chitarra in spiaggia per farsi guardare dalle Barbie è splendida, rovinata soltanto da un voice over di Barbie che dice "Dobbiamo colpirli nel loro ego" - guarda che lo aveva capito chiunque, a che serve sottolinearlo? -

E questo episodio si può applicare per tutto il film, ogni volta che c'è mezza sequenza con un lieve sottotesto deve arrivare il dialogo e lo spiegone a sottolineare, ricalcare e far notare allo spettatore che "hey guarda che questa scena vuol dire questo, hey hey hey nel caso te lo fossi perso stiamo attaccando gli standard di bellezza irrealistici e le aspettative irrealizzabili che la società patriarcale proietta sulle donne" .

Ed è un peccato, un peccato perché concettualmente è un film che condivido, è anche un film che in qualche sequenza mi ha anche fatto sentire dei rimorsi per qualche comportamento simil maschilista - volontario o meno - che ho applicato in passato.

E anche in ambito humor, qualche chicca carina ci sarebbe, soprattutto viene sfruttato bene il conflitto che crea l'ingenuità di Barbie e Ken nei confronti del mondo reale dopo aver vissuto una vita perfetta a Barbieland,

Non mi dilungo molto sugli aspetti visivi perché c'è poco da dire, abbastanza poca roba registicamente - e ce credo che deve dire la regia quando dicono tutto i dialoghi? - poi per il resto: tutto rosa come dovrebbe essere e le canzoni e le coreografie le ho trovate abbastanza meh, accettabili solo in quanto anch'esse sono considerabili nella parodia.

PS: la citazione a 2001 è quella palese, ma in cuor mio mi piace pensare che la Gerwig abbia voluto anche citare "To be or not to be" di Lubitsch pochi momenti dopo. "ciao barbie" "ciao barbie" "ciao barbie" "ciao barbie" "ciao barbie" "ciao barbie" "ciao barbie" "ciao barbie" "ciao barbie"

Infine mi dispiace abbiano eliminato le scene di John Cena dal montaggio finale del film anche se risulta comunque accreditato.

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