antichrist regia di Lars Von Trier Danimarca, Germania, Francia, Italia, Svezia, Polonia 2009
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antichrist (2009)

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locandina del film ANTICHRIST

Titolo Originale: ANTICHRIST

RegiaLars Von Trier

InterpretiWillem Dafoe, Charlotte Gainsbourg

Durata: h 1.40
NazionalitàDanimarca, Germania, Francia, Italia, Svezia, Polonia 2009
Generedrammatico
Al cinema nel Maggio 2009

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Trama del film Antichrist

Un uomo, una donna. Un marito e una moglie che fanno l'amore con grande trasporto. Nel frattempo il loro bambino esce dal box in cui dormiva, si arrampica sulla finestra per guardare affascinato la neve che cade e precipita morendo. La donna a distanza di un mese non riesce a riprendersi e il marito, che è anche uno psicoterapeuta, decide di curarla anche se i protocolli della professione non lo consentirebbero. Inizia così un percorso che condurrà entrambi in una casa nel bosco dove la tragedia è in agguato.

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Voto Visitatori:   6,55 / 10 (251 voti)6,55Grafico
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Voti e commenti su Antichrist, 251 opinioni inserite

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bussisotto  @  26/05/2009 08:50:30
   3 / 10
No. Stavolta non ci sto.
Lars Von Trier si cimenta in un lungo e noioso apologo del dolore, che segue una trama mai lineare.
Dialoghi insostenibili, una violenza inspiegabile, un finale che lascia interdetti.
Visivamente interessante (ma solo a tratti) e molto ben interpretato (anche se le scelte del doppiaggio io le ho trovate oscene), la pellicola si dipana per strade impervie.
Sono d'accordo con chi sottolinea il coraggio della rappresentazione e l'anticommercialità del progetto, ma sono uscito dalla sala con la (vaga) idea di essere stato un pò preso per il c**o.

4 risposte al commento
Ultima risposta 03/06/2009 11.18.21
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Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  25/05/2009 20:50:37
   9 / 10
Lars Von Trier è un regista che ama sconvolgere, provocare e scuotere lo spettatore e con questo film ci riesce e non importa come: con un silenzio, una riflessione, un pensiero, una critica o un dissenso; il suo intento è quello di scatenare una reazione.
Troviamo tutti i suoi tormenti e le sue ossessioni: la religione, la donna ed il sesso miscelati e confusi, frutto anche della depressione sofferta dal regista.

Anthicrist è un film che va metabolizzato lentamente e va comunque visto poiché fa riflettere e fa discutere …. e non è da poco al giorno d’oggi.

4 risposte al commento
Ultima risposta 25/05/2009 22.23.48
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  25/05/2009 15:12:28
   9 / 10
Difficile esprimere un parere a caldo su questo film appena usciti dalla sala.
Di sicuro non si rimane indifferenti, per non dire che -almeno per quanto mi riguarda- lascia un certo senso di sconvolgimento.
E dopo averci pensato e ripensato, letto pareri più o meno autorevoli e rivissuto nella testa alcune sequenze, sono quasi certo di aver visto una grande opera, di quelle che all'uscita ci rifletti sopra e ti confronti con i tuoi amici di ventura.

A livello emotivo, era dai tempi di Inland Empire che non ero catapultato in una dimensione onirica e surreale dove le immagini e le suggestioni parlano più della storia.
Anche qui, le interpretazioni su quello che è accaduto durante la visione sono molteplici. Forse l'errore è proprio quello di dover spiegare tutto quanto senza cogliere la potenza delle singole scene (ad ogni modo, una idea di quello che avviene me la sono fatta).

E questo per me è grande cinema, emozionante e coinvolgente: se poi a qualcuno non piace, mi dispiace per lui.

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Ultima risposta 25/05/2009 18.34.20
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Bestiolina  @  25/05/2009 13:04:35
   4 / 10
Concordo con chi ha detto che questo film o lo si ama o lo si odia: tanto per dare l'idea, ho visto persone dare 10 e persone abbandonare la sala dopo neanche mezzora dall'inizio della proiezione.
Personalmente non impazzisco per i film che occorre rivedere quattro o cinque volte per apprezzarne la profondità e il significato ultimo.
Non credo che l'essere criptico a tutti i costi significhi essere un grande regista.
Ciò premesso, il film è oggettivamente un horror diverso, si potrebbe dire quasi un horror "d'essay", da piccolo cinema con i sedili in legno, dove proiettano soltano film di raffinati autori iraniani, in lingua originale con sottotitoli in svedese.
Insomma, non un film per tutti.
A dispetto del titolo satanesco, il film non ha molto a che vedere con illustri predecessori come l'Esorcista, Omen o Rosemary's baby.
La narrazione è di una lentezza esasperante, nel senso che non succede praticamente nulla per almeno un'ora.
Negli ultimi quaranta minuti si assiste ad una serie di episodi di sapore onirico che "evoca" il male in arrivo (ma il loro significato non verrà purtroppo esplicitato adeguatamente) e ad immagini di atroce crudezza che, oltre ad essere un po' disturbanti, paiono decisamente forzate.
Elevata l'intepretazione offerta dagli attori.
Pessimo purtroppo il doppiaggio della protagonista femminile.
Il finale è pienamente il linea con il resto del film: un gigantesco punto interrogativo che costringerà i più a discutere e litigare per giorni e giorni su cosa significhi e su cosa non significhi.

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Ultima risposta 26/05/2009 15.55.11
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RickDeckard83  @  25/05/2009 12:19:10
   1 / 10
Ma veramente c'è ancora gente che si fa fregare da Von Trier con le sue masturbazioni mentali??? Non l'avete capito che questo ci sta prendendo per il c.u.l.o. e basta??? Questo non è cinema, è una cosa indefinita che proiettano nelle sale. Se Von Trier dice di fare i film (ci vuole coraggio a chiamarli film) per sè e non per il pubblico, perchè non se li guarda da solo a casa invece di infestare i cinema con questa roba?

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Ultima risposta 30/07/2009 17.08.21
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LEMING  @  25/05/2009 08:09:28
   10 / 10
Questo è un horror di Lars Von Trier, e per chi conosce bene questo regista, il mio commento potrebbe terminare qui. Ovviamente aggiungo che il film è una lenta ma inesorabile discesa agli inferi della malefica follia, con i due interpreti che vivono la loro parte completamente ed in maniera altamente disturbante.
Non aspettatevi L'esorcista 2, ma un film cattivissimo con il male che si insinua lentamente negli interpreti e in noi spettatori. Lars è tornato per colpirci con un macigno pesantissimo, onirico,visionario, crudele e sublime. IL prologo e l'epilogo sono quanto di meglio io abbia mai visto al cinema.
Capolavoro assoluto.
Lemming

P.s. Se non siete masochisti, e amate Fast and Furious oppure San Valentino di sangue 3D, vi consiglio di astenervi dalla visione di questa pellicola.

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Ultima risposta 29/07/2009 11.20.03
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  25/05/2009 00:26:48
   10 / 10
La Natura batte sempre la Cultura. Anche prima dell'età dell'Oro, anche prima di Saturno. La Natura è maligna. La Natura è progenitrice. La Natura è, perciò, donna.
Se tutto ciò sia stato calcolato o no da LVT, non è dato a sapere (certamente il regista danese ha qualche conto in sospeso con il mondo femminile), ma raramente si è vista una tale coerenza, magari inconsapevole, al cinema.

Coerenza che arriva fino in fondo, con una doppia castrazione (di Urano/Defoe e di Gaia/Guinsburg) a- e anti-religiosa (ma è un film religioso questo? O serve a confondere?): o più probabilmente solamente antinaturalistica (ma anche contro la civiltà che in millenari cammini non ha portato a nulla se non a distruggere). Prima dell'Era dell'Oro, prima della nscita dell'umanità. Solo così si può risalire alle origini e, forse, trovare un velo di speranzoso ottimismo tra uomo e donna, visto che Sesso e Morte, Amore e Tanathos, falliscono già dall'inizio.

Ripeto, c'entra l'Anticrist0: secondo me poco, anzi per nulla. I pochi riferimenti (i libri, gli appunti, i disegni, i quadri fotografici del dop Anthony Dod Mantle a richiamare più Goya che Dante) servono più a depistare, che a spiegare. Per Von Trier Satana ha creato la Natura, il mondo: questo è chiaro. E Di0, il Bene, ci ha messo la culttura: che dovrà però seguire un altro cammino, ritornando quindi al primitivo, ai boschi. per potere creare davvero il Bene. Di fronte allo stilismo del film, i pareri ovvio che siano contrastanti: ci si può irritare davanti ad uno squarcio di tela di Fontana, o al fuoco di Burri: o rimanerne estasiati.

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Ultima risposta 25/05/2009 18.10.16
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ughetto  @  24/05/2009 20:34:24
   1½ / 10
Se la natura è la Chiesa di Satana, il clitoride ne è l'altare. Questa sembra la tesi alla quale giungono i due protagonsiti dell'ultima fatica di Von Trier. Per arrivarci percorrono una strada che comincia a causa dell'elabroazione di un lutto e si snoda tortuosamente fra psicoterapia, panismo ed escatologie assortite; e alla fine si scopre che il percorso era comincaito addirittura prima: con una tesi di scienze politche.
Senza entrare nel dettaglio, non mi sembra ne valga la pena, trovo che la struttura argomentativa sia approssimativa, grossolana e che soprattutto inciampi in imperdonabili generalizzazioni, per non dire veri e prorpi errori concettuali (ovviamente nelle premesse, poichè è bene che le conclusioni siano insindacate).
Tutto questo retto da una regia mai così banale che alterna un format da pubblicità del Martini ad uno alla Blair Witch Project.
Cosa aggiungere? sceneggiatura piatta, dialoghi ridicoli, fotografia noiosissima, performance attoriali invalutabili.
Mi ha inoltre fatto davvero innervosire l'aver assistito ad alcune scene particolarmente crude: credo che il mostrare la violenza, soprattutto di un certo tipo, comunque tolga qualcosa a chi la vede (e anche a chi la mette in scena). In altri termini: nessuno, che si appoggi ad una struttra concettuale così inconsitente, dovrebbe permettersi di realizzare crerte inquadrature.
Sono disgustato. e intristito dal tramonto di un grande autore.

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Ultima risposta 01/06/2009 00.06.56
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Ruyen  @  24/05/2009 18:10:50
   8 / 10
Antichrist è un film davvero molto bello, ma allo stesso tempo discutibile, in quanto "estremo". Questo non tanto per alcune scene erotico/perverse, volutamente provocatorie a mio parere, quanto per la sua costruzione.
La trama infatti è molto lenta, scarna e in diversi punti ermetica, quindi comprendo benissimo la raffica di voti negativi che ho letto qui...ma non li condivido. Lars Von Trier non è il mio regista preferito, però riconosco a lui il tentativo di andare "oltre" a certe convenzioni cinematografiche; in più questo film mi ha davvero lasciato molto, in particolar modo la percezione di una persona (il regista stesso) che ha attraversato un periodo di grande sofferenza...questo film insomma mi sembra sia una sorta di allucinante incubo dove diverse problematiche (rapporto con la natura, con le donne, con la vita e la morte, ma soprattutto con sè stessi) si rincorrono e compenetrano fino a raggiungere un vero e proprio deliirio della mente.
In più ritengo che alcune scene siano davvero stupende tecnicamente (ad esempio il parallelismo tra il prologo e l'epilogo, con la musica di Haendel che si fonde ai rallenti in bianco e nero in modo magico...mamma mia...)

Non per tutti, però per i miei gusti merita davvero, almeno per cimentarsi una volta ogni tanto in qualcosa di "diverso" e "estremo".

P.S.: ritengo che offendere le persone che hanno gusti diversi dai propri sia una vera c####ta...dai facciamo le persone adulte...
Non posso però resistere però dal complimentarmi con quelle persone che vanno al cinema senza informarsi almeno un minimo su cosa stanno andando a vedere...e frustrati da ciò iniziano dal 5° minuto del film fino alla fine a rovinare la visione anche agli altri, a cui magari il film potrebbe interessare...d'altronde il rispetto di questi tempi mi sembra sia andato a farsi benedire.

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Ultima risposta 24/05/2009 20.22.00
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gilles  @  24/05/2009 13:02:45
   6 / 10
E' veramente sensato proporre giudizi tagliati solamente dalla forbice della denigrazione assoluta e del fanatismo resistente? L'unico commento non esagerato è quello di forzalube, tutti gli altri sembrano scontri elettorali. Una cosa è certa: che lo si detesti o che lo si ami, Von Trier fa parlare di sè. Ma al di là del personaggio, bisogna vedere più criticamente come stanno le cose: è evidente che l'intento primario del danese è scioccare il pubblico, più che proporre contenuti circolatori; è evidente che al centro della sua regia c'è una ferma convinzione stilistica: il Dogma. Ora, una cosa è approvare o no questo metodo, un'altra è prenderlo per come esso è: non uno statuto universale, non una discriminazione di tutto ciò che non coincide con esso, ma la dichiarazione estetica e programmatica di un gruppo di artisti, un manifesto, insomma. Ancora, che lo si approvi o no, il Dogma resta l'ultimo tentativo concreto di scuola cinematografica che porta avanti un'idea di cinema non più chiusa nelle discettazioni teoriche, ma concretizzata nei prodotti della cultura.
Altro sono i risultati di Antichrist: notevole messa in scena, uso sapiente degli effetti sonori, fotografia molto curata, attori messi a dura prova, tanta pretenziosità, effetti visivi ridicoli (vedi gli animali parlanti), poco contenuto e tanta forma, poca poeticità (nonostante l'ammiccamento a Tarkovskj) e scene di effetto talmente furbe, se pensate a posteriori, cioè nel loro insieme, da risultare inconsistenti. A posto di scannarci in modo insindacabile, pensiamo ai contributi culturali che un film di Von Trier può dare, se ne dà.

9 risposte al commento
Ultima risposta 24/05/2009 21.16.15
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AKIRA KUROSAWA  @  23/05/2009 19:43:03
   10 / 10
impossibile da commentare, perfezione, un nuovo capitolo della storia del cinema, mi stupisce vedere dei voti bassi, e non li capisco, ma ovviamente i ragazzini se ne vanno a vedere sto film pensando "bella rega stasera ci caghiamo addosso, andamo a vedere l anticristo, ***** che figo"........... e ovviamente quello ch si trovano davanti non è un film horror comune, è un opera d arte che non verra capita e verra scambiata per cavolata.. non è cosi, siamo davanti ad un opera d arte, tra 50 anni diventera come tutte un opera cult

15 risposte al commento
Ultima risposta 24/05/2009 20.17.56
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alesfaer  @  23/05/2009 19:14:58
   2 / 10
da flop 25 snz dubbio. 1 delle piu grandi vaccate di tutti i tempi. film , se cosi si può dire, destinato al limbo. nn è 1 horror, nn è 1 thriller nè 1 drammatico. è in compenso una prorompente mazzata chiodata nello scroto. abbacinante in tutti i sensi.consigliatissimo per apprezzare la bellezza della vita, e x capire che rinchiudersi in 1 cinema in giorni non devastati dai tornado non ha senso

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Ultima risposta 30/07/2009 17.41.01
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Gruppo COLLABORATORI Aenima  @  23/05/2009 18:18:04
   3½ / 10
ANTICHRIST. Prognosi.
Il calcolo dell'odio che Von Trier nutre nei confronti della dignità umana ha richiesto la rivisitazione del sistema metrico con conseguente introduzione di una nuova unità di misura: il "LarsVon" (simbolo: 8===D).

ANTICHRIST. "Lutto Libero" (preludio alla ****** pazzesca).
"Io giuro di sottostare al seguente elenco di regole elaborate e confermate dal DOGMA 95":

1. Le riprese vanno girate sulle location. Non devono essere portate scenografie ed oggetti di scena (Se esistono delle necessità specifiche per la storia, va scelta una location adeguata alle esigenze).
2. Il suono non deve mai essere prodotto a parte dalle immagini e viceversa. (La musica non deve essere usata a meno che non sia presente quando il film venga girato).
3. La macchina da presa deve essere portata a mano. Ogni movimento o immobilità ottenibile con le riprese a mano è permesso. (Il film non deve svolgersi davanti alla macchina da presa; le riprese devono essere girate dove il film si svolge).
4. Il film deve essere a colori. Luci speciali non sono permesse. (Se c'è troppa poca luce per l'esposizione della scena, la scena va tagliata o si può fissare una sola luce alla macchina da presa stessa).
5. Lavori ottici e filtri non sono permessi.
6. Il film non deve contenere azione superficiale. (Omicidi, armi, etc. non devono accadere).
7. L'alienazione temporale e geografica non è permessa. (Questo per dire che il film ha luogo qui ed ora).
8. Non sono accettabili film di genere.
9. L'opera finale va trasferita su pellicola Academy 35mm, con il formato 4:3, non widescreen. (Originariamente si richiedeva di girare direttamente in Academy 35mm, ma la regola è stata cambiata per facilitare le produzioni a basso costo).
10. Il regista non deve essere accreditato.

Tratto dalla rubrica "TROVA LE DIFFERENZE" de "LA SETTIMANA ENIGMISTICA".

ANTICHRIST. Regna il caos (sullo schermo).
Veniamo al..."Film".
L'ultima fatica del danese più amato dai puffi é una raccolta di spiacevoli immagini montate secondo le regole del principio di indeterminazione di Heisenberg.
Trama e sceneggiatura si riducono al riassunto, fin troppo prolisso, riportato da questo sito...Poi, senza preavviso, la protagonista decide che è finalmente giunto il momento di amputarsi il clitoride.
Nota di merito per l'uso di fish eye e grandangolo nel più puro stile "alla ***** di cane"; immenso il doppiaggio.

ANTICHRIST. Disperazione (in sala).
Secondo fonti non accreditate Antichrist è in realtà il remake del film di Damiano Damiani del 1963 "LA NOIA"; gli spettatori nelle sale di tutto il mondo hanno risposto "PRESENTE" citando negli intenti un'opera girata nello stesso anno dal fracese Jean-Luc Godard: "IL DISPREZZO".

ANTICHRIST. Tra i tre mendicanti il terzo gode.
Le sequenze grandguignolesche che hanno fatto urlare allo scandalo un'impreparata platea Cannesiana sono, in effetti, l'unica nota positiva di un polpettone precotto (e pure un po' premasticato): 100 secondi scarsi di godimento su 100 minuti di suicidio intelluale a pagamento...Rowenta!

ANTICHRIST. Epitaffio.
"E' solo dopo aver toccato il fondo che scopriamo di saper scavare". (cit. attribuibile a Lars Von Trier)

10 risposte al commento
Ultima risposta 14/02/2012 18.28.37
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rufy  @  23/05/2009 15:45:54
   1 / 10
Inguardabile...senza senso (non credete a chi vi dice che il film ha un significato nascosto)...quasi due ore di film a parlare solo delle turbe psicologiche della protagonista, che alla fine

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
IL TITOLO NON C'ENTRA NIENTE...NON è UN HORROR...alcune scene sono vomitevolmente esagerate...
forse posso dirlo, è arrivato il momento:
IL FILM PEGGIORE DI TUTTA LA STORIA DEL CINEMA!!

7 risposte al commento
Ultima risposta 31/05/2009 23.36.48
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TheGame  @  23/05/2009 13:34:23
   1 / 10
Ci sono opere destinate a diventare Arte, destinate a entrare nell'immaginario collettivo e altre, invece, destinate a sprofondare nell'oblio delle aberrazioni. "Antichrist" rientra in quest'ultima categoria. Von Trier, gigioneggiando all’occorrenza Lynch e Kubrick, vorrebbe spiazzare lo spettatore offrendogli una visione estremamente elitaria e misogina della follia e perversione umana, ma finisce involontariamente col creare un'opera la cui pretenziosità è seconda solo all'autocompiacimento del suo creatore...

13 risposte al commento
Ultima risposta 15/02/2010 13.18.43
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Invia una mail all'autore del commento Daniel91  @  23/05/2009 12:17:46
   10 / 10
Non c'è niente da dire di fronte alla genialità di Von Trier. Lars è il miglior regista del pianeta e sa di esserlo. Un film spettacolare, sconvolgentemente ispirante. Grazie a Lars ha ancora senso fare cinema.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

2 risposte al commento
Ultima risposta 02/06/2009 17.17.24
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diavoletta@roma  @  23/05/2009 05:12:05
   1 / 10
Antichrist racconta la storia di una coppia che perde un figlio e decide di vivere in un bosco, popolato dalle forze del male. Anzi, da satana in persona. Che forse sta usando il loro bambino per il suo ritorno sulla terra.
IL FILM NN SEGUE QUEL POCO DI TRAMA CHE HANNO SCRITTO....
l peggior film che ho visto....
avrei voluto chiedere il rimborso del biglietto....
comunque anzixhe metterlo nella categoria horror era meglio classificarlo....erotico...
in tutto il film si è visto il fondoschiena di willem dafoe E ALTROOOOOOOOOOO

8 risposte al commento
Ultima risposta 31/05/2009 23.26.18
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  23/05/2009 00:35:00
   10 / 10
Il caos regna!

13 risposte al commento
Ultima risposta 15/07/2009 20.22.52
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