120 battiti al minuto (2017)

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locandina del film 120 BATTITI AL MINUTO

Titolo Originale: 120 BATTEMENTS PAR MINUTE

Regia: Robin Campillo

Interpreti: Nahuel Pérez Biscayart, Arnaud Valois, Adèle Haenel, Antoine Reinartz, Pascal Tantot, Felix Maritaud, Mehdi Touré, Aloïse Sauvage, Simon Bourgade, Catherine Vinatier, Saadia Bentaïeb, Ariel Borenstein, Théophile Ray, Simon Guélat, Jean-François Auguste, Coralie Russier, Samuel Churin, Yves Heck, Emmanuel Menard, François Rabette, Caroline Piette, Naelle Dariya, Rahim-Silvioli Mehdi, Sabrina Aliane, Julien Herbin, Marco Horanieh

Durata: h 2.20
Nazionalità: Francia 2017
Genere: drammatico
Al cinema nell'Ottobre 2017

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Trama del film 120 battiti al minuto

120 battiti al minuto racconta la militanza del giovane Nathan (Arnaud Valois) tra le fila degli attivisti di Act Up-Paris, associazione pronta a tutto pur di rompere il silenzio generale sull'epidemia di AIDS e sensibilizzare l'opinione pubblica sulla malattia che da oltre dieci anni miete vittime nel Paese. Sono i primi anni novanta, un gruppo di attivisti irrompe in una conferenza sull'AIDS, lanciando sangue finto sui partecipanti e ammanettando il relatore. Spettacolari, sconsiderate azioni di protesta si moltiplicano nella Capitale, Act Up guadagna sempre più visibilità, e Nathan resta colpito dalla vitalità e dall'attaccamento alla causa del compagno Sean (Nahuel Pérez Biscayart), uno dei militanti più radicali del movimento. Tra i due inizia una relazione appassionata.

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Voto Visitatori:

7,25 / 10 (2 voti)

Grafico

Migliore attore non protagonista (Antoine Reinartz)

Migliore promessa maschile (Nahuel Pérez Biscayart)

VINCITORE DI 6 PREMI CÉSAR:
Miglior film, Migliore attore non protagonista (Antoine Reinartz), Migliore promessa maschile (Nahuel Pérez Biscayart), Migliore sceneggiatura originale, Miglior montaggio, Migliore musica

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Voti e commenti su 120 battiti al minuto, 2 opinioni inserite

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The Gaunt @ 13/04/2022 20:53:02

7½ / 10

120 battiti al minuto è un film fatto di passione ed attivismo politico nei confronti di una malattia che si voleva a tutti i costi chiudere dentro un armadio, lasciando esposte le fasce di popolazione più esposte. Dopotutto chissenefrega di *******, froci e drogati. L'attivismo politico di questo film è la lotta per informare ed aprire quell'armadio chiuso. Lottare non solo contro un destino segnato, ma prevenirlo usando tutti i mezzi possibili. Campiolo poi è estremamente equilibrato tra sfera pubblica e privata, che si alternano senza mai creare un contrasto, ma plasmando la materia a disposizione e dandogli un buona solidità. Un film da vedere.

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wicker @ 14/02/2018 19:38:47

7 / 10

Film sicuramente di forte impatto, sia visivo che morale.
Scene di sesso (vero e sentito) e di sangue (finto, lanciato per protesta), scene dove soprattutto nella prima parte si spiega anche con termini scientifici il progresso di una malattia forse troppo presto dimenticata.
Di contorno una vicenda vera e vissuta in prima persona dal regista che non bada alla durata per descrivere anche troppo minuziosamente sentimenti e discussioni. Qui sta la pecca del film, parte iniziale con dibattitti troppo lunghi e parte centrale lenta su una contestazione martellante e ripetitiva.

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