la giusta causa (1994)

"La Giusta Causa" è un film che poteva essere ricordato in modo migliore, peccato che invece di adottare una strada originale, scelga diversi stereotipi e si arena sul versante del thriller anonimo. Ottime le ambientazioni, ma non bastano.
Le interpretazioni sono generalmente buone: ottimo Fishburne come sempre, inquietante Ed Harris, che però si ritrova un personaggio troppo sulla linea di Hannibal Lecter, Sean Connery un po' svogliato, ma da sempre il suo contributo.
In definitiva un film che si lascia seguire, fino al finale, parecchio prevedibile e scontato.

Film che tiene fino all'ultima mezz'ora, che si caratterizza per una ricerca, direi forzata ed eccessiva, del colpo di scena. Complessivamente quindi passa nell'anonimato.

un pò lentino......con un colpo di scena finale un pò telefonato e altre situazioni che potevan esser fatte meglio.....senza infamia e senza lode!!

Tutto sommato non sarebbe neanche tanto male. La storia sembra interessante e sufficientemente caricata di pathos, tanto che la voglia di continuare la visione per vedere come si sviluppano gli eventi cresce man mano che si va avanti. Poi però l'ultima mezz'ora è incentrata sulla voglia di creare un finale ad effetto, che però rende il tutto oltre che prevedibile anche poco credibile, vanificando quello che di buono aveva offerto in precedenza.
Connery e Harris se la cavano abbastanza bene, anche se non appaiono al meglio della forma, la trama pareva poter raggiungere la sufficienza senza sforzi, aiutata da un ritmo valido e da alcuni momenti di tensione, ma alla fine il tutto si riduce ad una insipida pellicola poco originale che miscela dramma e thriller in maniera insoddisfacente.

Poco incisivo e piuttosto noioso questo film firmato Arne Glimcher.
La prima parte è anche godibile, con un buon ritmo e una sceneggiatura diretta e solida, mentre la seconda parte si perde in innumerevoli prevedibilità e in una noia pressochè soporifera. Discrete le prove del cast.

Dopo un inizio positivo e anche particolare la pellicola di Arne Glimcher "La giusta causa" si perde fra noia e tanta prevedibilità, insomma tante le cose già viste.

E' praticamente questa la sintesi di questo prodotto cinematografico che, per carità, mostra anche una serie di pregi come la buona fotografia e gli attori; nella prima parte del film inoltre da segnalare un ottimo ritmo e una grande dose di mistero, personaggi scanditi sul piano psicologico... poi... il buio!
Infatti nella seconda parte la regia vuole attrarre con sangue e cerca il fatidico colpo di genio/colpo di scena risultando il più delle volte abbastanza banale e terribilmente forzata, ma come detto non mancano buone scene, film che parte benissimo per "consumarsi" poi in modo abbastanza squallido, si poteva fare molto di più!

filmetto non da buttare, ma dietro la locandina c'era chi bestemmiando lo paragonava al silenzio degli innocenti...suvvia!

Un thriller giudiziario incasinato e poco credibile, liberamente ispirato al romanzo di John Katzenbach

LA PRIMA PARTE DEL FILM "LA GIUSTA CAUSA" E' DAVVERO INTRIGANTE, BELLISSIMO...
TUTTA QUESTA SUSPENCE E SOPRATTUTTO LE INNUMEREVOLI ATTESE CHE IL FILM CI FA NUTRIRE MAN MANO SVANISCONO VERSO LA FINE...

FINALE ALLUCINANTE, O MEGLIO, LA PARTE FINALE E' MOLTO CONFUSA, NEL FILM C'E' ANCHE UN PIZZICO DI TENSIONE CHE CI TIENE "SVEGLI" DURANTE LA VISIONE...!

CMQ FILM BELLO IN PARTE...

PRIMA PARTE DEL FILM 8
SECONDA PARTE DEL FILM 1
ILLUSIONE TOTALE DI VEDERE UN BEL FILM!