istinti criminali (1997)

Discreto buddy-movie (se lo possiamo definire così…) con protagonisti il leggendario rapper Tupac Shakur e il mitico James Belushi.
Anche se sulla carta ci si potrebbe aspettare una specie di "48 ore", in realtà in Gang Related, oltre a mancare totalmente quell'ironia tipica del genere, la storia è decisamente più cupa rispetto ai prodotti analoghi in voga in quel periodo.
Tupac a mio avviso surclassa nettamente Belushi in quanto a carisma, non tanto perchè migliore come attore ma perchè (in questo caso, almeno) più versatile e adatto a ricoprire il ruolo dello sbirro corrotto ma con una certa moralità di fondo.
Belushi invece, come già successo nel precedente "Danko", quando si ritrova a dividere la scena con altri attori di una certa presenza, fa più fatica a prendere le redini della situazione, nonostante il suo personaggio abbia sicuramente un certo spessore ai fini della storia.
Venendo al film in sè, l'asse portante che tiene in piedi il tutto è racchiuso in un unico grosso intreccio, che si articola in diverse fazioni collegate tra loro dal medesimo filo conduttore.
I personaggi, seppur spesso appena abbozzati, non sono mai messi lì a caso, ognuno ha il suo piccolo ma importante ruolo ai fini della trama.
Certo non si può fare a meno di notare la leggera assurdità di alcuni eventi e le banalità di alcune scene (mi riferisco in particolar modo a quelle in tribunale), ma tutto sommato il film scorre via veloce, nonostante le quasi 2 ore, e fondamentalmente non annoia mai.
Buona anche la colonna sonora curata da Suge Knight per la Death Row Records, etichetta che all'epoca aveva sotto contratto tutti i migliori talenti della scena HipHop-R&B californiana (tra cui Tupac stesso).
Nel complesso, direi che un 7 ci può stare.