world war z (2013)

World war Z parla di un ex soldato che deve far fronte al diffondersi a macchia d'olio di un epidemia che rende le persone degli zombi assettati di sangue. Niente di nuovo sul fronte trama specialmente se inseriamo, come è stato fatto, degli elementi molto comuni a questo genere di film: inizio con quadretto idilliaco di una famigliola felice, che fa intuire di aver ritrovato da poco la serenità e l'equilibrio, padre super figo, moglie iper paziente, figlia asmatica (che, ma non mi dire, ad un certo punto perderà l'inalatore), figlia rompipalle che ha paura della sua ombra, orfano che viene adottato e si dimostra coraggioso e forte.
Di nuovo c'è che almeno la famigliola viene messa in salvo dopo poche tempo (grazie al cielo ci hanno evitato altri piagnistei della figlia), ed è solo il padre che viene spedito in giro per il mondo per cercare di capire come debellare questo virus che sta mettendo scompiglio in tutto il mondo.
Le parti visivamente più interessanti sono sicuramente quelle girate in Israele, mentre non mi sono piaciute le scene di combattimento in cui le immagini erano troppo confuse, specialmente quelle notturne, e si faceva realmente fatica a distinguere le figure in lotta.
Per quanto riguarda la fine, poteva essere anch'essa meno scontata e tipica rispetto a questo genere di film ma il tentativo c'è, anche se non ben riuscito, a mio parere.
Nota positiva per Favino, che mi è sempre piaciuto e ha fatto uno dei personaggi più carini del film forse.
Non è male, più o meno ciò che mi aspettavo da un film del genere, e penso che sia lo stesso per la maggior parte di coloro che è andato a vederlo.