una messa per dracula (1970)

Non eccelso per quanto riguarda la regia ma abbastanza gradevole per come si sviluppa, finale a parte, riuscendo a intrattenere quanto basta per non infastidire, soprattutto quelli che il personaggio di Dracula lo hanno visto in tutte le salse (come quella del sangue).
Bene il cast, ritmo narrativo che risulta fluido e visione sufficientemente valida.

un altro buon film con Lee ad interpretare Dracula, per quanto di base di base il canovaccio sia il solito, con Dracula che ritorna fa cose e poi viene inevitabilmente sconfitto, non mancano gli spunti interessanti in particolare la critica alla borghesia bacchettona tanto brava a condannare comportamenti scorretti, ma altrettanto brava a cascarci usando come scusa la noia.
un altro buon capitolo.

Quinto Dracula hammeriano dove fa capolino per la prima volta il satanismo. Ottima la prima parte con i 3 gentiluomini moralisti dediti alle perversioni al meretricio e che poi annoiati vanno a fare una messa nera. Dalla resurrezione di Dracula in poi si torna al classico canovaccio col vampiro che si crea schiave e uccide a mani basse. Non è violento come il suo seguito diretto e cioè IL MARCHIO DI DRACULA, però l'assassinio di Paxton è considerevole ma da annotarsi soprattutto sono le scene al bordello con il laido Felix e con un paio di donne nude, che se contestualizzate al registro morale della casa di produzione lasciano sopresi, è pur vero che in quel periodo cercava di rinnovarsi stilisticamente, anche nel tipo di montaggio e riprese. Le musiche sono fra le migliori della saga e gli attori meno burattini che altrove. La pecca sta nel finale, concettualmente lirico ma affrettato per come è gestito.

Quinto film prodotto dalla Hammer basato sulla figura di Dracula.....ed un opera secondo me solo parzialmente riuscita.
Il problema principale riguarda secondo me proprio la sceneggiatura,riscritta velocemente dopo che Christopher Lee accettò d'interpretare nuovamente il ruolo del conte (inizialmente Dracula non doveva proprio comparire nella pellicola)....per forza di cose quindi la trama appare parecchio debole e non sempre particolarmente sensata,risultando più convincente tutta la prima parte rispetto alla seconda (dove fa la sua comparsa il nostro succhia-sangue preferito).
Si salva l'efficace ed interessante messaggio di critica sociale, nei confronti della borghesia,l'aspetto tecnico nella media delle produzioni Hammer ed una recitazione tutto sommato buona (anche se Lee,ha fatto di meglio).
Non del tutto malvagio,si può concederli una visione.

Non si discosta molto dai precedenti film con Lee nei panni di Dracula, ma si fa apprezzare per l'elemento "satanico" con annessa evocazione del "Signore delle tenebre" e per la condanna della borghesia e del suo falso moralismo che giudica i giovani ma si gode i vizi carnali nei bordelli (belle e audaci le sequenze, non doppiate in italiano, dove i ricchi signori sono in compagnia di prostitute). Piuttosto sbrigativo e non convincente il finale in chiesa. Ho preferito il seguito "Il marchio di Dracula".

Non male, Cristopher Lee magnifico nei panni di Dracula...Il film non annoia un secondo, anzi scorre via che è un piacere. Di certo non impressiona ma le atmosfere non sono affatto male.

Il film inizia bene, prendendo una connotazione sociale mostrando una borghesia che predica bene e razzola male, con delle scene anche piuttosto audaci. Esteticamente è nei canoni Hammer, quindi molto buoni, coadiuvati da bravi attori (su tutti il padre di Alice).
Purtroppo peró la vendetta di Dracula, seppur subdola come al solito, non è resa molto bene secondo me. Pur essendoci scene forti, non rusulta granchè inquietante, nonostante ci siano ingredienti di satanismo...
Anche Lee mi è sembrato svogliato e nel finale non mi è piaciuto molto.