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mondo movie (e gia questo lo rende solo per appassionati) parla della caccia in tutte le sue forme ed in svariate parti del mondo. violento e crudo non lesina scene di squartamenti ecc. a confronto con altri mondo movie o shock documentary questo è molto monotematico ma tra fotografia, alcune scene ed una buona colonna sonora(non il montaggio sonoro che a volte è pessimo) si tiene a galla.
Buon shockumentary diretto da Antonio Climati nel 1975,ben realizzato dal punto di vista tecnico e con numerose sequenze disturbanti ed impressionanti (alcune di queste naturalmente false). A differenza di tanti altri film del genere, questo riesce anche a risultare abbastanza interessante. Solo per gli appassionati.
Niente di straordinariamente sconvolgente o illuminante. Mi sorprende che in alcuni commenti sottostanti ci si sia soffermati sulla realtà concreta di certe scene, come se fosse quello il punto. È un documentario che vuole ricordarci (con un certo compiacimento, a tratti) la parte meno romantica, filosofica e favolistica non solo della vita animale (tra gli animali ci metto anche l'uomo, nel senso di specie integrante del cerchio della vita) in sé, ma dell'idea di Natura. Ovvio che così facendo trascura e mette in ombra taluni aspetti, realtà e considerazioni.
Irritante e fastidioso, come shockumentary presenta i soliti elementi morbosi e violenti mascherati da critica sociale; più che film dovrebbe essere definito un mattatoio in celluloide. Ad ogni modo la buona fotografia e il mestiere dei due registi riesce perlomeno a fargli raggiungere la sufficienza. Tutto teso a mostrare gli aspetti più cupi e crudi della natura e dell'uomo, raggiunge la canonica ora e mezza con i soliti animali scannati, con indigeni intenti ad effettuare particolari riti fecondativi e con i vari hippies tipici del filone. Scialbo e poco interessante, caratterizzato da una tediosa atmosfera da National Geographic, ha come aspetti positivi solo gli interventi di Alberto Moravia (che scrisse il commento sonoro, ad ogni modo anch'esso non eccezionale) e le musiche di Carlo Savina. Climati, in passato collaboratore di Jacopetti e Prosperi, realizzerà inoltre l'horror Natura contro, conosciuto anche come Cannibal holocaust 2. La scena della fecondazione del terreno verrà citata l'anno dopo in Novecento, successivamente in Subconscious cruelty e anche nel recente The life and death of a porno gang. Tra gli hippies accampati fa una breve comparsa la mitica pornodiva Ilona Staller. La famosa scena del turista sbranato dal leone (ripresa anche in Traces of death 1) è in realtà fasulla. Seguirà Savana violenta.
Nel 1975 Antonio Climati e Mario Morra realizzarono "Ultime grida dalla Savana", un discreto mondo-movie che parla prevalentemente di caccia. La caccia in quasi tutte le sue manifestazioni: caccia ala volpe, caccia al cervo, caccia all'elefante, caccia ai pipistrelli, caccia all'uomo (!!!) ecc. Non mancano affatto le scene di violenza e di crudeltà (tipiche del genere) come le drammatiche scene delle decapitazioni e delle evirazioni da parte di pseudo-militari ai danni di poveri Indios dell'Amazzonia o la famosa e controversa scena della morte del turista sbranato da un branco di leoni (di cui la veridicità della scena è ancora in discussione); o scene antropologiche curiose come i raduni degli hippies o la particolare scena della fecondazione del terreno (scena stra-cult!). Sinceramente non capisco tutti questi voti bassi, a me questo Mondo Movie non mi è dispiaciuto affatto, lo trovo discreto e ben realizzato; contiene delle efficaci musiche di Carlo Savina e un buon commento di Alberto Moravia. Sicuramente "Ultime Grida dalla Savana" è uno dei migliori Mondo (se non il migliore) della coppia Climati-Morra (che successivamente realizzeranno SAVANA VIOLENTA e DOLCE E SELVAGGIO). Da vedere per tutti gli ultra-appassionati (come me) di questo genere.
Per me 4 non lo merita, certo nella prima parte è noioso e scorre lento ma poi si rifà abbastanza bene. La tanto famosa scena dei leoni per quanto possa sembrare vera si crede sia falsa, così come quella riguardante l'evirazione/decapitazione di un indigeno..chissà. La maggior parte del film ruota attorno a scene di caccia rivolte a tutto il mondo abitante la savana, e alla lunga possono risultare pesanti. Surreali i censori, han oscurato qualche genitale per poi mostrare INTEGRALMENTE cani , volpi e pecore squartate ed altro ancora, l'unico motivo plausibile è che lo abbiano fatto per motivi di privacy, anche se l'oscuramento non è che sia proprio stato fatto al massimo. Dignitoso comunque.