tutto sua madre (2013)

Il protagonista è bravo, il personaggio della madre è riuscitissimo ed è quello che si accaparra la parte più comica della storia, strappando sorrisi spontanei, ma la storia per lunghi tratti mi è sembrata priva di vero spessore e a tratti ripetitiva, culminando in un finale che tenta il colpo di coda ma appare un po' enfatico.
Nel complesso non è una visione da disprezzare ma non mi ha particolarmente colpito e, pur apprezzandone le qualità tecniche, non mi convince a lasciare un voto pienamnete positivo.

Adoro le commedie francesi, attendevo Tutto sua madre con ansia. Mi è piaciuto, ma solo in minima parte. E' un film ben diretto, ben recitato, retto su monologhi brillanti e su un umorismo che più raffinato (e affilato) non si può. Intelligente, ma nella maniera un po' esclusiva dei film di Allen e Almodovar. Guillaume Galliene – autore, regista, interprete del film – è di una bravura mostruosa. Alle prese con due ruoli, veste anche panni femminili, come solo i più grandi attori hanno fanno in passato. Ma la sua storia – tra cinismo, dramma, autoanalisi – a volte fa più pena che altro. Una commedia breve ed incisiva, dunque, dall'impianto fortemente teatrale, con l'occhio puntato su Freud e sui rapporti madre-figlio.

Piccolo film francese pieno dei peggiori e più ridicoli stereotipi sui gay al limite dell'omofobia. Le gag sono tutte improntate sul modello di uomo ultra-effeminato che si crede una donna.
D'altronde la storia è davvero assurda:

SPOILER
Resta di interessante la bravura dell'attore/regista nell'interpretare diversi ruoli, seppure tutti molto sopra le righe.

mal riuscito. noioso