In una guerra futura tra la razza umana e le forze dell'intelligenza artificiale, Joshua, un ex agente delle forze speciali in lutto per la scomparsa della moglie, viene reclutato per dare la caccia e uccidere il Creatore, l'inafferrabile architetto dell'intelligenza artificiale avanzata che ha sviluppato una misteriosa arma con il potere di porre fine alla guerra e all'umanità stessa.
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Intanto quando ho letto che la regia era firmata dall'autore del bellissimo Rogue One non ho esitato. E ho fatto bene! Fantascienza di serie A impeccabile, credibile e pazzesca dal punto di vista scenografico. Il plot è da manuale in maniera anche troppo evidente tanto che la costruzione dell'impianto narrativo ha uno schema spesso prevedibile. Il diritto alla vita degli androidi è il tema portante; noi li consideriamo al servizio dell'umanità, ma se loro reclamassero una loro pacifica esistenza cosa succederebbe? Che gli umani, programmati per evolversi e difendersi dalle minacce(siamo parassiti, intelligenti, ma pur sempre parassiti.. è inutile girarci intorno) non esiterebbero a dichiarare guerra a costo di inventarsi un qualsiasi pretesto. SPOILER. E gli americani, come al solito nella fantascienza, sono caput mundi e la fanno da padrone. Subiscono uno shock(il riferimento all'inside job del 9/11 è palese da parte degli autori) e scatenano l'inferno imperialista in nome della pace. Tutto sommato si perdonano cattivi e buoni stereotipati che putroppono rimangono schiacciati nella bidimensionalità dello schermo e rimane una nota di speranza e fiducia nell'eroina del film, veramente iconica. Anche se il finale suggerisce un sequel, spero lo eviteranno!