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Buon film sul tema delle case infestate, una produzione che punta forte sul mostrare il meno possibile riuscendo ugualmente a trasmettere un certa inquietudine. John è un compositore rimasto segnato da un gravissimo lutto, decide di trasferirsi e prendere dimora in un' elegante villa da anni sfitta. Manco a dirlo l'abitazione è infestata da una presenza in cerca di giustizia, rimasta prigioniera tra quelle mura a seguito di un terrificante omicidio. Effetti sonori e minacciosi ambienti splendidamente valorizzati da un regia sicura contribuiscono a creare atmosfere permeate di una certa tensione, ben strutturata la trama, piacevolmente misteriosa dopo un avvio decisamente scontato. I tasselli del puzzle vengono somministrati con parsimonia, il mistero si cela nel passato dell'abitazione con i vecchi inquilini coinvolti in un fatto aberrante perpetrato a causa di spregevoli motivi. Resta impressa la polverosa stanza segreta con i suoi oggetti intrisi di dolore, dal carillon alla sedia a rotelle tutto sottolinea la malinconica situazione in cui versava l'ospite di quell'angusto luogo. Riuscito l'epilogo con biforcazione tra mondo reale e limbo parallelo, meno convincente l'apporto di Gorge C. Scott, altrove attore apprezzato in questo caso poco convincente a causa di una limitata espressività. Senza spargimenti di sangue e fastidiosi sbalzi di volume Peter Medak confeziona una piccola chicca, imperdibile per gli amanti del genere. Il film dura un' ora e quaranta minuti circa, non poco più di sessanta come indicato nella scheda.