space vampires (1985)

B-movie targato Tobe Hooper , commistione fra horror e sci-fi coraggiosa e ambiziosa ma poco efficace.
L'inizio è discreto , il tocco di O'Bannon in sceneggiatura si vede , e l'idea di base risulta abbastanza interessante. Inoltre, a spingere il titolo nella prima fase, troviamo anche la bellezza sensualissima della protagonista , nuda quasi ad ogni inquadratura.
Sfortunatamente le note positive terminano qui , visto che col proseguire della storia il film si sfilaccerà inesorabilmente , fra confusione , lentezza , ripetitività e banalità a profusione.
Discreti gli effetti e non male il make-up , ma è troppo poco per salvare questa pellicola noiosa e pasticciata dalla mezz'ora in poi.

Tra fantascienza, horror e thriller paranormale Hooper dirige, dopo il successo di "Poltergeist", LIFEFORCE, B-Movie rilegato con elementi triti resi polifunzionali sul momento, e realizzato dalla mano di un modesto mestierante.
Seppur presente è una spicciola originalità, la pellicola assiste ad un incremento esponenziale esplosivo e di roboante assurdità, manifesto di una esagerazione inopportuna e anti-spettacolare, classica dei film di bassa lega.

Fanta-horror ambizioso e complesso, ma sfortunatamente anche molto noioso.
Ritmo piatto, sceneggiatura caotica, personaggi/attori anonimi; ogni tanto si rianima grazie a qualche trucco discreto ed alle forme abbondanti della space girl, ma ciò comunque non basta per salvarlo dal coma.

5, e non meno, solo per l'epico e famosissimo tema dei credits finali; Mancini doveva aver sniffato qualcosa di veramente pesante per trovare un'ispirazione del genere dopo una soundtrack fino a quel momento abbastanza mediocre.

Ad ogni modo non ne vale la pena, fans di Hooper o meno che siate.

Verso metà anni '80 la Cannon del duo Golan-Globus provava a diventare una mini-major... fallendo. Tra i flopponi più memorabili ci fu questo Space Vampires, di un Tobe Hooper che sarebbe poi andato in caduta libera, qui costretto a trovare continuamente inquadrature con qualcosa in mezzo per nascondere la passer@ della Space Girl, ignuda per tutto il film. Pellicola sconclusionata di cui si ricordano 2 cose: le bocce di Mathilda May ed il tema di Henry Mancini

In una piattaforma aliena, vengono ritrovate e portate sulla terra tre creature dall'aspetto umano. La loro natura si rivelerà mostruosa e, al loro risveglio, semineranno il caos.
Seppur poco pretenziosa, la sceneggiatura soffre la propria scarsezza e la banalità di partenza. Anche se l'evoluzione della storia si dimostra sufficientemente intrigante, la trama mantiene una pochezza di contenuti interessanti non poco rilevante. Il solo elemento degno di nota, parlando della sceneggiatura, è l'instaurarsi del rapporto tra protagonista e vampiro, che, però, cede notevole spazio ad un'azione avventuristica spicciola che diventa addirittura catastrofica nel finale.
La regia di Hooper eleva il film come può, riuscendoci poco, seppur elegante e misurata.
Gli effetti speciali, presenti e costanti, sono sufficienti, considerando che la pellicola è un B-Movie horror fantascientifico anni '80.
Il reparto attoriale contribuisce anch'esso alla mancata riuscita della pellicola.
Un film di genere sgradevole e disarmonico, davvero poco soddisfacente e da evitare.

Tobe Hooper dopo il successone commerciale di Poltergeist ci riprova con questo Fant-Horror-Pecoreccio con allusioni apocalittiche , dove l'unica cosa che si salva sono le notevoli tette di Mathilda May " gran gnocca " praticamente sempre nuda ed inquadrata in posa come la miglior Fenech delle nostre commedie all' italiana made anni 70-80.

Per quanto riguarda il lato tecnico abbiamo dei buoni effetti speciali ( ricordando che siamo nel 1985) che ricordano poltergeist e un buon lavoro per quanto riguarda il trucco dei corpi rinsecchiti , mentre per la sceneggiatura e qui arriviamo al punto debole... ci ritroviamo spesso di fronte a dei dialoghi demenziali e noiosi.

In conclusione vista la generale confusione del film , gli attori palesemente inadeguati e insignificanti , l'unico motivo che mi ha riportato a rivedere questa pellicola è stato il ricordo della Space Girl ed in effetti si è riconfermata l'unica attrazione del film , tolta questa non resta nulla di interessante.

Buona visione , anzi buone tette.

La prima metà del film è davvero interessante e da guardare (non solo per le forme di Mathilda May), la seconda invece è confusionaria e forzata, si perde il filo logico della trama e gli avvenimenti che si susseguono sono disconnessi fra di loro fino ad arrivare ad un finale che lascia interdetti. Questa rivisitazione spaziale del vampiro però paragonata alla maggioranza degli altri film di Tobe Hooper sembra una chicca e ciò dimostra, a mio parere, come Hooper sia uno dei registi peggiori che il genere horror possa vantare fra le sue fila.

Film a suo modo storico, qualche sequenza resta impressa nella memoria... la mortale patata di Mathilda May... ma nel complesso il film cambia registro un paio di volte, esce dal binario e deraglia. Non molto riuscito.

Mix di fantascienza e horror uscito male. Dopo un inizio interessante, il film si perde inesorabilmente..chiudendo un occhio sui datati effetti speciali (anche se sembra fatto molto prima del 1985) sono le scene comiche involontarie e la mancanza di atmosfera ad affossare il film...peccato perchè c'erano le basi per creare qualcosa di valido...Hooper cerca di porre rimedio con le scene di nudo della space girl (davvero notevole) ma non bastano a salvare il tutto...

L' inizio è promettente, ma poi ha mio avviso il film s' ammoscia.