snowpiercer regia di Joon-Ho Bong Corea del Sud, USA, Francia 2013
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snowpiercer (2013)

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locandina del film SNOWPIERCER

Titolo Originale: SNOWPIERCER

RegiaJoon-Ho Bong

InterpretiKang-ho Song, Chris Evans, Tilda Swinton, Jamie Bell, Octavia Spencer, John Hurt, Ed Harris

Durata: h 2.06
NazionalitàCorea del Sud, USA, Francia 2013
Genereazione
Al cinema nel Febbraio 2014

•  Altri film di Joon-Ho Bong

Trama del film Snowpiercer

In un futuro non lontano, la Terra conosce una nuova Era Glaciale. Gli ultimi sopravvissuti del genere umano vivono confinati in un treno rompighiaccio in grado di correre perpetuamente attraverso il globo. L'inventore di questa macchina perfetta, il misterioso Wilford, ha anche determinato un sistema sociale su cui si regge l'equilibrio della comunità che abita i vagoni del treno. In coda stanno i miserabili sfruttati che salirono a bordo gratis, verso la testa del treno vivono invece nei privilegi i passeggeri di prima classe. Ma la rivolta degli oppressi dalla coda del treno è oramai imminente e il suo leader, Curtis, attende solo il momento giusto per tentare l'ardimentosa presa della testa del convoglio.

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Voto Visitatori:   6,70 / 10 (135 voti)6,70Grafico
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Voti e commenti su Snowpiercer, 135 opinioni inserite

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IceKiller  @  03/04/2014 02:38:14
   6 / 10
Un film curioso, ben fatto per alcuni aspetti, e altrettanti no. Molte incongruenze e molte cose "che non quadrano a rigor di logica", ma ciò nonostante il film in questione si lascia guardare fino alla fine in modo interessante, sufficenti i colpi di scena e l'evolversi della trama anche se con diversi punti in ribasso, veramente un peccato per il "dubbioso vuoto finale". Un film particolare alla quale bastavano alcune accortezze per avere un film veramente migliore e unico nel suo genere.

BlueBlaster  @  01/04/2014 01:14:56
   7 / 10
Prima che il film uscisse in sala leggevo recensioni che definivano il film come un qualcosa di innovativo, tipo una pietra miliare del Cinema di genere...secondo me sono parole grosse che non sia addicono alla pellicola in questione nonostante sia un buon prodotto.
Dal punto di vista filosofico siamo davanti ad una ottima metafora del GENERE UMANO...dell'evoluzione che c'è stata e che ci sarà, degli equilibri che compongono la società, della lotta per la sopravvivenza, delle gerarchie e così via...
Visivamente non è niente male in quanto la fotografia scura è eccellente in questo contesto, la regia ineccepibile sia nelle scene d'azione che nella rappresentazione dei panorami (siano essi gli esterni glaciali o gli interni del treno) con grande cura dei dettagli ed un montaggio di alta classe.
Quello che invece non mi ha fatto impazzire è lo stile narrativo di Joon-Ho Bong che, nonostante il respiro internazionale che ha cercato di dare al film, risente del Cinema orientale e della sua innata melodrammaticità ed ostentata profondità nei dialoghi.
La carne al fuoco è molta ma la sceneggiatura riesce a tenere in piedi ogni aspetto toccato e mantenendo un ritmo quasi sempre abbastanza alto...troppi però i combattimenti e neanche troppo originale il plot di base della "rivoluzione che parte dal basso" se non per via della location accattivante.
Qua e là qualche scena forte, anche se quello che colpisce di più è racchiuso nei dialoghi!
Cast non del tutto convincente: Chris Evans ad esempio l'ho reputato un attore troppo superficiale ed inespressivo per un ruolo così simbolico ed ha dato al suo personaggio una caratterizzazione che non si discosta dai tanti altri paladini simili visti nel corso degli anni, Octavia Spencer è una di quelle attrici che metterei dietro le sbarre così come Tilda Swinton ma in questo caso per via della sua bruttezza che qui è manifestata al suo massimo anche se come prova l'attrice risulta forse la migliore di tutti...sempre buona la prova di Ed Harris che ancora una volta tira le fila del gioco ed infine il solito John Hurt immancabile in questi ruoli drammatico-rivoluzionari.
Colonna sonora nella norma ma che non ipnotizza e neanche esalta, scenografie molto valide ma comunque inferiori alle mie aspettative...i paesaggi esterni sono solo accennati quando avrebbero meritato maggiore attenzione, il treno inoltre fa la sua figura ma comunque non è spettacolare come da premesse di un film che sulla carta doveva essere un capolavoro della fantascienza.
A me non è dispiaciuto affatto ma credo che in molti casi non accontenterà ne chi cercava un film d'azione e spettacolare per via dei temi affrontati piuttosto "pesanti" e come già detto metaforico-filosofici, ne coloro che si aspettavano un'idea strabiliante o una sceneggiatura originalissima e avvenieristica.

Gualty  @  28/03/2014 00:00:19
   6½ / 10
Un film difficile da giudicare per i suoi molti aspetti contraddittori in ogni sua componente: nella forma, nella sostanza, nella coerenza interna ed esterna.
Formalmente accosta dei pianosequenza cupi, sporchi, magistralmente tattili e palpabili ad altri freddi, glaciali, plasticosi. Si percepisce la distanza e il compromesso tra un'accetta che gocciola sangue e gli scenari digitali post apocalittici, tra il sudore rancido ripreso da una camera a mano e il modellino computerizzato di un treno futuristico in un mondo di bianca neve. Non che il contrasto sia di per sé un problema, ma il modo in cui viene accostato stona e gela ogni pretesa autoriale.
La trama si rivela poi più pretestuosa che mai non riuscendo a dare una giustificazione coerente alla pazzia gestionale ed all'incredibile spreco di risorse, così come all'incoerenza tra le rivelazioni dei vari protagonisti.
Nonostante tutto resta un film godibile, si può apprezzare ogni spunto di riflessione ed ogni piacevolezza estetica e linguistica, si può soprassedere alle pretese autoriali e alla leggerezza narrativa. Un capolavoro mancato ma di certo un buon film

farfy  @  27/03/2014 18:15:03
   7½ / 10
Guardo questo film ed ho dentro di me due sensazioni divergenti: è una cavolata o una pellicola geniale?.
Diciamo che le due ore passano velocemente, e si inizia subito con l'azione senza troppi fronzoli e preamboli.
Il regista è coreano e si capisce dal modo in cui affronta le scene di violenza, fumettistiche e talvolta ironiche, e nella stesura di alcuni personaggi che sembrano usciti da un racconto fantasy.
Gli attori sono comunque quasi tutti americani, e tutto ciò da al film un impianto più concreto e realistico.
Alcuni momenti sembrano desumere da willy wonka, mentre altri, soprattutto nel passaggio tra le varie stanze/vagoni mi sono sembrati affini al video "we must never be apart".
A tratti onirico, talvolta mentalmente perverso, è comunque visivamente bello, e con delle metafore importanti.



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benzo24  @  27/03/2014 13:02:18
   9 / 10
Quasi capolavoro, mai scontato e grandissimo cast (su tutti Song kang Ho) e ovviamente grande regia di Joon Ho-Bong..ma questa non è una novità

debaser  @  24/03/2014 16:49:00
   7 / 10
Trama interessante con eventi metafore su democrazia e natura umana. Piacevole, scorre bene nonostante evidenti lacune ed incongruenze. Bellissime le atmosfere e le scenografie dei vagoni dei piu' abbienti, alcune scene sono da antologia specie quello della scuola dei bambini e della discoteca. Il finale ti lascia un po' di stucco quando capisci

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e poi lo scontro finale un po alla cuore di tenebra tra i due protagonisti, non proprio originalissimo con ultima scena che lascia libera interpretazione ma che non mi convince appiene. Da vedere senz' altro.

MonkeyIsland  @  23/03/2014 20:29:25
   7½ / 10
Avevo già conosciuto in passato Joon-Ho Bong per lo splendido The Host (recuperatelo) e questa sua prima opera internazionale mi ha soddisfatto appieno.
La criticatissima trama non è altro che una sorta di metafora della società attuale, basti pensare alle persone che abitano negli ultimi vagoni del treno, trattate come animali che rappresentano i più emarginati socialmente del nostro mondo.
Fortunatamente Bong evita i classici stilemi del genere catastrofico dove si preme sul misticismo e l'ecologia (alla Shyamalan) e anzi come accennavo ogni scena non è mai messa lì per caso e alcune rimangono impresse nella mente

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Nel cast se la cavano tutti molto bene pure Evans e la Swinton alle prese con il personaggio più grottesco nel treno, la scenografia è bellissima e il ritmo è sempre altissimo (non mi sono annoiato un attimo), riguardo alla trama come ho già detto per me è solo un pretesto per espandere un messaggio del mondo attuale strutturato in classi sociali per quanto banale non è mai approfondito abbastanza nel cinema attuale mainstream, anche se devo ammettere che tutte le critiche che sono piovute sono eccessive (è un film a sfondo f-a-nt-a-s-c-i-e-n-t-i-f-i-c-o non di sola azione quindi bisogna anche non farsi duemila domande

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER).
Anche il finale mi è piaciuto

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Tra i migliori film dell'anno senz'ombra di dubbio.

massapucci  @  23/03/2014 20:00:03
   6 / 10
Mah, in fin dei conti film divertente, perciò gli do la sufficienza. Peccato però per la seconda parte (e per il finale). Ci si aspettano risposte esaustive, che invece risultano blande: a mio parere il finale non riesce ad acquietare i dubbi dello spettatore. Al contrario, li incrementa.
Faccio un esempio (seguono spoiler):
[nella scena finale si vedono la ragazza e il bambino sopravvissuti che escono dal treno con addosso una pelliccia. Se basta una pelliccia per ripararsi dal freddo, come mai l'umanità fuori dal treno si è estinta???? Il film avrebbe potuto dare qualche risposta almeno un minimo appagante; e invece non ne dà! Stesso discorso per la storia del treno, che non è spiegata bene. Abbiamo questo treno che percorre perpetuamente tutto il globo. Stranamente è super resistente agli ostacoli sulla pista, il ghiaccio sui binari gli fa un baffo. Diciamo un pochetto esagerato...!]
In ogni caso il film diverte, perciò consigliato a chi voglia passare una serata tranquilla sul divano con patatine e birra (come da tradizione ;) ).

TheLegend  @  23/03/2014 16:17:39
   7 / 10
Peccato davvero per la sceneggiatura della seconda parte perchè il film mi stava convincendo,poi però cerca di strafare e cade in spesso in errori o quantomeno in situazioni che andavano sicuramente spiegate meglio.
Nonostante tutto però sono riuscito ad apprezzarlo.

dagon  @  22/03/2014 17:25:40
   6½ / 10
Non male, ma non l'ho trovato poi così originale. Al di là dell'idea dell'ambientazione su un treno eternamente in moto, la tematica è stata battuta non poche volte dalla fantascienza e dalla letteratura. La realizzazione delle scene in computer grafica non sempre è impeccabile ma da spesso la sensazione di "disegnato" ed il treno in più punti sfida le leggi della fisica.
Comunque un valido apologo che rimarca come le dinamiche sociali (tribali?) della razza umana siano, alla fin fine, sempre quelle. Regia efficiente, forse inutilmente lungo, specie nel segmento centrale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  20/03/2014 19:32:26
   8 / 10
presenti spoiler

Certo che gli americani dovrebbero odiarlo sto Bong.
Sì perchè questo grande regista coreano (sempre loro...) con solo due film ha dato agli statunitensi la paga in un modo spaventoso in due dei loro generi preferiti.
Prima gira The Host, il miglior monster movie degli anni 2000, che da solo va a sfidare tutti i suoi epigoni prodotti in America uscendone trionfante. Con, tra l'altro, l'Apparizione del mostro che forse si installa direttamente al primo posto delle apparizioni nell'intera storia del genere.
Poi fa uno Sci-fi, questo Snowpiercer e anche stavolta rischia di sbeffeggiare tutti gli altri film dello stesso genere girati in America, questi sì decine e decine, altro che i monster movie.
E' vero, in questa operazione ci sono dietro parecchi dollari americani ma per il resto è tutto con gli occhi a mandorla, soggetto, sceneggiatura, regia, troupe.
E' una frase affettata ma questo Snowpiecer è uno di quegli sci-fi che segnano un'epoca, uno di quelli che ce n'è massimo due per decade.
A partire da 2001 di Kubrick, passando per Guerre Stellari, Alien, Blade Runner, Terminator e, anche se a me non piace, Matrix (vado a memoria eh, non vi scaldate per le mancanze) questo è un genere che ha poche pietre miliari nella sua strada e, probabilmente, un solo periodo d'oro, quello della fine 70 e anni 80.
Snowpiercer non avrà la forza dei capolavori citati ma si candida come possibile miglior esponente della fantascienza 2.0.
E, attenzione, Kubrick a parte, il film di Bong è tra tutti gli altri quello forse più ambizioso come tematiche, quello che sembra usare la fantascienza più come un mezzo per che come fine.
L'intera umanità sopravvissuta a un'era glaciale creata dallo stesso uomo (per combattere il surriscaldamento globale) vive da ormai 18 anni su un treno, lo Snowpiercer, un convoglio con una locomotiva dal motore perpetuo. Non c'è altro fuori, solo gelo su gelo, tutto il mondo è stipato nei vagoni di questo treno. In fondo i poveri (fortissimo il richiamo ai campi di concentramento), e poi su su su fino alla locomotiva dove vive da solo il Dio-Tiranno-Creatore che ha fatto costruire il treno.
In fondo preparano una rivoluzione. Si vuole avanzare, vagone dopo vagone...
La metafora è semplice quanto straordinaria.
Se si voleva un esempio più pertinente e "lineare" per rappresentare la società con le sue lotte di classe, con il controllo dei poveri da parte dei potenti, con la rivoluzione, con la necessità di mantenere un certo "ecosistema" stabile e chi più ne ha più ne metta, beh, difficile trovare meglio di questo.
E' proprio la linearità, la consequenzialità il concetto più interessante e niente in questo caso è migliore dei vagoni di un treno. Non si può andare di lato, vanno percorsi uno ad uno, uno di seguito agli altri.
Il film è molto ambizioso, in ogni azione, in ogni dialogo la carica metaforica è fortissima.
Però c'è anche tanto cinema, forse troppo.
E non credo purtroppo si raggiunga il mix perfetto tra autorialità e obbligatori tributi al genere.
Innanzitutto quello che funziona sono i personaggi, su tutti quello della "Ministra" Mason, interpretata da quel mostro di Tilda Swinton. Soprattutto tra i cattivi c'è tanto di buono, dai boia incappucciati al pelato braccio destro del capo, dalla donna in giallo al killer grasso. Ho trovato molto più deboli i buoni, anche nella recitazione. Molto bene il protagonista Evans, ottimo Song Kang-Ho (attore feticcio di Bong ma anche di Park Chan-Wook), discreti gli altri.
Tante bellissime scelte come ad esempio la tortura del braccio congelato, le barrette proteiche a base di insetti, il Capodanno (geniale, fantastico), l' Asilo dove come materia di studio non c'è la Storia tout court ma quella dei 18 anni di treno, e quella locomotiva così "viva", pulsante, quasi un'entità a sè, forse lei più che il suo Creatore il vero Dio di quella derelitta umanità.
A proposito, curioso che Ed Harris interpreti un ruolo similissimo a quello di Truman Show.
Ma c'è anche tanto trash, come ad esempio la rivolta dei discotecari, la sparatoria da finestrino a finestrino, alcuni momenti in cui in situazioni molto drammatiche si tirano fuori battute quasi comiche, i due personaggi coreani, padre e figlia, in cui troppo insistentemente si ricorda la figura dei tossici, la scena del sushi e altro ancora. Insomma, una delle tare del cinema orientale, quel non prendersi mai sul serio fino in fondo, è senz'altro presente.
E così, quasi assistendo a una specie di platform in cui piattaforma dopo piattaforma si arriva alla fine...arriviamo alla fine.
E qui sta forse la parte più interessante.
Perchè tutti i personaggi più importanti acquistano sfaccettature nuove.
Curtis, il capo della rivolta, personaggio sì positivo ma con molte cose da farsi perdonare sia nel passato che nel presente.
Gilliam, il vecchio capo dei buoni che invece si rivelerà qualcosa di molto diverso. A tal proposito reputo la metafora della testa e della coda che in qualche modo devono "comunicare" per mantenere un certo ordine a questo strano microcosmo come la più geniale del film.
E lo stesso Wilford, il Creatore, sarà anche un sanguinario dittatore ma alcuni suoi discorsi sulla miseria della sua stessa condizione e sul fatto che senza questa società gerarchica che lui ha creato l'umanità nemmeno esisterebbe magari fanno accapponare la pelle ma sono discorsi affatto banali e scontati.
Il finale dividerà molti ma io l'ho trovato nerissimo, altro che speranza.
Del treno non rimane niente. Degli uomini non rimane niente (forse) se non due bambini.
E quell'orso potrà dire tante cose ma a me dice solo che se speranza ci sarà è per lui.
Non certo per noi.

3 risposte al commento
Ultima risposta 21/03/2014 01.22.31
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lucki71  @  18/03/2014 12:55:06
   7½ / 10
Bel film...una vera sorpresa, una storia originale e frenetica che mi ha preso dal primo minuto, una rarità ormai..con un cast di attori in cui spicca l'ormai stufacente Chris Evans, veramente calato nella parte..lo consiglio vivamente!!

Sayurisama  @  18/03/2014 11:59:43
   6½ / 10
Film carino nel suo genere, peccato per il protagonista insopportabile. Ben fatti, invece, i personaggi secondari. Finale un po' scontato, ma comunque sia piacevole. Non mancano le domande, le incertezze e i dubbi, tipici di un film thriller/action che si rispetti. Visione consigliabile.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  18/03/2014 10:19:05
   8 / 10
Che sorpresa! Un film di genere che solo una sensibilità asiatica poteva servire in salsa spettacolar-americana, senza banalità di entertainment, senza vendere l'anima al diavolo. L'allegoria di questa umanità sopravvissuta al disastro, ma non a se stessa, alla suo cannibalismo darwiniano, viaggia su un treno dove la lotta di classe è lotta di sopravvivenza, e dove ad una dittatura si rischia sempre di rimpiazzarne un altra. E la critica alla filosofia rivoluzionaria non stride con uno svolgimento adrenalinico e via via sempre più nero. Sprazzi di humor nero sono serviti con perizia, e alcuni personaggi rimangono vivi nella memoria. Repeat: che sorpresa!

Da vedere.

Noodles_  @  17/03/2014 01:03:37
   7½ / 10
Commento SPOILEROSO.

Bello.
Se ci si appresta alla visione sereni e rilassati è un film che ha tutte le carte in regola per risultare gradevole e divertente.
L'idea di fondo è originale, anche se un po' strampalata, e la struttura a moduli, con il susseguirsi dei vagoni che ci mostra volta per volta l'universo artificiale ricreato sul treno, rende molto interessante tutta la parte centrale.
Un paio di notevoli colpi di scena e immagini molto intriganti.
Spettacolare la scena sul vagone scuola, che prima ti fa abbassare la guardia emotiva e poi, quando sei lì col tuo bel sorriso ebete stampato in faccia, ti ribalta sulla poltrona.
Finale ottimista? Mah, per l'orso, forse.

-Uskebasi-  @  14/03/2014 02:43:35
   8 / 10
COMMENTO SPOILEROSO

La classica storia del debole che si ribella al forte. La classica rappresentazione metaforica della società, più asciugata che mai. Tutto il mondo è in un solo treno, dal povero cùlo alla ricca locomotiva.
A differenza di molti altri film distopici però, non abbiamo la completa visione, non vediamo fin da subito il mondo dei ricchi, lo scopriamo vagone per vagone, senza sapere quello che ci aspetta nel locale successivo.
E così, dopo un inizio di rivolta che più bello non si può (Curtis che si punta l'arma alla testa e preme il grilletto), assistiamo alla piacevolissima risalita dei ribelli in questo spazio così limitato ma così variegato.
Si nota nel bene e nel male l'orientalità del regista.
Si nota nel bene l'autorialità del regista che rende Snowpiercer sostanzialmente diverso dai suoi colleghi di genere. Questo è uno dei pregi più grandi, così come l'approfondimento dei personaggi che mostra yin e yang anche all'interno di chi non ti aspetti: il racconto di Curtis che descrive il primo mese in treno è bellissimo. La migliore scena insieme al geniale e surreale momento del capodanno.
Tilda Swinton, persino in un personaggio così caricaturizzato, ha una presenza scenica ingombrante che mette in secondo piano tutto e tutti.
Si è parlato del finale e di un ipotetico accenno alla speranza.
Io non credo ci sia un messaggio che vada oltre quello che vediamo.
Se l'intento di Bong era quello di far nascere una speranza, si tratterebbe di un fallimento. L'orso non può rappresentarla, in quanto non è nato dal nulla, ma è sempre vissuto e sopravvisuto per 18 anni. Quindi, o la speranza e la possibilità di vivere c'è sempre stata, o non ha senso rappresentarla così.
Magari con una piantina che usciva dalla neve avrebbe funzionato.

11 risposte al commento
Ultima risposta 14/03/2014 14.56.55
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NicolaDYD  @  10/03/2014 18:10:07
   8 / 10
Continuo a leggere commenti di gente che lamenta "grossolani" errori di sceneggiatura, io sinceramente di errori o buchi non ne ho trovato nemmeno uno, basta ragionare un pò e tutto fila liscio, tutto ha un senso. Il pubblico italiano è abituato a non ragionare, ad essere portato per mano (magari con una bella voce fuoricampo che spiega ogni minima cosa che succede, che è successa in passato, e che magari spiega anche cosa succederà in futuro), bisogna aprire un pò la mente.
è un film crudo, violento, per niente buonista, è normale che a qualcuno non piaccia, ma dire: "è troppo lento" o "è troppo irreale" non sono motivazioni giuste, Blade Runner è molto più lento di Snowpiercer, ma è considerato un capolavoro, lento non significa brutto.
Tecnicamente è bellissimo, fotografia magnifica, scene d'azione che rendono molto bene il senso di claustrofobia che può nascere dentro un treno, e colpi di scena al punto giusto.
Film assolutamente da vedere per gli amanti del genere di fantascienza e distopico, gli amanti dei cine-panettoni restino a casa

7 risposte al commento
Ultima risposta 16/03/2014 10.42.49
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Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  06/03/2014 15:27:55
   7 / 10
Attesissimo ritorno in sede di regia del nostro Joon-Ho Bong,dopo averci deliziato con il suo The Host,monster-movie di eccellente fattura.

Con Snowpiercer vuole alzare l'asticella della spettacolarita',vuole convincerci che anche con un cast internazionale e un plot di base originale puo' riuscire a sfornare un capolavoro di stampo sci-fi distopico.

Ebbene,l'ambientazione ottiene un buon riscontro,si rimane piacevolmente colpiti da come le location sono disposte e come i personaggi all'interno di esso si muovono.
La fotografia e gli effetti speciali proseguono a braccetto con l'impostazione scenografica,regalandoci squarci inverosimili ma dosati intelligentemente quindi risultano accattivanti e non stonano con l'apparato visivo.

Il cast si comporta bene,Chris Evans schivo,calcolatore,un leader impavido che crea empatia con lo spettatore,ci invita a partecipare alla ribellione e a seguire quindi lo svolgersi degli eventi.I comprimari partecipano a questo progetto e si sentono a proprio agio davanti ad una cinepresa travolgente e a riprese quindi ferme,alcune volte enfatiche altre apparentemente calme.Contengono un pizzico di poesia che non guasta.

E' la conduzione della sceneggiatura a sfibrare il tono generale del film.
Soprattutto per quanto riguarda divisione in capitoli della storia,a pari passo con i livelli da affrontare in un simil-videogioco di stampo survival.

Bong si e' lasciato prendere la mano avendo come punto di riferimento scritto appunti e scaletta di sequenze traballanti,che lasciano il tempo che trovano.
Snowpiercer lo vedo come una specie di scintilla che cerca di accumulare energia per divampare lo schermo,ma a stento nell'intermezzo.
Si salva in corner con un finale molto ben impostato,che ti regala emozioni forti.

Lo premio con un 7,non e' stato affatto malvagio.Ne consiglio la visione,non tutto e' da buttare.Si sente tutto il peso del budget di partenza per mostrarci un mondo devastato dall'era glaciale che ammalia sotto tutti gli aspetti.

Saluti da tnx.

zakfett  @  05/03/2014 12:40:09
   7½ / 10
Non è facile giudicare un film come questo... è il classico "ti piace" o "ti fa abbastanza schifo". E' anche abbastanza duro sia per la tematica sia per le efficaci rappresentazioni scenografiche.

Visivamente una gioia, forse il protagonista principale non è nella parte (troppo massiccio.. d'altra parte è Cap America!)

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NixMos  @  04/03/2014 12:26:35
   7 / 10
Non so se in futuro sarà rivalutato come un capolavoro, certo è che siamo di fronte ad un buon film.
Ottima l'ambientazione, claustrofobica, ottima la fotografia, specie nella seconda parte, buona la performance di Evans, angosciato e cupo al punto giusto. Tilda Swinton è un pò troppo macchietta. Il film pecca di qualche ingenuità, specie nella seconda parte,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, ma la regia riesce a tenere bene tutte le fila ed a incuriosirti con l'andare avanti della storia. La forza di questo film, a differenza di molte simili produzioni americane, è il cinismo con cui vengono trattati tutti i personaggi.

Strix  @  04/03/2014 02:41:01
   8 / 10
Un piccolo capolavoro, un futuro cult di cui si parlerà per un bel po' di anni. O meglio, non se ne parlerà nell'immediato perchè la produzione non è americana, ma è orientale, tratta da una novel europea.
Nonostante lo splatter sia pochissimo, la violenza e la crudezza ti tocca, grazie a una regia con i controc...i.
Cast bravo, personaggi ben caratterizzati (persino Chris Evans fa bella figura), tematica non originalissima (ma d'altronde quale film lo è?), in compenso lo svolgimento della trama risulta coinvolgente nonostante le 2 ore.
Un gioiellino d'oro, nel mare di mediocrità del cinema moderno.

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4 risposte al commento
Ultima risposta 06/03/2014 03.32.29
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ketch  @  04/03/2014 01:04:30
   7 / 10
film dalla prima parte veramente bella e coinvolgente...ma il finale è veramente moscio che peccato!

ferzbox  @  02/03/2014 17:05:06
   8 / 10
Finalmente uno sci-fi che mostra un pò di sostanza e accantona i soliti clichè da blocbuster che tanto ci asfissiano ultimamente.
Bong Joon-Ho mette in piedi un prodotto molto più introspettivo e profondo utilizzando l'immagine di un futuro sporco e degradato.
La genialità di questa pellicola non sta tanto nell'idea di base(la solita lotta tra le differenti classi sociali),ma nel concept concepito per raccontarla.
Si è ipotizzato un pianeta terra totalmente congelato a causa dello "scontato" errore umano; si è ipotizzata la solita estinzione dell'uomo a causa di questo errore,e si è ipotizzato che i protagonisti della storia sono i "prevedibili" sopravvissuti,vittime di un errore causato dai propri simili.
Protagonista assoluto un treno; un treno che percorre una linea ferroviaria in grado di attraversare tutte le nazioni del mondo,vittime di quell'inferno di ghiaccio che sovrasta il mondo;un treno che trasporta gli unici uomini rimasti sul pianeta.
All'interno del treno lo spettatore viene catapultato nella coda di quest'ultimo.
Si viene buttati in mezzo alla classe più povera,trattati come animali schiavi e vittime delle classi più adagiate,situate nei vagoni di testa.

Il film è una storia,tutto sommato abbastanza scontata,della classe più povera che cercherà la liberta con un desiderio di ribellione.
Tuttavia,per quanto l'incipit non sia originalissimo,risulta accattivante lo stile che ci propongono la sceneggiatura e la regia.
Questo viaggio di rivolta,caratterizzato dall'avanzare per i vari vagoni del treno,dona una caratteristica abbastanza intrigante che sa coinvolgere discretamente.
Ad aiutare c'è una buona analisi dei personaggi; finalmente liberi da quel retrogusto "patinato" e resi più vulnerabili e realistici(discorso che vale per tutte le classi sociali,anche le più adagiate e dominanti).

Ad alimentare ancora di più il fascino di questo film ci sono le scene esterne.
Ho trovato interessante l'utilizzare i maestosi scenari per spezzare le vicende che si svolgono all'interno del treno;sembra siano state concepite per non lasciare mai lo spettatore a bocca asciutta; ogni tanto ci veniva ricordato in che razza di mondo si svolgeva il film,utilizzando inquadrature esterne molto suggestive e d'effetto.
Mi è piaciuta come formula.

Purtroppo il film mi ha preso solo per 3/4....il finale mi ha inaspettatamente deluso.
Ero convinto che alla fine si sarebbe visto qualcosa di più accattivante; quel qualcosa capace di ribaltare le carte in tavola e farti chiudere il cerchio con classe....invece la conclusione l'ho trovata un pò debolina e poco convincente.


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Comunque si tratta di un bel film di fantascienza che vale la pena vedersi.
Non lo reputo un capolavoro memorabile...e non l'accosto di sicuro a "Blade Runner" come dice la locandina....però sa il fatto suo..questo è sicuro.

Alexn1  @  02/03/2014 11:37:15
   7½ / 10
Film originale, ben fatto, discreti effetti speciali e buone recitazioni. Da vedere al cinema per apprezzare di più l'atmosfera claustrofobica e lo sferragliamento del treno. Nonostante alcuni buchi di sceneggiatura, qualche esagerazione e un finale che sinceramente non mi è piaciuto molto, resta comunque un bel film di fantascienza.

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Manticora  @  01/03/2014 15:20:09
   8 / 10
A me è piaciuto e anche molto! Tralascio i commenti superficiali che ho letto, ma è evidente che il pubblico generalista farà fatica ad approcciarsi al questo film. Bong Joon -ho aveva mostrato le sue capacità già con the host, un monster movie interessante, qui mette in scena il conflitto di classe eterno e irrisolvibile dell'essere umano, i piedi contro la testa, i poveri contro i ricchi, in una metafora della società umana dove il treno è la parabola del mondo. Visivamente impressionante, Snowpiercer è un film non facile, sostenuto da una storia perfettamente bilanciata, non per niente tratta da una grapic novel francese, l'ambientazione da sola è unica, un treno costretto a viaggiare ininterrottamente su più di 300000 chilometri di binario. Come in host l'apocalisse è stata scatenata dall'uomo, padrone e aguzzino, che non impara mai la lezione. Se Chris Evans è suo malgrado il leader, John Hurt è il mentore, che si trascina con gli arti amputati. Jamie Bell incarna la gioventù, ma alla fine saranno solo i magnifici 7 ad andare avanti. Il vero protagonista però è il treno, di cui l'ingegniere coreano drogato e pazzo conosce i segreti, e di cui Wilford rappresenta l'essenza, un Ed Harris in grande spolvero. Non mi dilungo sulla trama, Tilda Swinton è magnificamente odiosa, basti pensare al suo discorso di 7 minuti, lei che fà parte della testa, giustifica il suo essere privilegiata, in un perfetto monologo Curtis racconta come la lotta per la sopravvivenza dell'ultima classe sul treno, e alla fine bisogna fermarsi. Effetti speciali buoni ma non eccezionali, buona colonna sonora di Marco Beltrami, da noi non verrà capito, ma diventerà un cult negli anni a venire.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  01/03/2014 10:17:47
   7½ / 10
Visivamente bellissimo, ottima regia, grandissimi attori (e interpretazioni), ma sceneggiatura con non poche ombre purtroppo...Resta comunque superiore a quasi tutti i film delle stesso genere usciti negli ultimi anni.

ilgiusto  @  28/02/2014 11:53:17
   6 / 10
Bah, tanto fumo per una polpettina.
Trama action che veicola una filosofia spicciola inconcludente da 2 soldi.
Buchi di struttura evidenti ovunque, così evidenti che si tenta di puntellarli con dialoghi tanto 'appositi' quanto patetici.
Finale ridicolo.
In sostanza: non fatevi circuire da tanto fumo, non sta in piedi nulla (A Matrix questo film non allaccia nemmeno le scarpe...) e, se anche l'impalcatura reggesse, il concetto veicolato non sarebbe così importante o originale come vuole sembrare, bensì assomiglierebbe più a una sciocchezza...
Salvo il 6 perchè grazie al ritmo action, il film scorre via bene.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  19/02/2014 14:53:35
   9 / 10
Un superbo esempio di distopia futuribile, riuscita convergenza tra modalità lontane di far cinema: l'impronta coreana feroce c'è, congiunta a un cast (parzialmente) occidentale e a uno svolgimento della trama appetibile per il pubblico occidentale. Anche se rimane, per fortuna, ostico e caz.zuto; anni luce distante da blockbuster, giocattoloni e fumettoni.
Probabilmente quindi un "progetto" troppo intransigentemente autoriale per avere vasta e immediata fortuna commerciale.
Il che però fa sì che il film, finale compreso, rimanga un gioiello: un instant-cult per pochi e un futuro cult per cinefili anche non necessariamente orientalofili.
Da annali del cinema, di genere e non solo.

Visto in anteprima al festival di Roma 2013,
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4 risposte al commento
Ultima risposta 18/03/2014 16.31.03
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