quo vado? regia di Gennaro Nunziante Italia 2016
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quo vado? (2016)

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locandina del film QUO VADO?

Titolo Originale: QUO VADO?

RegiaGennaro Nunziante

InterpretiChecco Zalone, Eleonora Giovanardi, Sonia Bergamasco, Ludovica Modugno, Maurizio Micheli, Paolo Pierobon, Lino Banfi, Antonino Bruschetta, Azzurra Martino, Lilia Perno, Diego Verdegiglio, Giuseppe Ansaldi, Henrik Braekhus, Giustina Buonomo, Manuela Ventura, Luciano Montrone, Emmanuel Dabone, Kristine M. Opheim, Giovanni D'Addario

Durata: h 1.25
NazionalitàItalia 2016
Generecommedia
Al cinema nel Gennaio 2016

•  Altri film di Gennaro Nunziante

Trama del film Quo vado?

La storia di Checco, un ragazzo che ha realizzato tutti i sogni della sua vita. Voleva vivere con i suoi genitori evitando così una costosa indipendenza e c'è riuscito, voleva essere eternamente fidanzato senza mai affrontare le responsabilità di un matrimonio con relativi figli e ce l'ha fatta, ma soprattutto, sognava da sempre un lavoro sicuro ed è riuscito a ottenere il massimo: un posto fisso nell'ufficio provinciale caccia e pesca. Con questa meravigliosa leggerezza Checco affronta una vita che fa invidia a tutti. Un giorno però tutto cambia. Il governo vara la riforma della pubblica amministrazione che decreta il taglio delle province. Convocato al ministero dalla spietata dirigente Sironi, Checco è messo di fronte a una scelta difficile: lasciare il posto fisso o essere trasferito lontano da casa. Per Checco il posto fisso è sacro e pur di mantenerlo accetta il trasferimento. Per metterlo nelle condizioni di dimettersi, la dottoressa Sironi lo fa girovagare in diverse località italiane a ricoprire i ruoli più improbabili e pericolosi ma Checco resiste eroicamente a tutto. La Sironi esausta rincara la dose e lo trasferisce al Polo Nord...

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Voto Visitatori:   6,44 / 10 (174 voti)6,44Grafico
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Voti e commenti su Quo vado?, 174 opinioni inserite

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polbot  @  15/01/2016 19:29:21
   7½ / 10
Quarto film e non sbagliare un colpo: quanto resisterà ancora il nostro ChEcco?!? Come Benigni e AG&G verrà il tempo in cui non ci sarà più nulla da dire, ma non era certo prevedibile un simile crescendo in queste prime 4 "puntate". In questo caso il soggetto è davvero una mirabile quanto semplice intuizione (l'agiografia del posto fisso), così come l'agrodolce messaggio di fondo (qualora volessimo andare oltre le piacevoli di per sè risate): l'italiano, mediamente, vorrebbe cambiare tutto, a patto che non venga intaccato egli stesso nel profondo.. e nelle tasche. E quindi non cambia niente (ma quanto durerà?). Mezzo voto in meno per un calo a 3/4 film (leggi periodo calabrese), non ben scritto tanto quanto tutto il film sino alla fine del periodo norvegese. Alla prossima ChEcco!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  15/01/2016 11:43:09
   6½ / 10
A mio avviso questo è il miglior film con Zalone... Non nel senso che è il piu' divertente, Il primo rimane al top, ma per il semplice fatto che è realizzato come si deve.
Non è solo un miscuglio di gag casuali ma c'è un vero legame nella storia, insomma sembra che abbiano lavorato di piu' sulla sceneggiatura malgrado sapessero che potevano andare con il pilota automatico per sbancare al botteghino.
Zalone affronta ancora una volta il tema del lavoro, stavolta pero' non è alla ricerca del posto ma difende quello che una raccomandazione gli ha fornito.
Un altro viaggio nei luoghi comuni Italiani con la classica ironia "amara" che gli compete da tanti anni.
Divertente...ancora una volta.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Giordano Biagio  @  15/01/2016 10:05:15
   5 / 10
Comicità per ceti sociali popolareschi, avvezzi a giudizi viscerali influenzati da luoghi comuni mediatici e attratti dalle più comuni e rassicuranti battute sul nord e sud del mondo, del tutto stereotipate. Un modo di ridere che esorcizza i problemi più seri negando quelle forme di realtà complesse che possono sfociare per alcuni istanti nell'umorismo solo pensando più a fondo.
Preoccupante campione di incassi il film sembra voler offrire agli spettatori una piattaforma di fuga dalla realtà, cosa che non può che alimentare qualunquismi, menefreghismi, o rassegnati comportamenti sociali...

il ciakkatore  @  14/01/2016 18:16:39
   7½ / 10
Film che fa ridere e pensare,bravo Zalone. Uno dei pochi che sa fare ancora film senza metterci sesso,corna e volgarità. Ovviamente si esaspera la figura dell'italiano medio (nemmeno troppo) altrimenti non sarebbe un film per ridere. Per me Zalone ha migliorato ancora

camifilm  @  14/01/2016 18:04:57
   6½ / 10
Un film carino, simpatico, corretto e meno volgare dei precedenti il che non guasta.

Niko.g  @  13/01/2016 17:40:53
   8 / 10
"Pur ispirandosi alla commedia all'italiana, è andato oltre un certo filone di cui anch'io sono stato esponente: quello del sesso, delle corna, della parolaccia".

Direi che queste parole di Lino Banfi rappresentino al meglio le distanze che Checco Zalone ha messo rispetto a un certo tipo di comicità del passato/presente.
Checco si conferma un comico moderno che però rifiuta la carnalità (finalmente) e non tradisce le radici classiche. Spesso, infatti, le sue gag nascono da situazioni paradossali di stampo classico, dove il comico pugliese riversa la sua ironia graffiante, magari ricorrendo anche alla parolaccia, ma sempre con un effetto giocoso e non triviale.
Senza arrivare a confronti espliciti e pericolosi con Totò, è proprio il ricorso a questo schema che lo rende semplice ed efficace, come quando in "Cado dalle nubi" alcuni ragazzi emo gli dicono: "noi ci tagliamo perché soffriamo" e lui risponde: "voi soffrite perché vi tagliate, provate a non tagliarvi e vedrete che non soffrite"… semplice ed efficace, come lo sarebbe stato Totò.
In "Quo vado" Zalone torna a parlare di lavoro, dando più corpo alla trama e intercettando con equilibrio e intelligenza emotiva le tematiche cruciali, per trasformarle poi in divertenti gag. Riserva, come suo solito, un colpo per tutti. Non risparmia gli impiegati statali, con i loro privilegi spesso alienanti, ma neanche i dirigenti ministeriali, convertiti al credo renziano e spietati manager di una pubblica amministrazione che ha perso ormai il riferimento del diritto. Proclama la tolleranza religiosa, ma non dimentica l'ateo. Respinge l'avanzamento scriteriato degli immigrati, ma è capace di gesti di generosità estrema. Difficile non amarlo.
Il primo incontro tra lui e la dirigente Sironi può essere considerato il manifesto della sua arte comica: lo scambio verbale giocato sull'ironia e sul paradosso, spingendo al massimo il graffio e lo sberleffo.
Anche stavolta il ritmo è elevato e non c'è un momento di stanca. La densità delle battute è notevole e i continui cambi di direzione narrativa attirano l'attenzione dello spettatore, tramite un montaggio con un ritmo da sketch, che però è sempre funzionale alla narrazione (non come in "Italiano medio" di Maccio Capatonda, tanto per fare un parallelo).
La regia di Nunziante è sempre più matura, indovina ogni inquadratura e si apre a scenari di ampio raggio (la scena dell'orso polare non è così semplice come potrebbe apparire).
Tutto è molto curato, anche i dettagli della messa in scena, basti pensare ai costumi della tribù africana.
Ottima la scelta del cast. Ogni attore è messo al posto giusto e in condizione di rendere al meglio, come effettivamente accade.
Bravissimi tutti, ancora una volta.

2 risposte al commento
Ultima risposta 18/01/2016 15.13.25
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TheLegend  @  13/01/2016 02:40:42
   4 / 10
Una vera delusione. Un film qualunquista e che rinnega il "conosciuto" vecchio Zalone nei film precedenti. Ha cambiato completamente stile, cercando di interpretare un nuovo personaggio (forse più elaborato) non riuscendoci. Ho apprezzato i primi 3 film con la sua semplicità dove la storia del film non aveva alcuna rilevanza sulla riuscita divertente dei film. In questo caso, la storia diviene una parte importante e il personaggio Zalone emerge in piccole scene. Tutto il resto è una storia basata su preconcetti, pregiudizi e luoghi comuni.

Dadovito85

codino18  @  12/01/2016 16:36:42
   7 / 10
Da grande fan di Zalone, mi aspettavo qualcosa di piu' devo essere onesto. I primi due li rivedo ancora adesso tutte le volte che li passano e mi ammazzo dal ridere, Sole a Catinelle già non mi aveva entusiasmato, e questo è ancora meno divertente dell'ultimo.
ripeto se uno è fan della prima ora come me, vale comunque la pena di vederlo ed è per questo che il voto è comunque alto, ma non aspettatevi di ridere come nei primi 2 capolavori...

gemellino86  @  11/01/2016 17:53:57
   6½ / 10
Simpatico filmetto con Zalone che riesce a far sorridere con una comicità semplice ma a volte un po' volgare. Qui vuole prendere in giro gli italiani per il posto fisso di lavoro. Non male gli altri attori ma Lino Banfi è sprecato. Lieto fine da favola Disney. Consigliato agli amanti del comico pugliese.

pernice89  @  11/01/2016 14:07:28
   7 / 10
Zalone riesce sempre a far divertire, e lo fa anche in questa pellicola. Il film è quel che è, farsi due risate senza troppa serietà e pretese. E Zalone ci riesce sempre molto bene.

albyhfintegrale  @  11/01/2016 10:43:35
   7½ / 10
Film che ha fatto quanto doveva: mi ha divertito e fatto passare due ore (o quel che è) in assoluta allegria, leggerezza e spensieratezza, lasciandomi infine rilassato e col sorriso.
Difficile trovare (relativamente al genere) film di questo calibro nel panorama italiano odierno. Paragonerei (con i dovuti distinguo) Checco Zalone a Totò.
Un Totò se vogliamo moderno e volgare, ma Checco è pur sempre un genio della commedia divertente.
Era dai tempi di Villaggio e Fantozzi che mancava una comicità così geniale in Italia.
Di certo non vado a cercare in pellicole di questo tipo la bravura degli attori, oppure la trama avvincente e coinvolgente, o significati particolari (riflessioni che comunque tra le righe e i sorrisi, ci sono anche).
Torniamo a quanto ho detto in principio: il film ha svolto egregiamente il suo compito. Simpaticissimo. Nel suo genere merita un bel 7,5

Ironkarlo  @  11/01/2016 10:23:20
   6 / 10
Film da passatempo, qualche scena divertente ma è sempre la solita storiella trita e ritrita.
Non vale certo le lunghe file (che per fortuna mi sn risparmiato) ai botteghini.

zAmeR  @  11/01/2016 03:34:03
   5½ / 10
Mi ha un po' deluso. Probabilmente perché, data la pubblicità dell'ultimo periodo e avendo visto "cado dalle nubi" e "che bella giornata" che mi erano piaciuti molto (ho saltato fino ad ora sole a catinelle), le mi aspettative erano molto più alte. La storia non mi piace molto e checco zalone mi ha fatto al massimo sorridere in qualche scena, ma nulla di più. La ricercatrice mi era inoltre abbastanza antipatica per il modo in cui recitava. Meno di sufficiente, è assurdo che ci sia gente a farsi la fila al cinema per questo film.

mauro_web  @  10/01/2016 23:25:24
   8 / 10
Film che diverte, per tutta la sua durata, non cala mai di intensità e non mancano certo le occasioni per ridere, anche se lascia un pizzico di amarezza di fondo, perché purtroppo rappresenta per tanti versi anche la realtà italiana (degli italiani).
Alla fine ci è scappato pure un applauso, seppur timido nella sala (raro che si sentano...).

Oibaf  @  10/01/2016 18:34:15
   9 / 10
il nove non vuole essere una provocazione, di solito do questo voto se il film mi entusiasma, mi lascia qualcosa dentro, mi entra nel cuore la storia, gli attori entrano nella parte staccandosi da una semplice recita... Niente di tutto ciò in questo, il film, considerato il genere, non ha gag nè esilaranti nè battute nuove, anzi, come tanti avranno visto, è pieno di luoghi comuni, ma sono proprio questi a sorprendermi maggiormente ed a farmi dare il voto in questione.
La trama è quanto mai attuale, io da siciliano provo a scrollarmi di dosso le nostre cattive abitudini, mi dissocio da chi ci convive ed è contento e magari ride a crepapelle senza neanche accorgersi che è lui il perculato. Allo stesso tempo lo vedo come film denuncia, anche gli altri lo sono stati per altri argomenti e lo ammiro perchè ci sbatte in faccia i nostri difetti come Paolo Villaggio faceva quarant'anni fa e lo fa bene

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ma alcune scene sono da oscar della comicità. Ho l'impressione, invece, che a tanti a cui non piace questa comicità sono stati toccati nell'orgoglio... spero di sbagliarmi.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  10/01/2016 18:18:07
   8 / 10
Chi scrive non ama particolarmente Checco Zalone eppure in questo film è riuscito a toccare le corde giuste e riprendendo l'esperienza Fantozziana, crea la caricatura del nuovo italiano medio non più schiacciato dipendente di azienda, umile e umiliato, ma orgoglioso fannullone che difende con le unghie e con i denti i suoi privilegi.
Zalone è il vero rivoluzionario delle cause perse, c'è molto di più della serie di divertenti gag, c'è proprio lo spirito di una nazione combattiva nel suo opportunismo distruttivo.

Certo non è questo il messaggio che Zalone voleva veicolare ma la simpatia incredibile che ci dà il personaggio di Checco ci fa anche rimpiangere il fatto

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SANDROO  @  10/01/2016 18:10:27
   7½ / 10
è un film comico e il 7 e mezzo è da film comico. Diffidate da tutti quei esagerati che gli danno 10 e da tutti quei sfigati che gli danno insufficienza..
Vale assolutamente la pena vederlo perchè fa morir dal ridere.
Checco fa tanto lo stupido ma alla fine...
GENIO...

lampard8  @  10/01/2016 13:18:56
   4 / 10
Caro Checco, io ti stimo.
Ti stimo perchè fai i milioni di euro col nulla
Ti stimo perchè non sai recitare e sei patetico, ma nonostante tutto la gente ti apprezza
Ti stimo perchè ci sono sempre belle ***** nei tuoi film
Ti stimo perchè hai capito cosa vuole l'itagliano medio di ora: la mediocrità assoluta
Ti stimo perchè fai ancora le vecchie gag trite e ritrite e con quella monoespressione che ti ritrovi riesci lo stesso a far scompisciare orde di lobotomizzati

Vorresti essere il nuovo latore della comicità made in Italy 3.0, ma non vali lontanamente nemmeno un'unghia dei comici della vecchia scuola anni'80 che ti hanno preceduto.

Sii clemente, risparmiaci la prossima ca.ga.ta, ehm fatica

ADIOS

11 risposte al commento
Ultima risposta 20/01/2016 11.46.54
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mmagliahia1954  @  10/01/2016 12:03:04
   7 / 10
Andata con mio nipote ieri sera al cinema. Fila e prenotazioni, cinema ancora pieno. Per questo abbiamo visto " l'opera" dai palchi e mi son sorpresa per il fatto che si apprezza di piu'!
Cosa posso dire, sono inbarazzata, da donna anziana e dopo tanti e tali commenti opposti. Il film l'ho trovato pieno di luoghi comuni e cose veramente scontate? Si', ma questo non e' un problema. Cosa ci si aspetta se si va a vedere Un film con Zalone. Questo giovine, ormai veramente non tanto giovane, esprime in modo goliardico, da battuta e situazione veloce, passa e via, sia i concetti socialmente accettati come luoghi comuni ai limiti del comico, ma drammaticamente fastidiosi e veri, sul la oro, sul nord/sud, sui rapporti di coppia, sulle dinamiche personali e familiari. Il regista ovviamente e' stato bravo a seguire l'idea di confezionare un film per lo stile di questo personaggio sempliciotto, ignorante, materiale; alla fine simpatico, buono, immediato, fresco. Cosa vogliamo. Qui il meccanismo e' leggermente meno psicologico di fantozzi, ma ben piu' complesso de " le comiche solite e nuove"; pertanto non mi sento di bocciarlo.
Personalmente penso, come ho letto da un amico, che dissacri. Certo. Lo fa mostrando gli insoliti compagni di valeria, dissacrando quello snobbismo mascherato e camuffato e politicamente impugnato, descrivendo la piattezza dei paesi nordici. Che cosa vogliamo, dai. Anche la canzone cantata sembra proprio buttata li' eppure ci fa capire in che paese viviamo e a che punto siamo arrivati. Mi spiace, ma prossima alla pensione devo constatare che oggi il ragazzo italiano medio e' mediamente ignorante; senza offesa, impregnato dai concetti che Zalone esprime in modo eccellente con stile da parodia, anche se nella societa' vengono abilmente dissimulati. Prossima alla pensione, ho insegnato per anni e lavorato con i giovani; pero' il degrado degli ultimi anni mi ha fatto constatare come oggi l'universitario medio e purtroppo il laureato italiano sia veramente davvero vuoto di cultura, incapace di fare in quanto pieno di teoria lontana dalla realta' e mal studiata, con basi scolastiche spesso cattivissime, spesso mandato avanti a scuola a calci. Insomma, nei miei anni di gioventu' i laureati di oggi sarebbero stati quelli che non avrebbero fatto o finito le superiori! A questo si accosta la caduta di valori, il dilagare di sesso e gioco consumistico su tutto, i concetti ma visti e deturpati anche nello sport che coinvolge la maggioranza. E allora, come criticare Checco, che gioca con lo smartphone a tavola, la regia che fa la parodia al disabile ( piccolo pugno nello stomaco) la figura del senatore, il linguaggio in un italiano approssimativo, l'enfasi sulla furbizia sociale che surclassa la cultura per l'ottenimento di una vita comoda, il parassitismo, la mancanza di ideali, credo, creativita', voglia di fare e capire e creare? Un plauso va alla mancanza dei soliti inutili nudi, delle solite scene attira sguardo nel trailer. Il film e' veramente pulito nel suo genere. Cosa vi devo dire. Se il film non piace ad alcuni i motivi possono essere due:
- vi aspettavate di poterlo giudicare come una pellicola da festival della cultura?
- non vi piace la societa' in cui vivete.
Per entrambe queste cose nessuno puo' farci nulla.
Sul mio voto, naturalmente non posso mettere un 9 che premi il livello artistico da Via col vento. Anche Zalone riderebbe di questo. Mi sembra equilibrato mettere un 7 e consigliarne la visione a chi rientri nella schiera dello spettatore che mette in relazione stile, attore, temi con il risultato atteso.

Wilding  @  09/01/2016 15:07:24
   6½ / 10
Un passo indietro rispetto ai primi tre film del comico sbanca botteghino, ma comunque una pellicola che diverte e fa sorridere. Sul perchè sbanchi il botteghino un film così permane il mistero!!

Kaneda95  @  09/01/2016 10:51:22
   2½ / 10
Lui è varamente formidabile come comico, ma i suoi film li ho trovati sempre banali, quasi per niente suggestivi, non mi lasciano niente dentro, certo i gusti sono gusti ma nonostante questo trovo incredibile come il pubblico venga attratto dalle sue pellicole tanto da sbancare sempre i botteghini nelle sale, ma forse mi sorprendo troppo...

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Ultima risposta 18/01/2016 16.15.20
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Invia una mail all'autore del commento bart1982  @  09/01/2016 01:03:55
   6½ / 10
Storia un pelo originale rispetto alle solite commedie e solita auto ironia di Zalone vincete.

barone_rosso  @  08/01/2016 22:42:15
   5½ / 10
Gli avrei dato 6, piu' o meno come i precedenti, ma abbasso di mezzo punto per due motivi:

1) La comicità di Zalone sta soprattutto nelle gag "sgrammaticate", qua invece tenta di parlare in italiano corretto piu' dei film precedenti, quindi fa meno ridere. Questo la dice lunga su quali siano i contenuti comici dei suoi film...

2) La storia degli stereotipi italiani in chiave comica ha stufato anche l'italiano medio, ci sono stati propinati in tutte le salse da decenni di comicità. Ora basta, ci vuole qualcosa di nuovo, non puo' piu' far ridere la storia del posto fisso, della pasta scotta, del clacson ai semafori...

Un'ultima domanda: ma veramente la gente fa la coda per vedere sta roba????

marlin  @  08/01/2016 00:34:44
   4 / 10
film debolissimo.delusione totale

Aztek  @  08/01/2016 00:23:30
   6½ / 10
Un leggero passo indietro rispetto ai suoi primi tre film. Ciò non significa che la coppia Zalone-Nunziante abbia fallito, ma è una pellicola che nel complesso mi ha colpito meno rispetto alle precedenti. Personaggio principale sempre sugli scudi, le risate non mancano e anche le interpretazioni dell'intero cast non sono male.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  07/01/2016 23:24:38
   6 / 10
Difficile definirlo buon cinema, forse è difficile anche solo definirlo cinema: si tratta di una serie di gag più o meno divertenti tenute insieme da una sceneggiatura elementare. Credo che ormai vedere i film di Zalone sia una di quelle mode dei giorni nostri per poter rispondere ai commenti dei nostri amici su feisbuk.
Non fraintendetemi però: anche a me piacerebbe essere brutto e ricco quanto Checco.

the saint  @  07/01/2016 20:00:43
   7 / 10
stavolta lo premio più per la storia, di satira sociale molto acuta, veritiera e sagace!
le risate ci sono, ma non sono mai dei boati, sono sorrisi e risatine in tutto l'arco del film!
Comunque chi mette voti sotto il 4 , vorrei capire cosa si aspettava?! mah..
e poi è giusto che sia campione di incassi....chi critica è un emerito imbecille!
scusate ma con un popolo di pecoroni come noi, che sotto le feste vogliono farsi due risate, che cacchio deve andare a vedere l'italiota medio?!
dispiace per i Cinepanettoni, Pieraccioni e similari... ormai sono Film di serie B,C..ma non sanno più di niente!
Quindi non capisco semmai, chi ancora va al cinema a vederli!
in quel caso è giusto parlare di Italiano inferiore, da vero popolino!

TheLory  @  07/01/2016 18:13:26
   6 / 10
Si sorride ma sono quei sorrisi stanchi di un'anima malata e maltrattata che ne ha viste e subite troppe. Praticamente tutti noi. Un film che mi ha messo la disperazione nel cuore, perchè è un valido ripasso di quel che siamo. Cianfrusaglia che si lascia vedere. Ma resta la tristessa.

macs76  @  07/01/2016 18:10:48
   8½ / 10
Molto bello.... gradevole!! certo vedere questi luoghi comuni ti girano un po' le palle....pensare che da sole 4 regioni meridionali abbiano il quadruplo di statali rispetto al nord fa incazzare visto che coi contributi tutta Italia non ce la farà sicuro a pagare le pensioni di quei mangiapane a tradimento.... e pensare che la realtà purtroppo è peggio ancora di quella descritta ironicamente del film......

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Ultima risposta 08/01/2016 16.46.33
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cri95no  @  07/01/2016 17:32:57
   6½ / 10
Leggera satira sociale. Si sorride sui soliti luoghi comuni degli italiani e soprattutto si sentono le risate random e incondizionate del pubblico.

JohnRambo  @  07/01/2016 13:46:17
   6 / 10
Gradevole commedia romantica in cui il protagonista per amore di una bella ricercatrice rinuncia, non dopo poche vicissitudini e resistenze, al suo attaccamento al "posto fisso".
La panoramica di italiani e non è sul filo di tutti i luoghi comuni possibili.
Non è da crasse risate, ma va bene per un'oretta senza troppi pensieri.

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Ultima risposta 07/01/2016 16.43.04
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Tremotino  @  07/01/2016 11:42:06
   8 / 10
il migliore dei film di Zalone..... una comicità divertente ma che allo stesso tempo fa riflettere

Elmatty  @  07/01/2016 11:07:23
   7½ / 10
Leggendo alcuni commenti in questa pagina mi chiedo: ragazzi, ma che film pensavate di trovare?
Io non mi scomoderei neanche a citare mostri sacri del nostro cinema come Totò, Sordi, Tognazzi, il Villaggio dei primi Fantozzi o Gasmann.
Quegli attori e quei film appartengono ad una epoca in cui la commedia italiana ricercava una forma artistica ed anche una feroce critica sociale, oggigiorno sfortunatamente non offre più questo.
E' diventata una vera e propria operazione commerciale, come lo è questo film di Zalone (diciamolo chiaro: se non avesse demolito record su record d'incassi con le pellicole precedenti col cavolo che Checco farebbe altri film).
Detto questo bisogna prendere il film per quello che è ed il film è molto piacevole, fa ridere e non annoia mai fino alla fine, superiore a Sole a Catinelle ma inferiore ai primi due film.
Il punto di forza di Zalone è uno solo: parla dei problemi di questo paese e su quello ci gioca, producendo una comicità pungente ma senza nessuna intenzione di fare critica sociale.
In questo noi italiani ci immedesimiamo, sono cose che appartengono al nostro quotidiano.
Lui in parole povere sdrammatizza il tutto, per questo che Zalone funziona.
Trovo che sia di una completa inutilità ricercare altro in un film come questo.
Consigliato per farsi due risate.

MasterMovie  @  07/01/2016 10:42:42
   8 / 10
iI voto?Decisamente 8!
Ma io dico....Checco non ha mai annunciato di voler vincere l'Oscar...ne tantomeno ha fatto mai proclami di capolavori Hollywoodiani...Lui é cosí come lo si vede nelle pellicole...la controprova che la stessa comicità è da lui utilizzata a teatro, in tv, nelle ospitate ecc...quindi chi va a vederlo dovrebbe già sapere a cosa va incontro e soprattutto dovrebbe sapere ció che ormai produce l "altra"commedia italiana...quindi se il fine è quello di ridere, Lui ci riesce....e anche tanto!
È il suo quarto film che vedo in quattro sale di differenti regioni d'Italia e posso garantire che ogni volta in sala si é riso tanto(credo che pochi mi possano smentire), aldilà se Zalone possa piacere o meno...e non credo che sia un problema di recitazione,di sceneggiatura, di colonna sonora....lasciate queste discriminanti ad altri film....se io vado a vedere una Commedia vorrei ridere...punto!
Oramai ci riescono alla grande solo Lui, Siani e Bisio....e mi dispiace per coloro che si sono annoiati e han dato un voto negativo a questo film, ma probabilmente non hanno avuto il (dis)piacere di vedere i vari Boldi/De Sica/Pieraccioni/Abbatantuono(eh si pure lui ormai fa cilecca) con gli ormai petulanti tentativi di produrre e di sprecare "metri e metri" di pellicole inutilmente...
In definitiva, se volete passare 1 ora e mezza di spensieratezza e uscire dal cinema con il sorriso sulle labbra iniziando già dalla porta d'uscita a ripetere le battute piu esilaranti di Zalone(lo facevano tutti), andate a vedere questo film...e per chi non l avesse fatto vedetevi anche i film precedenti...

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Ultima risposta 08/01/2016 13.08.33
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antoeboli  @  07/01/2016 02:11:51
   7½ / 10
Forse il miglior film col buon Zalone , dove non solo si ride dal primo minuto fino all'ultimo con battute scandite coi tempi giusti e dove la volgarità rasenta il minimalee viene inserita dove serve . Ma anche vero che la pellicola mostra lo spaccatodella società italiana , quella del posto fisso , dei furbetti , e di tanti problemi italiani vissuti da Zalone in prima persona con la solita ironia che gia contraddistingueva i precedenti film , ma qui viene ancora più portata all esagerazione.
Si lascia vedere che è un piacere , e l ora e mezza trascorre davvero in modo rapido senza accorgersene , e comunque mostra un finale buonario ma che insegna qualcosa ai giovani .
Di sicuro chi lo definice stretto parente dei cinepanettoni mi sa che non ci ha capito molto di questo film .

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  07/01/2016 01:08:52
   6 / 10
Faccio parte purtroppo per loro (?) dei cosiddetti "comunisti" che si maturano alle due di notte con "Fuori orario" che e' una delle cose piu' straordinarie della storia della TV italiana. Mi ino**** massicce dosi di Kubrick Bunuel e Pasolini, ma difendo il mio stupore da fanciullo con Il piccolo principe e Miyazaki, non disdegno i blockbuster, e mi piace Checco Zalone in TV e in un paio di film francamente non male cfr. Che bella giornata/Sole a catenelle. Questo per rispondere all'imbecille che scrisse pochi giorni fa, clonazione di tanti altri che infestano questo sito come lui. Purtroppo i fans di Zalone uno su due pagano il biglietto per il cinema una sola volta l'anno e ignorano il novanta cinque per cento della produzione cinematografica mondiale. Con che coraggio possono dire Lui e' il migliore se conoscono solo la maschera del comico pugliese? CON LE CHIAPP...IN PRIMA FILA. Solo a Natale, perche' per il resto il Cinema e' un lusso da noiosi intellettuali no?
Zalone che dice in TV a un Mostro Sacro come Al Jarreau che il Jazz e' noioso andrebbe fucilato, visto che per raccattare consensi ha il coraggio qui di sdoganare persino Albano e Romina Power. Ma essendo un comico, ha tutto il diritto di essere leggero e spensierato, io pero' credo si possa far ridere tanto anche con la cattiveria, che manca a Quo Vado. Manca la causticita' che faceva di Tognazzi, Toto' e pure Sordi dei baluardi della Satira. Toto' in particolare improvvisata molto e se il paragone e' improponibile credo che molto di Quo Vado sia di un regista al servizio dell'attore, e non viceversa. Scampoli di citazioni da commedia all'italiana ne fanno un gradevole prodotto medio, anche se si sprecano i luoghi comuni e l'Africa di Scola ("Riusciranno i nostri eroi...") era piu'pittoressca e umana di questa abitata da sciamani ebeti e tribu' troglodite che sembrano uscite da una puntata di "Mai dire Banzai". Nei momenti piu' riusciti, l'Italiano Medio Zalone compie un viaggio nordico ma qualcuno dovrebbe spiegargli che la Norvegia non e' costellata di tediosi concerti da camera bensì da una vivacissima scena Black metal e protopunk. E poi si ride, ma si ride veramente? Nel rispecchiare una Religione del Nulla primordiale, l'apparato di Zalone puo' anche essere geniale, come un Omar Simpson meno sprovveduto e piu' incauto ad affrontare fiaschi e successi. A ben pensarci, si vive meglio Fuori di qui, ma chi puo' dare l'opportunita' al Checco del film di superare ogni angherie senza saper fare un c...di niente? L'Italia di oggi, naturalmente. E come Specchio da emulare questo decoroso Totò Cutugno della comicita' fa di nuovo centro. Senza un briciolo di sana cattiveria, pero'

4 risposte al commento
Ultima risposta 07/01/2016 23.06.23
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jason13  @  06/01/2016 22:08:30
   6 / 10
Premetto che Zalone mi diverte molto...pero' visto tutte le opinioni mi sarei aspettato qualcosa di molto meglio...a differenza degli altri suoi film si ride di meno, fa sorridere amaramente a tratti...lo promuovo pero' non e' certo imperdibile.

giannip62  @  06/01/2016 19:21:52
   6½ / 10
mezzo voto in piu' per le risate che mi ha fatto fare nei film precedenti,qui prende la strada della commedia un po' sdolcinata,un po' patetica,un po' scontata....non mi e' piaciuto molto,aspetto con curiosita' la strada che ora prendera'....il margine con la fine che ha fatto Pieraccioni e' pericolosamente a media distanza

gringo80pt  @  06/01/2016 18:13:56
   8 / 10
Altra perla di Zalone. Premetto che il migliore è stato sole a catinelle (il terzo dei quattro). Questo film si classifica in seconda posizione. Apprezzabile e godibile il gran lavoro svolto per affincare la comicità alla condizione lavorativa dei ns giorni.

MASTER

stallo  @  06/01/2016 17:22:56
   8 / 10
film divertene...
l impronta di zalone è sempre quella... ma prevale su tutti i cinepanettoni

ilgiusto  @  06/01/2016 13:43:25
   8 / 10
Solito grande Checco.
Lo seguo e lo adoro dal primo film.

2 risposte al commento
Ultima risposta 07/01/2016 09.00.57
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Scuderia2  @  06/01/2016 11:05:06
   5½ / 10
Serata Quo Vado.
Aperitivo,pizza,birra,un paio di ammazzacaffè.
Parto deciso verso il cinema del paese,sicuro che questa strategia mi eviterà l'affollamento da multisala.
A piedi,dal bar,saranno 5 minuti,e procedo spensierato col mio socio,poi alzo distrattamente lo sguardo e….c'è la fila in strada.
Azz.
Vabbè dai,al massimo torniamo in bar a bere.
Si avvicina piano piano l'ingresso ma ci tocca fare una curva a U dando le spalle al botteghino.Mai fatta una roba così.
E, improvvisamente, realizzo di essere caduto vittima di questa strana sindrome che per forza d'inerzia mi trascina,come fossi un tonno,in balia dell'onda e del branco (un giorno il National Geographic ci spiegherà questa migrazione).
Comunque avanziamo e il signore davanti è già in vena di battute:si vanta di avere un'amante di 40 anni più giovane.
Io rido,la moglie lo compatisce.
Ho la poltrona.
Parte il film.
Dopo 2 minuti scarsi ,elaboro un'altra teoria disgraziata.
L'italiano che si approccia a Zalone è stato plasmato a dovere:IO VADO A VEDERE ZALONE,CI VANNO TUTTI,EVOGLIO DIVERTIRMI ANCH'IO.
E giù risate a caso.
Inizio un po' a intristirmi.
Poi,fortunatamente,gli animi si placano e si riescono a seguire le vicende con la dovuta serenità.
L'italiano bamboccione.
L'italiano raccomandato.
L'italiano a tempo indeterminato.
L'italiano sfaticato.
L'italiano e la pasta al dente.
L'italiano che suona sempre.
Il finlandese che si suicida.
L'italiano e la maglia del pallone.
L'italiana che scende a compromessi.
L'italiano oltre la legalità.
L'italiano che fa volontariato.
La gag del neonato nero.

L'italiano (in sala) che ride,e se non ride,intanto ha pagato.
Luca Medici che si costruisce una discreta pensione integrativa.
Luca,la prossima volta,però,dicci qualcosa che non sappiamo.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

P.S . L'abbigliamento di Zalone mi pare leggermente migliorato. Basta rosa e turchese,un po' più sobrio

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Ultima risposta 07/01/2016 23.49.45
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maxi82  @  06/01/2016 07:27:48
   7 / 10
Ironico come sempre punzecchiando con gag battute noi difettosi italiani...90min di risate in una commediola che fa anche riflette...anche stavolta zalone c'ha azzeccato di nuovo

Invia una mail all'autore del commento pikke71  @  06/01/2016 01:24:44
   4½ / 10
davvero qualunquista e inutile...facesse almeno ridere,invece sbadigli...zalone faatto cilecca stavolta

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  06/01/2016 00:13:15
   8 / 10
Se vai al cinema per ridere checco e la scelta migliore. Ancora una volta Zalone fa centro. Una film divertentissimo contornato da personaggi vincenti. Ho riso dall inizio alla fine.

albert74  @  05/01/2016 22:33:24
   1½ / 10
Io non so che dire. In mezzo a tutti questi 9 e 10 mi sono recato al cinema a guardare questo film e ho dovuto attendere 20 minuti buoni prima di tornare a casa perché ero in fase narcolettica (tradotto: mi stavo crepando di sonno) e prima di mettermi alla guida ho dovuto darmi una svegliata.
Il film è un gigantesco frullato o centrifuga di nulla che gira intorno a Checco Zalone. Il resto è una comparsata male assortita di gente che recita da cani. Il tutto in mezzo ad una regia pressoché pari alle medie di Novosibirsk a Gennaio (sui -50 C) e una trama in confronto alla quale le telenovelas brasiliane (o i film porno norvegesi con sottotitoli in bulgaro se preferite) sono da oscar!
Questo genere di film è paragonabile ai cinepanettoni spurgati dalla volgarità - anche se c'è qualche parolaccia e qualche trivialità - ma pure noiosi.
In pratica è un film noioso, vacuo, insulso. Una condanna per la vista e una vergogna per il cinema italiano.
La prima impressione è stata di guardare una specie di videoclip girato su youtube in versione cine.
L'unica cosa positiva è che mi ha fatto venire sonno e per chi soffre d'insonnia è una cosa notevole.

1 forse è un voto troppo basso che riservo a cose peggiori (c'è di peggio purtroppo!).
per cui mi terrò largo di voto

7 risposte al commento
Ultima risposta 14/01/2016 12.16.38
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cristiano1970  @  05/01/2016 22:26:50
   5 / 10
Il titolo doveva essere "POSTO FISSO"
Una mediocre commedia a mio avviso dove PURTROPPO la realta' degli accadimenti sui dipendenti statali , supera di gran lunga questo film.
Diciamo che ho sorriso solo alla prima battuta quando al piccolo checco viene chiesto che cosa vuole fare da grande e lui risponde come da titolo mancato.

Il finale poi.........."e' proprio bello dare una mano agli altri"
come se fosse vero che tutte le donazioni tutte le raccolte fondi tutti i telethon e fabbriche del sorriso ecc.. potessero arrivare realmente a chi ne ha bisogno.

L'italia in qualsiasi settore e' gestita da fan*****sti approfittatori e parassiti e noi che facciamo??? ci facciamo 2 risate al cinema e lobotomizzati dalla tv lo prendiamo in quel posto col sorriso.

Non ci siamo. La parabola discendente del buon zalone e' iniziata

Il voto corretto e' 5

wallace'89  @  05/01/2016 18:37:41
   6 / 10
5/6
Deludente. Sì, "deludente", perché io nei film che portano masse d'Italiani al cinema e che sembrano promettere qualcosa di diverso, voglio credere ogni volta... Uscendo momentaneamente dalle logiche di mercato, film che sociologicamente diventano happening (semi)obbligatori dovrebbero comunque sempre destare motivo d'interesse, al netto di qualunque posizione ideologica...

Comunque Zalone inizia a mietere consensi laddove è preoccupante che lo faccia, tra le fila della buona critica istituzionale italiana (e non tanto il pubblico...). Vuol dire che il suo cinema, e prima di tutto la sua maschera, si sta rabbonendo e diventando pateticamente didascalica. L'ultimo film ha i toni fiabeschi della parabola, e dov'è invece quell'urgenza satirica che rendeva l'operazione in precedenza più efficace (perché più ambigua, meno unilaterale e "dichiarata")?

È un fatto di strategia retorica...Non è necessario immedesimarsi con un personaggio per prendere in considerazione ciò che rappresenta e giudicarlo, se prima era più credibile ritenerlo una cartina tornasole dei vizi degli italiani figli dell'epoca berlusconiana, come può diventare credibile farlo quando tutto l'impianto narrativo, registico, e tanto di voce narrante ti strizzano continuamente l'occhio sulla presa di distanza di quanto il personaggio fa e avviene?

(È la stessa cosa di WOWS, che funzionava benissimo, perchè l'orrore e il grottesco era suggerito dalle stesse situazioni che non "dal punto di vista")

Che poi sia un film divertente, e volendo anche "genuino" (veramente ridicole le posizioni in contrario, di chi si appella a qualche frase finto-scorretta per demolirlo), è anche vero, ma la forza espressiva (in senso lato) che potrebbe avere e non ha, ma qualcuno finge di riconescerci, va sottolineata.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  05/01/2016 18:29:02
   6 / 10
Prima volta che vado al cinema per Zalone e prima volta che guardo un suo film. Mi sono accostato a questo fenomeno con la più totale simpatia, anzi forse aspettandomi troppo. In primis, un significato superiore, ad hoc per persone come me, ma non me ne faccio una colpa vista la gazarre scatenata dai giornali, in secundis per ridere di gusto, visto il talento del comico barese sprigionato su altri canali.
Niente di tutto questo, e la risposta è semplice: nel primo caso, Zalone mi ha dimostrato di sbattersene del pubblico colto rappresentato in questo caso da me, nel secondo caso semplicemente non mi ha fatto ridere. Per nulla. Non mi esprimo sui complessi significati socio-culturali insiti nel film e nella figura di Zalone, perché altri critici intelligenti lo hanno fatto. Io, come tutti, sono andato al cinema per divertirmi, e oltre a non essere successo (comicità volgare, scontata e populista), mi sono anche infastidito, e a ragione: sentire la gentaglia del popolo vociare e smaniarsi per ogni cag.ata detta da Checco Zalone, esattamente come era successo per l'ultimo Tarantino, mi ha definitivamente convinto che la cultura è un male, che ti porta a odiare i tuoi simili e che non fa altro che riprodurre lo stanco meccanismo della saggezza flaubertiana: il dramma della scelta tra l'amore di sé e l'amore degli uomini. Che poi è anche il concetto sotteso a questa sorta di commediola di formazione.

Riporto però una bella citazione dall'articolo di Nicola Lagioia: "Sventurato il paese che ha bisogno di fare il gioco della torre tra intrattenimento e autorialità".

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Ultima risposta 05/01/2016 19.26.13
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Invia una mail all'autore del commento Totius  @  05/01/2016 17:39:10
   8½ / 10
E' vero. Il fatto che i film di Zalone siano campioni di incassi è una cosa davvero triste, perchè dimostra che per l'italiota medio il cinema è SOLO quello.
Detto ciò se si va a vedere un film comico...e nella fattispecie il film comico di Zalone, si ride. E di brutto. Perchè si rispolvera l'argomento dello stesso italiano medio di cui sopra che tra parentesi dovrebbe più fare piangere che ridere paradossalmente.
Una serie infinita di gag e situazioni divertenti e di trovate geniali e il solito faccione comico di Zalone rendono il film esilarante dall'inizio alla fine. Consigliatissimo. Zalone è il futuro della comicità italiana.

Invia una mail all'autore del commento fabry85  @  05/01/2016 17:31:02
   7 / 10
Fa ridere ed ha una bella storia e questo dovrebbe bastare visto i film italiani e non che ci sono in giro.

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Ultima risposta 06/01/2016 13.15.47
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Project Pat  @  05/01/2016 17:19:13
   7 / 10
E sette pieno (e onesto) sia, sì.
Dopo l'ultimo "Sole a Catinelle", temevo in un ulteriore piede in fallo da parte del duo Nunziante-Zalone ed invece con "Quo Vado" i due si rialzano, proponendo un film dall'efficace critica sociale e spassoso allo stesso tempo, che risulta alla fine semi-geniale.
Quale sarà ora la prossima mossa?

Karlo1200S  @  05/01/2016 16:22:44
   8½ / 10
Uno dei migliori film di Zalone; con, tra l'altro, una tematica leggermente più impegnativa del solito.

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Ultima risposta 06/01/2016 01.50.49
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kadhia  @  05/01/2016 13:37:27
   1 / 10
Visto quasi tutto quindi mi permetto di dare un giudizio. L'uno perchè non vorrei mai una cosa simile visti i 9 e 10 che fioccano avesse pure una media alta, ma non basterà il mio voto purtroppo. Film sciocco, battute scontate, trama che fa acqua da tutte le parti, cast che non sa recitare. Che dire, se questo è il meglio del cinema italiano e questi sono i film che portano la massa al cinema siamo ho detto tutto

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Ultima risposta 06/01/2016 12.59.11
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venetoplus  @  05/01/2016 13:05:05
   5 / 10
Voti alti? Certo.. L'Italiano medio che va al cinema una volta all'anno, che paga e proprio perché paga si sente in diritto di giudicare..di votare.. di elevare ad opera d'arte un filmetto senza tante pretese, infarcito di stereotipi e luoghi comuni che manco a SanRemo.. Italioti che vedono forse, dico forse, due film l'anno e si atteggiano a cinefili.. ma per favore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Il film in se si lascia guardare, qualche battuta carina, qualche caduta di stile, sceneggiatura piu' piatta di un ecg ad una mummia.. Il peggiore dei 4.. e ve lo dice uno che adora la comicita' di Luca Medici
Ops.. chi e' lucamedici diranno i piu'!! :)

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Ultima risposta 06/01/2016 01.53.28
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Beefheart  @  05/01/2016 11:38:16
   6½ / 10
Personalmente non mi ha fatto scompisciare dalle risate e, nel complesso, ritengo migliore il precedente "Sole a catinelle", ma anche questo "Quo vado?" ha il suo perchè. Se si gioca a "L'ItaGliano Medio" Zalone è IL fuoriclasse, quasi un brasiliano!!! Cinematograficamente parlando il nostro eroe cresce di pellicola in pellicola, il che non può che essere apprezzabile; ma il fattore più stupefacente è che al quarto film consecutivo in cui insiste grosso modo sugli stessi concetti, non ha ancora stancato.
Capolavoro no, per niente. Discreta commedia all'itaGliana (anni luce avanti rispetto alla media omogenea) si, senza dubbio.

Bartok  @  05/01/2016 11:18:10
   8 / 10
Per me il miglior film di zalone, storia carina e molte gag divertenti, mette in luce tutti i classici stereotipi soprattutto del suo meridione (assenteismo, raccomandazioni ecc..); vale assolutamente il prezzo del biglietto

satko  @  05/01/2016 10:34:36
   4 / 10
Io potrò anche andare controcorrente ma desidero sempre dire quello che penso..dopo mezz ora del film di Zalone mi è venuto il latte alle ginocchia..trama sfilacciata e confusionaria..recitazione ridicola.. battute scontate insomma ne carne ne pesce..il film che ha battuto tutti i record d incasso..povero cinema italiano..ma l avete vissuta o vista la vera scuola di recitazione comica italiana..i vari Gassman Sordi Tognazzi e Totò staranno rivoltandosi nella tomba.. Guardatevi amici miei e vedete la differenza..

12 risposte al commento
Ultima risposta 05/01/2016 18.24.37
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materUC  @  05/01/2016 10:31:36
   7½ / 10
e' una commedia divertente. Fa ridere tanto prendendo spunto dai luoghi comuni italiani e non. è inutile negarlo, Checco Zalone è il comico del momento, immedesima l'Homer Simpson italiano.

romrom  @  05/01/2016 00:29:33
   7½ / 10
Si ride tanto...bravo checco.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  05/01/2016 00:14:39
   4 / 10
E va bene, sono andata con la famigliola a vedere 'sta roba. Mi domando seriamente a che livello ci siamo ridotti per definire questa ruffianata UN CAPOLAVORO. Volano i 9 i 10... Per carità, qualche battutina c'è, ma definirlo un capolavoro della comicità è davvero ilare. Questo sì mi fa sorridere e un po' spaventare.
Possibile che ci si sia ridotti a tanto? Il primo non era affatto malvagio, questo è un'autentica porcheria. Ma dov'è tutta questa genialità?
Furbo il Checco nazionale.
Dov'è la sceneggiatura? Le "musiche", la regia? Dove sono gli "attori"? Davvero si merita l'Oscar? Vero, non è che un Oscar sia sempre indicativo di qualità, ma qui siamo a livelli da purgone.

Eroico, il nostro Zalone affronta le difficoltà della vita fino al Polo. Fa "involontariamente" politica e diventa ricco alle nostre sciocche spalle. Tanto siamo noi che paghiamo l'IVA. Ma visto che c'era perché non ha fatto una satira cattiva? Magari ridendo, ma caustica? Perché questa furbissima ruffianeria? Perché questo falso buonismo? Questa edulcorazione e stereotipo dell'Italia "mafia, pizza e maccheroni"?

A Ché: già che ci sei dì che stiamo facendo schifo. Ma facci ridere seriamente (ossimoro?) e con vero coraggio.

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Ultima risposta 17/01/2016 22.40.53
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Pianetasud  @  04/01/2016 23:14:37
   9 / 10
Divertentissimo... 😊

frankb  @  04/01/2016 22:31:20
   4½ / 10
Ma per piacere... Film meno che mediocre che approfitta solo della nostra rabbia.
Se deve essere una critica per chi lavora il minimo per uno stipendio sicuro dovrebbe essere altrettanto per chi fa un film... Come questo! Con questo film in una settimana ha guadagnato secoli di lavoro di quelle stesse persone che vengono criticate. Ah, a proposito, io non sono una di loro!

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  04/01/2016 22:23:41
   6½ / 10
Non male. Pur non piacendomi Zalone devo riconoscere che ha fatto un film migliore di quello che pensassi.

Brave le due attrici che lo affiancano

Si può vedere

Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  04/01/2016 16:44:22
   7 / 10
Zalone è bravo e fa davvero ridere. Molte battute azzeccate. Ma che tristezza vedere come sono fatti gli italiani... Oltretutto un film del genere campione d'incassi è proprio uno smacco! Anche per questo dovrebbe prenderli in giro...

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Ultima risposta 04/01/2016 17.43.58
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ringhio  @  04/01/2016 15:31:58
   8 / 10
Ancora una volta zalone non sbaglia!

djciko  @  04/01/2016 15:13:51
   6 / 10
Fa sorridere e passare due ore spensierate, nulla piu'.

3 risposte al commento
Ultima risposta 18/01/2016 11.06.35
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harlan  @  04/01/2016 12:42:49
   7 / 10
leggermente inferiore ai precedenti per comicità , ne risulta superiore per consistenza della trama. momenti esilaranti ed originali non mancano, ed è un grandissimo merito per un ragazzotto che ha appena appena fatto 4 film senza sbagliarne uno. bravo bravo bravo.

fafabio  @  04/01/2016 01:56:03
   10 / 10
iGiustifo il 10 perchè grazie a questo film , bello e divertente , l'anno prossimo tutto il settore potrà andare meglio av anti e magari saranno finanziati film non commerciali .

Lucone  @  04/01/2016 01:12:01
   3½ / 10
Visto in compagnia ahimè, trascinato per amicizia!!! Fatemi capire .. E questo film sarebbe campione di incassi ?!!!! Annamo bbbeneee ... Proprio bene !!! Una cosa è certa , una fetta consistente di italiani ama essere presa per il **** , ma in maniera come ho sentire dire " intelligente " ..

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Curiosity  @  04/01/2016 00:15:58
   7 / 10
Zalone riesce nel distrarti e divertirti.

Un paio di battute fenomenali (quella su dumbo mi ha piegato). Il resto è il solito Zalone che dipinge l'italiano come rozzo, maschilista, figlio di p. e approfittatore.

Questo lo ha fatto in tutti i suoi film. Geniale la canzone cantata in stile adriano celentano, in questo è veramente il numero uno.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/01/2016 11.07.24
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suspirio  @  04/01/2016 00:12:12
   7½ / 10
Subito dopo il proseguo del decadentismo pieraccioniano e la consueta tristezza dei cinepanettoni, irrompe Checco Zalone con un film come al solito che strappa tante risate e che trovo anche più maturo dei precedenti. Raro esempio ormai di come si possa uscire dal cinema soddisfatti di aver speso 9 euro per il biglietto.

piripippi  @  03/01/2016 23:38:38
   6 / 10
il film merita la sufficienza anchhe se un po risicata. il film che mi ha fatto meno ridere di checco zalone. tanta pubblicita per un film che prende in giro la vecchia classe clientelare fondata sul nepotismo della vecchia repubblica , una mezza storia d'amore e un po di buoni sentimenti per il resto nulla più. che zalone stia in fase calante ? sarebbe un peccato date le potenzialita

Kerpen  @  03/01/2016 22:52:23
   7 / 10
Lasciando perdere i votoni tipo 9 e 10 che credo solo i veri capolavori del cinema debbano meritare, Zalone si merita ampiamente i soldi del biglietto. Come sempre riesce nel suo intendo: far ridere. Riflettendo sull'Italia o meno, fa poca differenza.

Luca1977  @  03/01/2016 22:28:02
   10 / 10
Che dire! Grazie Checco,sei rimasto l'unico a farci ridere dall'inizio alla fine del film! Idolo!

641660  @  03/01/2016 22:27:39
   7 / 10
Secondo me il suo secondo miglior film dopo "cado dalle nubi".

Film maturo che difficilmente non soddisferà lo spettatore.

Il film è e resta del genere trash, ma almeno qui si fa la raccolta differenziata porta a porta! Io adoro Eleonora Giovanardi, ogni volta che la vedevo recitare con Banderas su la7 mi faceva morire. Zalone o chi per lui c'ha visto giusto.

FABRIT  @  03/01/2016 19:03:49
   7½ / 10
inferiore ai primi? meglio, peggio? Non lo so. Forse mi sono divertito di più con i primi ma questo è senza dubbio il suo film più maturo e ben calibrato. Come sempre da non perdere!

Larry Filmaiolo  @  03/01/2016 18:03:29
   6 / 10
nessun bisogno di fare tutto sto chiasso, in positivo quanto in negativo. un film che esce tutto sommato a testa alta dal bombardamento mediatico (in modo quasi più accettabile di star wars, confrontando entrambi i fenomeni mediatici con annessi e connessi socioculturali) e offre una sceneggiatura più compatta dei precedenti di checco, che fila via con le consuete strizzatine d'occhio allo spirito nazionale a metà tra il trash, la decadenza, l'ignoranza, il sarcasmo. qualche momento eccessivo, ma il film procede nell'ormai assodato luogo comune di calpestare ogni luogo comune, e vivadddio che poteva andare mooolto, molto peggio.

Izivs  @  03/01/2016 15:59:48
   8 / 10
Bravo Checco! film divertentissimo senza volgarità.....unico comico italiano che al cinema riesce a far ridere di gusto.....e per questo mezzo punto in più.
Anni luce dal panorama desolante che offre la comicità italiana (vedi gli spompati DeSica / Ghini e Pieraccioni)......e il botteghino conferma......primo giorno di programmazione: 4 volte l'incasso dalla monnezza citata.

David94  @  03/01/2016 12:57:26
   9 / 10
Grande Checco! Film divertentissimo dall'inizio alla fine e come sempre non manca lo spunto id riflessione nel finale. Paragonandolo ai precadenti di Checco a mio parere " Quo vado?" è superiore a "Sole a catinelle" e "che bella giornata" e leggermente sotto a "Cado dalle nubi"! Consigliatissimo!

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