proof - la prova (2005)

Film non riuscito, che mette disagio perchè è forte l'impressione di una buona occasione mancata. L'errore principale è di essere girato in un contesto che sfrutta tutti i clichè del melodramma americano rischiando spesso di annaquare l'ottimo spunto iniziale.
I referenti con "A beautiful mind" non pagano, anzi rischiano spesso e volentieri di essere un forte limite strutturale, a cominciare dal gigionismo di Hopkins, la cui interpretazione sopra le righe riflette probabilmente il lungo periodo di crisi (o il declino?) dell'attore da anni a questa parte.
Tuttavia, e nonostante matematici e formulisti mi siano piu' avversi dell'aramaico, non è un'opera da sottovalutare. L'interpretazione della Paltrow, il rapporto difficile di Catherine con la sorella, il personaggio che anima riesce a districarsi faticosamente dall'incongruenza del film, incerto tra film d'essai (d'autore) e dramma prevedibile, e nel momento in cui Robert sembra aver ritrovato l'ispirazione, in realtà effimera e illusoria, lo spettatore rischia seriamente di lasciarsi andare a una crisi di pianto. E' in quell'istante che Hopkins rinuncia temporaneamente alla sua enfasi e riesce a manipolare l'attenzione con uno sguardo perduto, come un vecchio bambino colpito nel profondo senso degli eventi, alla ricerca irraggiungibile della risposta.
Sono altresì convinto che. nonostante questa "prova" non completamente felice, Madden riuscirà ben presto a esprimere compiutamente il suo talento. Si nota qua e là, ma Proof è un'opera troppo chiusa in se stessa per poter produrre efficacemente una sua peculiare "comunicativa"