predestination (2014)

Domanda: " E' nato prima l'uovo o la gallina?"
Risposta: " Il gallo".
Su questo quesito assolutamente non risolvibile i fratelli Spierig basano la loro ultima opera, prendendo spunto da un racconto di Robert A. Heinlein e avvalendosi di un Ethan Hawke sempre bravo e della sorprendente Sarah Snooke, nonostante il make-up (quando in panni maschili) non proprio all'altezza.
"Predestination" si basa su un loop molto affascinante in cui la classica fantascienza action o distopica viene sostituita da tematiche sci-fi di natura noir e dalle ambientazione pregevolmente retro. Il film è decisamente verboso ma raramente stancante, in cui un agente capace di andare a spasso nel tempo, con il compito di sventare attentati, conosce casualmente un misterioso individuo di nome John.
La natura tormentata di costui - rivelata con un lungo flashback non sempre trascinante, ma necessario- darà il via ad una serie di eventi, ingranaggi di un macchinario cervellotico che solo nel finale troverà spiegazione, con buona appagamento dello spettatore dal quale tuttavia non tutti i dubbi verranno fugati.
Il meccanismo non è comunque poi così complesso, a patto di evitare la ricerca della purezza logica e scientifica ad ogni costo. Siamo pur sempre in territori fantastici in cui non sempre ogni snodo può trovare collocazione inattaccabile, del resto, la domanda con cui apro questo commento, non ha risposta plausibile. Allo stesso modo non c'è bisogno che gli Spierig ne forniscano una in maniera esemplare.
Il concetto di paradosso, con annesso quello della predestinazione, in questo caso travalica i confini della scienza per ragioni narrative giustificabili; e, cosa basilare, ugualmente efficaci e funzionali ad uno sviluppo magari incoerente, ma sicuramente benefico per la storia.