Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Siamo in piena decadenza dei generi in Italia e purtroppo anche Umberto Lenzi, come tanti altri è vittima di questo processo. Vero anche però che il regista ci mette anche del suo con una sceneggiatura che non approfitta del potenziale claustrofobico dell'ambientazione. i dialoghi sono sinceramente ai limiti del ridicolo. E' vero comunque che si parte da una cornice dove il basso budget non permette di fare molti voli pindarici. La parte finale mi ha destato più di una perplessità.
Appena passabile B-movie italiano... Attori mediocri ma non pessimi (nota di merito per lo speleologo più anziano che domina la scena con la sua str.onzaggine). Sceneggiatura,che si fonda su di un soggetto abbastanza buono, che purtroppo arranca come oltre la metà dei prodotti simili. Location interessante e decentemente utilizzata ma si poteva fare di più. Purtroppo i dialoghi sono ripetitivi e dopo un pò ci si stanca.
Eccetto la location, idonea per un esercizio di tensione come quello che avrebbe dovuto fare Lenzi, tutto il resto è da gettare nell'indifferenziata. A partire da un cast di attori uno più ingessato dell'altro - salvabile solo la Cupisti - ed uno script con più buchi logici di un groviera, il disinteresse palese di Lenzi si ripercuote anche sotto il profilo registico, mai valore aggiunto della pellicola e semplice occhio asettico di una improbabile sequela di omicidi. La noia prevale sulla tensione e si arriva alle battute conclusive con il fiato corto per la marea di scempiaggini visionate. Il finale autocitazionista è la pietra tombale.
Da mani nei capelli la traduzione della profezia, la quale conferma che i monaci si sarebbero palesati come ragni o uomini spaccatori di roccia (vedi speleologi). Perché, come risulta chiaro a tutti, nel 1200 i monaci avevano abiti del 20esimo secolo, con tanto di torce e caschetti.
No vabbè, il peggiore di Lenzi che ho visto finora. Dialoghi da scolaretti cerebrolesi, la sceneggiatura sembra scritta da un povero cogliòne, anche se quella che l'ha scritta è una donna, qui Lenzi si è limitato solo al soggetto e alla regia. Noioso, bruttissimo e stupidissimo in più scene, quella dei ragni su tutti, una scena che dura un quarto d'ora dove delle tarantole pelose si avvicinano al ritmo di lumache al malcapitato di turno rimasto intrappolato, davvero imbarazzante. Se non è stupida come la sequenza dei ragni ne 'L'aldilà', poco ci manca. Non mi ha convinto per niente, la storia è banalissima, non ci sono mai sequenze visionarie, inquietanti o d'impatto come in un Fulci, che erano d'obbligo per un plot del genere. Bocciato.
Film fatto con poche idee e pochi soldi. Gli effetti speciali sono da baraccone delle giostre, la trama è a dir poco prevedibile e ripetitiva come un videogame anni '80 e il finale è del genere "abbiamo finito i soldi e le idee". Evito di dare 4 solo per questa chicca che metto nello spoiler
i 5 superstiti capiscono d'essere delle vittime in quanto ritenute "eretiche" dai 7 monaci, ecco il dialogo (cito a memoria): - noi 2 siamo protestanti, loro 2 sono ebrei e tu sei un non battezzato ma X e Y (che si erano aggiunti all'ultimo momento e sono già stati uccisi) di che credo religioso erano? - erano testimoni di Geova perché scendendo nelle grotte X mi ha dato un opuscolo...
da vedere solo per completare la filmografia di Lenzi
Ma che voti vedo???' Questo film è un gran trashone del cavolo, ci si chiede fin dall'inizio chi tra il regista, il montatore, gli attori o chi ha scritto i dialoghi (probabilmente questo è il piu fenomenale) sia il peggiore.
Tagli senza logica scene riprese malissimo, storia banalissima, e dialoghi talmente stupidi da far morire dalle risate, specialmente il finale, se non riderete gia ababstanza per "l'inquadratura" e ascoltate i discorsi potreste farvi veramente alcune tra le piu grasse risate della vostra vita. Straconsigliatissimo agli amanti dei trash ovviamente, sarà una perla della vostra collezione.
Umberto Lenzi segue lo stile di Lucio Fulci, un regista del quale non sono un estimatore, anzi, proprio per niente, diciamo la verità! Il risultato cmq è in parte +interessante dei lavori fulciani. Infatti la storia in sé non è male, non geniale o originale, ma del resto le idee ci sono; poi non è sanguinolento come L’aldilà, Quella villa accanto al cimitero o simili…invece il film vuole dar risalto al mistero dei sette monaci neri e suggestionare (si fa x dire) con la scenografia buia e grezza delle grotte. Purtroppo però, qualcosa non funziona proprio per niente: la metà degli attori e i dialoghi fanno straordinariamente pena; i trucchi sono da principianti (dai, si vedono che i morti sono pupazzi!); la scena dove i ragni attaccano è di un’idiozia totale…
Quell’idiota ha davanti a lui una rivoltella per spappolare quei insettacci, +bella di quell’arma!! E cosa aspetta ad usarla?? La fata turchina?? Non è capace di premere quel sacrosanto grilletto?!
E come se non bastasse, il finale è da far venire il nervoso…
per questa serie di horror italiani degli anni 80 il giudizio è sempre piu o meno lo stesso...ci si attende che muoiono tutti sempre in modo diverso...le scene ad alta tensione sono quasi assenti e gli effetti non sono certo speciali...