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Praticamente un concentrato di luoghi comuni thriller degli anni 70,abbastanza carino nel complesso se piace il genere, anche se carente di tensione. Neanche lontanamente all'altezza dei thriller argentiani (a cui si rifà) ma in grado di offrire un discreto intrattenimento.
Un cast di grandi nomi ( il che non significa necessariamente un cast di grandi attori… ) avrebbe lasciato immaginare un prodotto assai migliore. In realtà il film non è male, anche se non per merito della recitazione ( lo stesso Giannini non mi è parso granchè ispirato ): la tensione prima degli omicidi è abbastanza palpabile, la trama è sufficientemente articolata anche se chi potrebbe essere l'assassino lo si intuisce abbastanza presto. La solita dose di velato erotismo è data dall'avvenenza delle protagoniste ( Barbara Bouchet ritratta talvolta anche vestita, Stefania Sandrelli, Barbara Bach... ) ma il film non mi sembra abbia bisogno di sotterfugi per stare in piedi. Un discreto prodotto, nella media del periodo.
Altro tipico prodotto del filone giallo all'italiana, rifacentesi sempre a Bava e ad Argento; ha un buon cast, una storia discreta e, come al solito, un finale frettoloso.
Il nascente thriller argentiano è la prima influenza in questo giallo diretto da Cavara, che dirige senza particolari spunti un film che inizia molto bene con la Bouchet "ninfomane" massaggiata in un centro estetico da un cieco, procede in modo abbastanza convenzionale (e i pochi dialoghi non vanno certo a scapito dell'attenzione, anzi..) per poi concludersi con una rivelazione meno imprevedibile di quanto magari si voleva far credere. La tensione serpeggia, e l'atmosfera spettrale della città si fa sentire, anche se a tratti. Gli aspetti psicologici dei personaggi (soprattutto di Tellini/Giannini, della ninfomane Bouchet e del cieco) sono purtroppo, anche se affascinanti, abbozzati in modo stilizzato.
Decisamente inferiore alla trilogia degli animali di Argento a cui si ispira resta comunque ad un livello dignitoso grazie all' ottimo cast (Giannini su tutti). Un po' ingenuo a livello di trama (basta essere un po' scafati in questo genere di film e s'intuisce chi sia l'assassino già nel primo tempo).
Buona pellicola, originale e scorrevole. Discreta la regia ma molto buono tutto il cast e ottime le musiche del maestro Morricone. Molto interessante il modo di agire dell'assassino. Visione consigliata agli amanti del genere.
Buon giallo di Cavara (regista de L'occhio selvaggio, coregista assieme a Jacopetti e Prosperi il primo Mondo cane) dotato di un gran bel cast (le due sexy Sandrelli e Bouchet nonchè un smepre bravo Giancarlo Giannini) e gran belle musiche di Morricone.
L'idea che stà alla base del tutto (ossia l'assassino che uccide imatando più o meno il modo con cui una vespa uccide una tarantola facendo rimanere cosciente questultima del fatto che stà morendo) è poi molto originale; nel film ci son anche inserimenti ed elementi da film dramamtico e da film d'azione (tipo inseguimenti vari).
Difetti? Poca pathos, poca tensione, regia sin troppo statica forse, movente finale e personaggio colpevole un pò troppo tirati per i capelli (difetto abbastanza condiviso anche da altri esponenti di questo genere cinematografico comunque).
Bel giallo, davvero niente male. Attori buoni, ottime musiche di Morricone; si tiene sulla struttura classica del giallo, ma aggiunge alcune trovate originali e riuscite. C'è anche un po' di violenza e di sangue; molto bello il modus operandi dell'assassino (da cui arriva il titolo). Tra i difetti, manca la tensione, e c'è qualche piccola incongruenza ogni tanto. L'identità dell'omicida non è poi così difficile da svelare, basta avere un po' di fantasia. Consigliato.