la stirpe del male (2014)

Un Rosemary's baby dei poveri(ssimi), praticamente in mutande. Ci vorrebbe troppo tempo ad elencare tutte le cose che non vanno, mi limito alle più eclatanti. Prima di tutto, la scrittura: un marito rompiscatole e inverosimile che riprende qualsiasi cosa, anche la più insignificante, senza mai riguardare quello che ha ripreso. Personaggi che meritano l'Oscar per i comportamenti più stupidi, e inverosimili - tipo quello che fanno in luna di miele quando sono abbordati dal tassista. Molte scene poi hanno tempistiche non chiare: il protagonista torna su certi luoghi dopo averli lasciati pochissimi minuti prima, e la scena è completamente trasformata ma non c'è stato il tempo materiale perché tutto ciò accadesse. E ciliegina sulla torta, il film non fa minimamente paura e non procura alcuna tensione. Il simbolo dell'euro, poi, lasciamo stare. Insomma un filmaccio da evitare, che ha tolto sale e finanziamenti a produzioni molto più meritevoli (ci vuole anche poco a esserlo).