la morte ti fa bella (1992)

Una 'simpatica commedia' che in realtà è un horror con tutti i crismi. Basta dare un'occhiata ai volti emaciati delle due protagoniste (cattive quanto basta per meritarsi anche di peggio), ai loro corpi stravolti e in perpetuo disfacimento, ovvero alla faccia biancastra e allucinata della stregona/Rossellini. Che il pover'uomo conteso dalle due arpie rifiuti la terrificante pozione, appare inevitabile: non solo in nome dell'etica, ma dello stesso buone senso.
I vampiri possono essere belli, ma le donne di mezza età che meditano delitti e si affidano a squallide diavolerie per non invecchiare lo sono un po' meno. Qualsiasi riferimento ai sortilegi della chirurgia estetica non è né casuale né involontario.
Tuttavia, le due megere vendute al demonio mantengono una loro strana, sinistra e in qualche modo intrigante bellezza. Come pure la stregona, orripilante e soave allo stesso tempo.
Il film punta, oltre che sugli originali e disturbanti effetti speciali, sulla sensazionale bravura degli attori (o meglio, delle attrici, che rubano continuamente la scena all'infelice paredro, intenzionalmente sacrificato). Ma è anche un film che fa riflettere: la natura ha le sue leggi, e violarle non porterà né successo né amore. Feroce e irresistibile il finale.