In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l'agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un "whormhole" per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l'unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell'umanità.
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Gli argomenti e le visioni del film sono straordinari? si.
Si tratta di un filmone? eh...
Una separazione di questo tipo, per un film dalle ambizioni "stellari", è imprescindibile. Interstellar, esattamente come Inception, a mio parere soffre dell'effetto "preparazione" : praticamente 2/3 della pellicola è costruzione della trama, quindi dialoghi per spiegare cosa succede e cosa succederà...
compresi dialoghi in cui uno dei migliori astronauti dell'umanità si fa spiegare dal collega come funziona un wormhole per esempio...lol!
ed eventi per arrivare dove vuole arrivare Nolan. In pratica che succede? che l'intero primo tempo è così...non c'è una singola scena che meriti di essere rivista. (ma anche parte del secondo...) Per me un capolavoro è capolavoro dal primo fotogramma all'ultima scena. Parliamoci chiaro: interstellar è curato in ogni dettaglio, ma questo non basta a rendere più del normale 3 ore di...fatti.
Per dare un'idea un Kill Bill o Pulp Fiction sono l'esatto opposto di questo film: il livello qualitativo lì è altissimo e massimo fin dall'inizio, non è una parabola in crescita. In Pulp Fiction il miglior momento del film potrebbe essere una delle prime scene, a metà film, prima del finale, il finale. Da queste pellicole si può letteralmente estrarre una scena QUALSIASI e godersela senza aver mai visto il film. Non si può certo dire lo stesso per Interstellar, le cui scene sopra la soglia della sufficienza e che meriterebbero di essere riviste sono due o tre. Ad esempio
La scena in cui si scoprono le reali intenzioni di Mann/Matt Damon e conseguente combattimento rappresentano forse un qualcosa di memorabile? una scena di quelle che andrebbero caricate singolarmente su youtube in modo da vederla e rivederla? direi proprio di no. E' un colpo di scena come se ne sono visti a migliaia in tantissimi film...thriller,polizieschi,etc. Il fatto che siano su un pianeta sperduto non cambia nulla.
Questo film è come se avesse l'obiettivo di andare da un punto A (inizio film) a un punto B (intera parte finale/fulcro della trama). Il viaggio da un punto all'altro è una lunga strada rettilinea ahimè necessaria, fatta di informazioni da dare allo spettatore. Durante il viaggio si può guardare fuori dal finestrino e ammirare il panorama, oppure si può accendere la radio e ascoltare della bella musica. Ma questo non basta mica per gridare al capolavoro. Un film alla Pulp Fiction non si pone in questo modo: l'obiettivo non è il raggiungere un punto x, ma è il viaggio stesso: non c'è alcun attesa, nessuna scena o dialogo dovuto, l'estetica,l'epicità e il bello sono onnipresenti nel film.
In sostanza, 7 è il voto che ritengo ottimale per l'ultimo sforzo di Nolan. Proprio come dice la didascalia : buon film, vale la pena vederlo.