Nella giungla birmana alcuni ufficiali e soldati inglesi sono prigionieri dei giapponesi. Questi ultimi impongono agli inglesi di costruire un ponte, essenziale per i loro trasporti di guerra. I prigionieri si rifiutano di farlo. Ma in un secondo tempo, il colonnello comandante degli inglesi Nicholson, per dimostrare la propria superiorità, si dedica con i suoi alla costruzione di un ponte imponente, mettendosi per così dire in competizione con gli avversari in una specie di paradossale fanatismo patriottico.
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Anche se un po' prolisso e forse poco credibile in alcune scene, rimane comunque il kolossal bellico per eccellenza, accolto con successo da pubblico e critica, vincitore di ben 7 premi oscar. Tratto da un romanzo di Pierre Boulle, ispirato ad un episodio realmente accaduto, il film rappresenta un capolavoro insuperato nel suo genere, capace di unire la spettacolarità drammatica del conflitto bellico con una riflessione profonda e morale sull'etica militare e sull'insensatezza della guerra. L'ottimo cast contribuisce in maniera determinante alla riuscita della pellicola, ricordata anche per quel motivetto fischiettato dai soldati inglesi durante la prigionia, che insieme al comparto tecnico ed un ritmo narrativo più che discreto, ne fanno una visione decisamente interessante e godibile.