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Questo è il commento di un autentico appassionato di cinema asiatico di tutti i generi e un divoratore di pinku eiga. Nonostante la mia forte passione e la mia propensione verso film dagli occhi a mandorla devo dire che questo film dalla durata esigua è davvero pessimo. Non c'è una trama e tutto scorre senza un senso tra una scopata e l'altra. E Se la trama in un pinku non ha un ruolo basilare, è comunque necessaria per godere al meglio della storia. Pensiamo al capolavoro "Lunchbox" o all'incredibile "Glamorous Life Of Sachiko hanai". Lì c'era sesso, ma anche una trama che reggesse e che fosse godibile. Qui c'è il regista perso nelle su perversioni misogine. Peccato. Si risolleva un po' sul finale.
female market di uegaki yasuro appartiene alla categoria dei violent pink,un sottogenere dei pinku eiga giapponesi.questi sono brevi film ad argomento sessuale,con la variante di una violenta vendetta(nel più classico stile dei rape & revenge) o la presenza di scena di tortura a fianco di quelle soft-core. la storia è questa:dei mercanti di schiave rapiscono alcune giovani donne per venderle ma,prima,vogliono testare che la loro merce sia di buona fattura,sai mai che il compratore sia molto suscettibile a riguardo. quindi c'è qualche stupro(naturalmente senza mostrare i sacri gingilli),qualche blanda scena di violenza,ma è senza dubbio la componente sessuale a farla da padrona per tutta la pellicola,che si trascina stancamente e noiosamente per una settantina di minuti.pessima fotografia,pessimi i dialoghi,apprezzabile la recitazione. se volete guardare qualcosa di bello nel genere,negli anni '70 la nikkatsu movies ha vatto un paio di perle non indifferenti.questo lasciatelo perdere.