destinazione piovarolo (1955)

Gradevolissima commedia dal sapore agrodolce.
Trama semplice ma ben costruita, fatta di una comicità sottile, con piccole punte di satira che soprattutto vengono indirizzate alla scena politica di quegli anni (dal ventennio fascista al dopoguerra, fino agli albori del boom economico) ..il ritmo non è particolarmente incalzante ma costellato da tante piccole trovate che lo rendono particolarmente piacevole ed appassionante (come tutti i tentativi escogitati per avere l’agognato trasferimento).
Da sottolineare la grande bravura anche nel tracciare l’evoluzione politica e sociale (soprattutto nei costumi) che il povero capostazione ha visto passare da quel piccolo e sperduto paesino, dove ormai sembra inevitabilmente destinato a trascorrere il resto della sua vita ..il personaggio di Antonio La Quaglia esprime quella umanità fatta di piccole debolezze, furbizie che si legano alla volontà di elevarsi da una condizione che non riesce ad appagare le proprie aspirazioni.
Le scene che si ricordano maggiormente sono rappresentate dai duetti con la sua non giovanissima aiutante, ma anche quelli con gli uomini politici che per diverso motivo si troveranno a passare per quel triste paesino ..un ottimo cast supporta al meglio la misurata verve del grande comico napoletano, tra tutti Tina Pica, Marisa Merlin ed il grande Paolo Stoppa.
Bel film ricco di ottimi spunti ..da vedere!