death tube (2010)

Ero diffidente, invero. Di film di genere (suspense, thriller o horror che siano) nipponici con la paura legata alla rete web erano troppi, spesso con risultati straordinari (Pulse), ottimi (Creepy Hide And Seek) o scadenti (Hikiko-San). Comunque sia, tra la tecnologia (internet, cellulari, televisori) e la paura, i film horror giapponesi sembravano aver trovato il proprio punto di riferimento.

E invece così non è stato. "Death Tube" non è un horror, ma un ferocissimo survival thriller con toni grezzi di commedia nera. Dura due ore, ma scorre rapido e veloce.
L'originalità è bassa, sempre il confine tra "Saw" e "Battle Royale", ma quando è presente è di altissimo valore (terrorizzante la scena in cui l'orso, derivato da BearShare compare improvvisamente a casa della moglie del protagonista, puntandole contro una pistola, dicendo che "ogni moglie ha bisogno di un letto").

Non exploitation (pochissimo il gore, salvo poche sequenze, zero nudo), ma crudelissimo, con picchi di black humor impagabili (uno dei concorrenti è costretto a giocare all'hula hop in slip per evitare di morire). Divertente e spietato, perde un po' di smalto nel finale, dove tra stentati e ridicoli colpi di scena che tentano di essere spiazzanti, si arriva ad una conclusione abbastanza desolante.

Comunque, divertentissimo, non recitato al meglio ma fortemente d'intrattenimento, aumentato dai commenti dei "votanti" del sito che scorrono sullo schermo.