come ammazzare il capo e vivere felici (2011)

Il livore del dipendente nei confronti del datore di lavoro è un argomento da sempre di stretta attualità, proprio su ciò punta tutto "Horrible Bosses", frivolezza filmica con approccio in apparenza politicamente scorretto, in realtà mitigato da demenzialità varie che rendono la pellicola un intrattenimento simpatico, ma nulla di più.
Il lavoro di Seth Gordon è godibile, non trattasi certo di cinema impegnato o di denuncia, l'afflizione professionale è solo il perno sul quale far giostrare le varie gags; ad onor del vero non è che ci si sganasci più di tanto, ma i tre vessatissimi protagonisti (Bateman, Sudeikis e Day), "consigliati" da Jamie Foxx sicario non poi così letale, mostrano una chimica tutto sommato proficua, riuscendo a formare un terzetto di losers niente male.
A tenere banco sono tuttavia i loro antagonisti, "capi" praticamente impossibili da sopportare che forniscono quell'indispensabile "quid" malefico.
Merito di Colin Farrel imbruttito con riporto improponibile, oltre che cocainomane con la fissa delle arti marziali e delle prostitute, di Kevin Spacey, psicotico boss dal grilletto facile, sospettoso e dall'ego smisurato, per chiudere in bellezza con la ninfomane Jennifer Aniston, spettacolo puro in sexy lingerie e tacco vertiginoso.
Peccato che queste figure restino molto sullo sfondo, semplicistici distillati di pura bastardaggine inseriti in una trama fin troppo lineare. Un po' più di verve si accoglie quando la storia finisce in territori da crime story, con il rigido schematismo finalmente un attimo infranto.