Un famoso drammaturgo, Barton Fink,, viene scritturato da una major americana, che gli commissiona la sceneggiatura di un film sul wrestling. Arrivato ad Hollywood, Barton si stabilisce nell'inquietante hotel Earle e, qui, conoscerŕ Charlie, che nasconde un segreto altrettanto inquietante...
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La verve grottesca dei Coen si rivolge verso il mondo di Hollywood, imperniandosi su uno scrittore che vuole parlare della gente comune, ma forse lo fa dall'alto di un piedistallo artistico che gli impedisce di ascoltarne la voce; lui è un turista, non un residente. Attorno a lui le classiche figure "forti" di contorno, come sempre interpretate da eccellenti caratteristi: abbiamo il vicino di camera dai modi poco rassicuranti, interpretato da un superlativo John Goodman, lo spaesato portiere dell'albergo Steve Buscemi ed il bizzarro duo composto dal rozzo produttore ed il suo patetico aiutante Lou. Purtroppo a tener lontano "Barton Fink" dall'etichetta di capolavoro ci sono i troppi temi trattati senza soluzione di continuità, i cambi di rotta repentini ed i simbolismi appena accennati. Rimane un buon film.